Appena ci vede fa una faccia confusa "Black? Potter? Cosa?" Riesco a comprendere il suo stordimento ma il fatto che tutti ci associno mi fa venire un po' di voltastomaco, io non sono come lui.

"Entrambi in punizione per un mese, mi aspetto di trovarvi a risistemare l'aula di pozioni tutti i Venerdì, e 30 punti in meno a Grifondoro". sentenzia severa la McGonagal, ma quella è l'ultima cosa che sento prima di svenire.

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Due occhi grigi mi fissano, cerco di mettere a fuoco ma mi risulta veramente complicato.

"Potter?" No, io sono James non Potter.

"Reg?" Chiedo, chi se ne frega dei cognomi. 

Lo colgo alla sprovvista chiamandolo per nome ma si ricompone in fretta "sì" risponde lui. 

"Cosa ci fai qui?" 

"Sono venuto a controllare se sarai in grado di continuare le lezioni di Quidditch, e così sembrerebbe" parla a voce bassa inclinando la testa di lato come per studiarmi

aspetto un attimo "hai- hai visto tutto?" Lui annuisce "eh già" 

mi sento un po' in imbarazzo e non so cosa aggiungere "James, non so cosa abbia fatto ma sta certo che si è meritato ogni singolo pugno, non darti colpe che non ti spettano" James 

"oh si che se l'è meritato"  dico facendolo ridere. 

Sul serio? Bastava così poco? 

Ha una risata di quelle tenere che sarebbero capaci di farti sorridere nonostante sia il giorno più brutto della tua vita, è calda e ti fa venire voglia di riscaldartici dentro, potrei rinunciare a respirare pur di sentirla ancora una volta 

"ora sarà il caso che io vada" dice spostandosi da un piede all'altro, no ti prego resta vorrei dirgli, ma qualcosa mi blocca 

"grazie per essere passato a controllare che fossi vivo" fa un cenno della testa prima di girarsi "bon nuit" dice in francese e io ringrazio di essere sdraiato altrimenti penso che mi sarei potuto sciogliere sul pavimento. 

Bon nuit, Bon nuit.

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Il giorno dopo sono già fuori dall'infermeria, e posso affrontare le lezioni regolarmente... Che gioia. 

La giornata passa lenta senza però grandi novità, Sirius che ci evita, Remus silenzioso, Peter confuso e io perso nel mio mondo. Non è un buon periodo per i malandrini. 

Durante la pausa dopo pranzo Peter va a giocare a scacchi con Marlene e io e Moony andiamo al lago nero, io coi miei compiti e lui col suo libro. 

"Moony?" Lo chiamo facendogli alzare lo sguardo dal libro "come fai ad essere certo che gli odori che sentivi nell'Amortentia si riferissero proprio a Sirius?" Chiedo curioso, lui ci pensa un attimo 

"beh, sentivo alcool, benzina e menta" "le cicche?" Lui annuisce, "le cicche, sono odori che io associo a lui e che devo ammettere mi piacciono parecchio." 

"Ti piace l'odore dell'alcool?" Chiedo sconvolto 

"io non bevo per voi cretini," dice lui " qualcuno deve controllarvi" io ridacchio "mamma Moony" 

"non chiamarmi così" mi fulmina e io alzo le mani in segno di resa, "scusa scusa". 

"Ma perché volevi saperlo? Come ho capito a chi associarli?" 

Perché lui ha la pioggia negli occhi, il Quidditch nelle vene e i libri nel cuore 

"solo per capire come ci si senta" lui annuisce e torna al suo libro. 

Only the stars knew -JegulusWhere stories live. Discover now