𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐕 - 𝐋𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚

129 38 46
                                    

Folle è l'uomo che parla alla luna.
Stolto chi non non le presta ascolto
WILLIAM SHAKESPEARE

DRIIN
Il telefono di Jade squillò. Buttò giù la chiamata e spense il telefono.
Era andata al parco vicino a casa di Datlet, ogni volta che voleva stare da sola andava lì, si sedeva vicino a un cespuglio davanti al lago, un posto abbastanza nascosto che solo lei conosceva, avrebbe potuto rimanere lì anche per ore e nessuno se ne sarebbe accorto.
Si era sdraiata sul prato a guardare il cielo stellato. La luna brillava alta nel cielo circondata da tanti puntini luminosi, da piccola una volta con la madre aveva provato a contarle ma si era arresa una volta arrivata alla trentatreesima, la madre le aveva detto che nessuno poteva contarle tutte, era impossibile perché sono milioni e milioni di piccole sfere infuocate, la maggior parte di esse sono già morte ma sono talmente lontane che dalla terra risultano ancora accese. Chissà se la madre ogni tanto la pensava, se si ricordava dei suoi figli o forse era come diceva Niko, a lei non era mai importato nulla di loro e aveva dato la colpa della morte del padre a Sebastian. Si addormentò con questo pensiero. Si risvegliò solo poche ore dopo, la luna stava già iniziando a calare e faceva freddo ma non voleva tornare a casa, Sebastian l'avrebbe rimproverata.

Bussò al portone di legno ma riceverla non ci furono né Rey né Datlet ma un giovane uomo con un codino nero tendente al grigio e una folta barba dello stesso colore, gli occhi erano verdi con tante pagliuzze gialle e aveva una piccola cicatrice che ricordva vagamente una croce sotto l'occhio sinistro. Inizialmente pensò di aver sbagliato appartamento ma riconoscendo Liz appollaiata sul mobile all'ingresso pensò che quello fosse semplicemente un ospite dello stregone. «Datlet non c'è?» guardò oltre l'uomo.
«No» aveva una voce profonda e rilassata «Tu sei?» la scrutò dalla testa ai piedi, soffermandosi sulla scollatura del vestito. Strinse le mani al petto per coprirsi ed esitò prima di rispondere

«Jade... Jade Bloodwind. Tu?»
«Ethan»
«Ok» Jade incrociò le braccia al petto.
«Ethan Leaf», non aveva voglia di parlare con questo Ethan -Che aveva tutta l'aria di essere uno squilibrato- voleva parlare con Datlet o vedere Rey... No, Rey no. Perché avrebbe voluto vederlo? L'aveva mandata via ma non poteva fare a meno di pensare a lui: «Rey c'è?» gli scappò prima che potesse chiudere la bocca. Si morse la lingua
«É di là» la stava guardando dritto negli occhi, lei distolse lo sguardo «Posso entrare o hai intenzione di lasciarmi qui fuori tutta la notte?» lui fece segno con la mano di entrare.
"Ma chi diavolo è ora questo?" pensò "Che razza di gente frequenta Datlet?"
Andò in cucina e dal frigo prese una fetta di pizza avanzata dalla festa e si sedette sul bracciolo del divano di pelle rossa, tutto sotto gli occhi attenti dell'uomo.

«Devi chiedermi qualcosa?» era infastidita da questo tipo
«Hai bisogno di qualcosa?» sfoderò quello che, secondo Jade, fosse il suo miglior sorriso
scosse la testa "Licantropi...Sempre a credersi superiori..." «Nulla che tu possa fare» disse sforzandosi a sua volta di sorridere, scuotendo la testa.
Ethan si sedette affianco, troppo vicino «Ora lo stregone non è in casa» pronunciò stregone quasi con disprezzo e si avvicinò di più.
Guardò fuori dalla finestra «Si può sapere chi sei?»
Ethan la guardò di nuovo «Sono amico di Rey»
«Ok...» lo guardò allontanadosi di qualche millimentro, giusto quel che bastava perchè le loro gambe non si toccassero.
La ragazza tirò fuori dalla borsa un taccuino rosa, una matita -rotta- e continuò il vestito iniziato prima, non che ne avesse voglia ma era semplicemente troppo a disagio per rimanere ferma a fare niente.
Lui si avvicinò di nuovo «Carino» disse in tono malizioso

Una porta scattò e Rey apparve in salotto. La luce artificiale gli rendeva la pelle bianca ancora più pallida «Che ci fai tu qui?» scattò sulla difensiva, evidentemente non sapeva di avere ospiti
«Sono venuta per parlare con t-... Con Datlet, sono qui per parlare con Datlet ovviame...» iniziò a rispondere Jade
«Non tu. Lui» tremava, gli occhi fissi su Ethan
«Non sei felice di rivedermi?» gli rivolse un sorrisetto e, finalmente, si alzò dal divano per andare a braccia aperte verso il ragazzo.
Rey posò lo sguardo su Jade e fece un cenno con la testa «Se vuoi andare a vedere Will è di là» si alzò subito, la situazione si stava facendo tesa.

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐨 [𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂 in revisione] Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt