Così, mentii, ancora.

«Diciamo che c'era qualcuno che mi interessava ma ha deciso di ignorarmi di punto in bianco.» Quelle parole scivolarono acide mentre speravo di essere convincente. E per farlo, dovevo anche attaccare. Saettai gli occhi su Jace e inarca un sopracciglio. «Tu ne sai qualcosa magari?»

Si indicò il petto mentre andava a sedersi sulla poltrona che ricordavo fosse il posto di suo nonno. «Io? Io non so assolutamente niente, biondina.»

C'era sicuramente qualcosa che mi stavano nascondendo.

Jasmine ridacchiò. «Be', a me non dispiacerebbe vedervi ancora insieme.»

Ed ecco il momento in cui mi sarebbe piaciuto avere il potere del teletrasporto. Schiusi la bocca senza riuscire a dire nulla e sgranai leggermente gli occhi, guardando Jace che nascose il nervosismo dietro un sospiro.

«Okay, rompiscatole, Nyxlie deve tornare a casa.»

Non dovevo tornare a casa ma a quel punto ringraziai il suo salvataggio. Jasmine comprese probabilmente la gaffe che aveva fatto ma mi salutò comunque, mi fece promettere che ci saremmo riviste presto.

Una volta in macchina la tensione era palpabile. Come avevo sempre detto, la fine della relazione con Jace non era avvenuta per motivi gravi, semplicemente c'era stata la distanza di mezzo e il mio voler sempre andarmene da New York. Piano piano si era rotto quello che c'era ma l'amicizia e l'affetto erano sempre rimasti, insieme ad altro qualche volta. Tuttavia, per quanto con Jace mi fossi sempre trovata bene non avevo mai pensato ad un nostro ritorno.

Quando raggiunse casa mia lo fece sempre con discrezione, fermandosi a qualche metro dal cancello videosorvegliato. Spense la macchina mentre mi slacciavo la cintura.

«Cosa fai domani?» Domandò.

«Vado a New York.» Gli lanciai un'occhiata sbieca. «Da Winter.»

E anche questa era una mezza bugia. Avrei visto Winter, e poi anche Seth.

Annuì e tamburellò le dita sul volante. «Torni a San Francisco da lì?»

«Si. E' inutile tornare a Boston.» Presi un profondo sospiro. «E voi? Verrete per Pasqua da vostra zia?»

«Jasmine vuole conoscerla e vuole conoscere anche i cugini.» Scrollò le spalle, confermando ciò che ci eravamo già detti.

Ci fu uno secondo di troppo nel nostro contatto visivo e lui scosse la testa con un mezzo sorriso. «Ti ha davvero sconvolto l'idea di tornare insieme?»

Arrossii e boccheggiai per quanto fosse stato diretto.

«N-no...cioè--è una cosa che non abbiamo mai affrontato ed è stato un po'...strano.» E imbarazzante.

Premette le labbra ma lo vedevo il sorrisetto e il divertimento nei suoi occhi. «Ti voglio bene, Nyx. Lo sai.»

«Lo so, anche io ti voglio bene.» Il mio petto si scaldò leggermente, così come le mie guance.

«Mi sto sentendo con qualcuno.» Confessò, distogliendo lo sguardo da me. «Da un paio di mesi.»

«Oh.» Di certo non mi aspettavo questa notizia. «Perchè non me l'hai detto prima? Voglio dire, abbiamo anche...» Non c'era bisogno di completare la frase.

«È un po' complicato con lei.»

Quasi non risi. Era la stessa cosa che sentivo di me stessa da Seth da mesi.

«E non stiamo insieme quindi non ho tradito nessuno.» Aggiunse sotto il mio sguardo inquisitorio.

«Come si chiama? Dove l'hai conosciuta? Dimmi che è simpatica. Hai una sua foto?» La pura curiosità prese il sopravvento in me.

Avenging AngelsWhere stories live. Discover now