Capitolo 25: amica

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5 Ottobre 2021

Mi mordo il labbro inferiore mentre osservo Matteo parlare con Manuel. Ho scelto una bella giornata per venire a Bergamo, così bella che l'ha scelta anche Manuel.

Alessandra vede la mia disperazione «mi dispiace» faccio un broncio cercando di non ridere «non fa niente» le sorrido «visto che l'uomo qui è impegnato perché non usciamo io e te?» annuisco con convinzione.

Io e Alessandra usciamo di casa e i due ragazzi neanche ci fanno caso. Fortunatamente aggiungerei.

«andiamo a piedi al parco?» mi domanda mentre si sistema i capelli dietro le orecchie «si, perfetto» le mostro un altro sorriso.

Io credo di amare alla follia Alessandra, è la mia vita questa ragazza, è la dolcezza veramente. Ci sarebbe sempre per qualcuno, non importa che tipo di legame ha con tale persona, lei ci sarà sempre ed è una cosa speciale. Lei è speciale.

«immagino che per essere venuta qui tu debba dirci qualcosa» ammicca dandomi qualche gomitata «in effetti si» annuisco «credo di aver capito» corrugo al fronte «in che senso?» le domando «tu e Lautaro!» esclama prendendomi per un braccio «quando quella sera siamo usciti a cena era chiaro che tra voi c'era qualcosa» comincia a raccontare «vi siete messi assieme!» batte le mani.

Scoppio a ridere «perché ridi?» mi guarda disperata «non ci ho preso?» anche lei scoppia a ridere al mio segno di negazione «ma come? Avevate un certo feeling» mi spinge leggermente «lo abbiamo, ma non in quel senso»

cioè oddio, più o meno lo abbiamo avuto

Ma questo pensiero lo tengo per me.

«e allora? Cosa diavolo è successo?» le sorrido «io e Niccolò ci siamo messi assieme» Alessandra spalanca la bocca «ma in che senso? Scusami?» si porta una mano alla bocca «ma tu non ti eri dichiarata anni fa? Non ti aveva dato un bruttissimo palo?»

«si è vero» annuisco «cosa è cambiato?» mi chiede mentre si siede su una panchina «niente in realtà» è così, non è cambiato niente «lui è sempre stato innamorato di me» Ale sorride lievemente «ma che carino» mi giro a guardare il cielo «si, lo è»

«come mai non te lo disse stesso quella sera?» sospiro «tante cose messe assieme: il mio essere troppo piccola» faccio il segno dell'uno con le mani «sarebbe stata una relazione a distanza» continuo a fare il conto con le dita «aveva paura che la nostra amicizia in questo modo si sarebbe rovinata» Alessandra chiude leggermente gli occhi «inoltre da calciatore si sarebbe spostato molto»

«capisco, non aveva tutti i torti, ma vi siete tolti molti anni d'amore» gonfio leggermente le guance «e tu poi sei stata con Rafael, insomma» annuisco ricordandomi del mio ex ragazzo, fortunatamente ex.

«quando mi sono avvicinata a Lautaro, Nic è diventato davvero troppo geloso neo miei confronti, infatti lo stesso Lautaro si era reso conto che c'era qualcosa sotto» annuisco osservando il cielo «beh effettivamente alla cena lo avevo visto un po' infastidito»

A quella cena credo che anche le pareti si erano rese conto che a Nicolò non andava giù qualcosa. Se avesse potuto rompere tutto, lo avrebbe certamente fatto.

Quel ragazzo è sempre stato una contraddizione, eppure non riuscirei mai ad andargli contro, non potrei mai.

E non è un pensiero che ho adesso perché siamo una coppia, ma l'ho sempre avuto. Niente e nessuno sarebbe in grado di mettermi Nicolò contro.

Sorrido leggermente al pensiero del mio ragazzo. Vorrei che anche lui fosse qui a fare qualche chiacchiera e sicuramente a sdrammatizzare con qualche battuta.

In ogni caso non volevo raccontare della mia storia sentimentale anche a Manuel. Per quanto possa essere un amico di mio fratello e in certi versi anche un mio amico, ugualmente non i andava.

Non ci conosciamo molto e inoltre vorrei tenere ancora la cosa privata. Godermela almeno adesso che non siamo sotto ai riflettori.

«siete felici, questo è l'importante» mi dice Ale prendendomi la mano e io le sorrido «quando lo dirò a Matteo secondo te?» le chiedo speranzosa «oggi sicuramente no, non vedeva Manuel dall'estate e stasera escono assieme» mi posa una mano sulla spalla «apposto, mi sa che tra qualche giorno tornerò a farvi visita»

«e a noi fa sempre piacere» sorride «credo sia tempo di tornare a casa» guardo l'orario sul telefono e leggo che sono le sei e mezza. Si è assolutamente orario per tornare a casa «andiamo a casa»

Ci incamminiamo nella strada che porta a casa Pessina e tra una chiacchierata e l'altra, in pochi minuti siamo nuovamente nel salotto con Matteo e Manuel «ma dove siete andate?» chiede mio fratello guardandoci «abbiamo fatto una passeggiata tra donne» dice Alessandra sorridendo «io devo andare Teo, ci vediamo in questi giorni»

Mi avvicino a mio fratello per abbracciarlo e poi saluto anche Manuel.

Do un ultimo saluto ad Ale e poi vado nella mia macchina pronta per tornare a casa.

La prima cosa che faccio appena entro in macchina è mettere della musica che mi accompagnerà lungo tutto il viaggio, ma prima mando un messaggio a Nic facendogli presente di non chiamarmi perché devo guidare.

Metto in moto e comincio a dirigermi verso casa.

Sono stanca e non ho molta voglia di guidare, però è stata una chiacchierata piacevole quella avuta con Ale.

Sicuramente dovremo fare un discorso simile a Martina, chissà quando e chissà se via chiamata.

Prima o poi ci penseremo, attualmente il mio unico interesse è arrivare a casa sana e salva senza addormentarmi perché sono seriamente tentata di addormentarmi.

Guardo la strada davanti a me mentre canticchio una delle canzoni che ho nella mia playlist cercando di rilassare i muscoli.

La strada per arrivare a casa si fa sempre più breve e non vedo l'ora di tornare dal mio gattone, ma anche di rivedere Nic.

È da ieri mattina che non ci vediamo, sento in specie di mancanza visto che ci vediamo normalmente tutti i giorni.

Oddio, sembra un qualcosa di morboso, ma non è così. Semplicemente ho sempre voluto un grande bene a Nic e da quando sta qui a Milano sono sempre stata grata di vederlo tutti i giorni.

Il giorno in cui lascerà l'Inter e, di conseguenza, Milano sono sicura che starò malissimo. Spero vivamente che non andrà mai via dall'Inter. O almeno finché faccio l'università qui.

Poi magari in futuro lo seguirò sempre e sarà la cosa più bella di tutta la mia vita.

Con Nic sono felice, penso che ormai si sia capito, non c'è bisogno che io continui a ripeterlo.

Il mio unisco pensiero è quello di godermi il presente.

Al futuro si vedrà, ma per ora restiamo nel presente, senza divagare troppo.

Sei sempre stato tu! || Nicolò Barella || Where stories live. Discover now