Arguing for the last time

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Stava succedendo di nuovo.
Stavano litigando.

Peter e Thor non potevano davvero smetterla di litigare come bambini e qualsiasi occasione era buona per iniziare una conversazione parecchio ostile.
A volte Kraglin giurava che avrebbe iniziato a usare quella stramaledetta freccia contro loro due se non avessero smesso al più presto, ma tanto nessuno lo calcolava comunque.

Quel giorno il litigio era nato perché Thor si era rotto di sentire sempre le stesse due canzoni che Peter tanto amava e quest'ultimo nel momento in cui il biondo aveva osato prendere una delle cassette in mano, era scattato subito.

Di solito quei piccoli screzi andavano avanti una decina di minuti per poi finire immediatamente dopo.
I due poi si riappacificavano in fretta e tornavano a essere amici come prima.
Stavolta la cosa stava andando avanti da mezz'ora e nessuno dei due sembrava davvero intenzionato a darla vinta all'altro.

«Mia la nave, mie le regole, amico. Non ho intenzione di cambiare vita o gusti musicali solo perché il biondo dio del tuono, salito da nemmeno sei mesi sulla mia fottuta nave, ha deciso di avere voce in capitolo sulla questione»

«Non ti sto chiedendo di passare ai cori asgardiani, ti sto chiedendo di metterne un'altra! Per tutti i nove regni, ti rendi conto che è un'ora che ascolti le solite due canzoni? Non ti stanchi mai?»

«Beh, no! E non mi sembra che a qualcun altro dia fastidio la cosa!»

Peter alzò le mani al cielo.

«Okay, ne ho abbastanza»

E Rocket se ne andò di lì, seguito da Groot.
Fu lì che Quill si accorse che erano rimasti solo lui e Thor lì dentro.
Chissà da quando se n'erano andati gli altri.

Un rancoroso silenzio scese tra i due.
Uno con le braccia incrociate sulla poltrona del primo pilota, l'altro mezzo sdraiato sul tavolo al centro della stanza.

Dopo un po' di tempo, il primo ad aprire bocca fu Thor.

«Scusa»

«Non toccare mai più le mie fottute musicassette», fu l'unica risposta che ottenne.

«Sì, lo ammetto, ho detto un sacco di cose stupide prima. Onestamente non so quante ne pensassi davvero»

«Sai, non mi piace litigare con te. O almeno, non quando sei un completo coglione»

Thor sbuffò una risata.

«Quindi di solito ti piace?»

Colpito e affondato.

«Ho conosciuto più cose di te tramite le nostre litigate che tramite conversazioni normali. Se vogliamo convivere qua dentro, in questo angusto spazio, allora forse dovremmo anche darci una calmata»

Il biondo sospirò.
«Hai ragione»

E Peter spalancò gli occhi.

«Mi hai davvero appena dato ragione?»

Thor annuì.

«Questa cosa me la scrivo da qualche parte, è una cazzo di ricorrenza che dovrò festeggiare ogni anno»

E poi, senza alcun preavviso, si ritrovò stretto da dietro in un abbraccio.

«Ricominciamo da qui, ci stai?»

E Peter avrebbe davvero voluto annuire o dire qualcosa, ma nel suo cervello non c'era nulla di più di una singola, splendida ma terribilmente spaventosa realizzazione.

Gli piaceva essere abbracciato da Thor.

An outlaw and a god  |ThorQuill|Where stories live. Discover now