Liberato ❤️

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Ed eccomi di nuovo qui ad aspettare che le porte del carcere si aprissero facendomi entrare per dirigermi nella sala d'attesa ad aspettare il mio ragazzo uscire per i suoi 3 giorni liberi. È si è proprio così ho un ragazzo carcerato per spaccio di droga e occultamento di un cadavere. Però facciamo chiarezza!

** Flashback**
Sono le 22:15 di sera e Genny ancora non si è ritirato sto provando a chiamarlo ma nulla mi dà la segreteria telefonica. Sono in ansia e se gli fosse successo qualcosa, ho paura. Sono le 23:55 e del mio ragazzo ancora non c'è traccia, è da oggi pomeriggio intorno alle 17:00 che è uscito, mi ha detto che tornava entro le 20:00. Esco per farmi una passeggiata, nella speranza che quando rincasi lui ci sia. Sono quasi arrivata al parchetto quando vedo diverse macchine della polizia ferme in mezzo alla strada, mi avvicino per vedere cos'è successo e la scena che ho davanti è davvero straziante, una donna mezza bruciata e un uomo schiacciato da una macchina, mi chiedo chi mai può essere stato. Vedo scendere dalla macchina colpevole Gennaro, il mio ragazzo, non ho parole solo lacrime amare che scendono sul volto, come può mai aver fatto una cosa del genere, ho paura solo paura, passa vicino a me e cerca di sfiorami, ma io mi allontano, non volevo essere toccata da un criminale, Gennaro chiede 5 minuti per parlare con me, il poliziotto mi fa cenno per chiedere il consenso ma io lo rifiuto, Gennaro insiste più di una volta quando mi viene solo da dire:
S(protagonista):" Mi fai schifo, non ci voglio parlare con te, con un criminale senza sentimenti, perché, perché mai hai fatto tutto questo, non ti bastava la droga che portavi in casa con il rischio che se venivano a bussare i carabinieri arrestavano anche a me, ad una ragazza pura, non mi toccare, non mi parlare e non cercarmi mai più, dimenticami, fai come se non ci fossimo conosciuti, ti auguro di marcire in galera."
Esattamente, dissi tutto ciò urlando e piangendo sotto lo sguardo di tutti, non provavo pena ma solo rabbia di non averlo potuto seguire per fermarlo.
Lui a queste parole rise amaramente con uno sguardo che se poteva ammazzare io sarei già morta. Lo vidi andarsene in macchina e guardarmi per l'ultima volta senza rancore.
**Fine flashback**

Tutto ciò accadde un anno fa, adesso voi vi starete chiedendo il perché io sono qui ad aspettarlo, be' adesso vi spiego! Sono stata chiamata dal direttore del carcere, che non appena risposi mi disse subito di andare lì e prendere Gennaro per 3 giorni e farlo svagare, mi disse anche che aveva tentato il suicidio per me siccome gli mancavo, e anche perché non andavo mai a trovarlo. Ed ecco conclusa la spiegazione. Lo vedo scendere le scale con capo chino e mani ammanettate, alza il volto per un'istante e quando vede chi c'è fuori ad aspettarlo inizia a scendere le scale di fretta. Arriva vicino a me e gli tolsero le manette subito dopo mi diedero le carte in caso dovessero fermarlo, appena andarono via le guardie lui mi cinse la vita fortemente e mi guardò negli occhi lucidi, io ero lì immobile che lo fissavo, lui se n'è accorse e mi baciò la fronte e poi scese alle labbra, io inizialmente ero un blocco di ghiaccio, poi però mi sciolsi e iniziai a baciarlo, mi era mancato tantissimo anche se pensavi ancora alle parole dette quella sera.
**Dialogo tra Gennaro e Sofia**
G(Gennaro): Amore mio, mi sei mancata tanto, perché non sei venuta in tutti questi mesi, io ti aspetto ad ogni visita con il sorriso sulle labbra sperando che quella era la volta buona dove potevo vederti, ma invece no passavano i minuti, io chiedevo sempre di rimanere 10 minuti in più siccome so quant'è distante casa nostra dal carcere, pensavo che stessi in ritardo, però non era così poi mi rassegnai e iniziai a dare di matto, ma ora sono contento che tu sia qui.
S(protagonista): Genny, non è stato così tanto facile per me, ogni volta che uscivo da casa vedevo la gente farmi occhiate storte, bisbigliare che io avevo mantenuto per più di sei mesi la droga dentro casa, di averti coperto e di esserne complice. Io sono venuta qui solo perché il direttore ha detto ciò che combini e che ti devo portare a svagare, dove vuoi andare?
G(Gennaro): Amore, a te non doveva fregartene un caz** della gente, tu dovevi venire da me e ci pensavo io a chi ti guardava male o a chi diceva stronz***. Ora voglio stare solo con te.
In eterno voglio stare con te.

**Ed è proprio così che Gennaro e Sofia passano il resto della vita insieme**

Immagina t-rapperWhere stories live. Discover now