33. VOGLIO LA TUA FELICITÀ

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mia madre ovviamente doveva screditarmi e farmi sentire inferiore e sbagliato come sempre.
se solo sapesse che io ho trovato una persona che mi ama per come sono e che finalmente amo anche io.
ma a lei non importerebbe, gli frega solo della successione non se suo figlio finalmente è felice.
mi sento osservato e volto il capo verso la cucina e trovo nicola intento ad osservarmi.
- capisci come devo vivere?-" gli domando sbuffando poggiando la testa sulla sua grande spalla.
"- già, ma devi farti forza sennò ti lascerai abbattere-" mi dice pui accarezzandomi dolcemente la testa.
"- non so come fare, mi trovo totalmente spaesato.
lei si aspetta cose ben precise da me ma che io non posso darle-" gli dico.
"- non potrò mai prendere il trono come lei si aspetta per 2 motivi.
il primo è che io non ambisco a questa vita, non mi piace vorrei essere libero, una persona normale.
il secondo è che io non potrò mai sposare una ragazza-" gli dico serio osservandolo.
"- non puoi provare a parlarle? d'altronde è sempre tua madre-" mi fa notare lui e io conoscendo troppo bene mia madre emetto una risatina.
"- si è sempre mia madre ma io per le non sono suo figlio, sono solo il suo successore-" gli dico tristemente.
ho sempre desiderato una madre che mi amasse come figlio e non solo per suoi interessi ma ciò non è mai avvenuto, ed è molto brutto sentire ciò, soprattutto della propria madre.
"- poi l hai vista? secondo te mi ascolterebbe? pensa solo a se stessa-" gli faccio notare, questo credo lo abbia capito.
"- allora se tieni a te stesso e alla tua felicità ti toccherà combattere sennò rimarrai sempre suo succube e non potrai mai essere felice-" mi dice lui seriamente; non può andare avanti così.
lo guardo e gli sorrido timidamente, le sue parole mi hanno fatto bene.
si guarda in giro assicurandosi forse che non ci sia nessuno e mi da un bacio fugace sulle labbra.
inizia a sparecchiare e io lo continuo a guardare ammirando ogni suo movimento.
si lecca le labbra come per assaporare qualcosa, subito mi ricordo di aver messo il mio burrocacao stamattina e divento  tutto rosso.
"- che burrocacao è?-" mi domanda lui divertito mentre leva la tovaglia.
"- ciliegia, ti piace?-" gli domando guardandolo con un piccolo sorrisino sulle labbra.
con i piatti in mano, controllando sempre che non ci sia nessuno le ribacia per poter rispondere meglio.
"- sì, mi piace molto-" dice sorridente allontandosi dalle mie labbra soffici.
"- ora vai che sennò fai tardi-" mi dice lui incitandomi ad andare, sbuffo siccome vorrei rimanere ancora qui assieme a lui e ascolto il suo consiglio.
esco e fuori mi sta aspettando anna sempre con addosso il suo splendido sorriso.
"- la mamma è uscita, tranquillo-" mi dice lei pogiandomi una mano sulla spalla.
"- ma l hai sentita stamattina? non ce la faccio più-" le confesso mentre ci stiamo incamminando nel frutteto.
"- sai com è fatto fede, esagera sempre-" prova a consolarmi anna.
"- non so come fare, io amo Nicola e non me lo permetterebbe mai-"
dico con un filo di tristezza.
lei non dice nulla perchè sa che ho ragione, non c è nessun motivo per cui potrebbe accettare che io amo un ragazzo e non una ragazza.
"- l unica lo sai qual è fede-" mi dice lei, la pensa come nico; devo ribbellarmi.
"- se non vuoi continuare questa vita perché sei infelice devi farlo, e io ti aiuterò come anche ettore perchè vogliamo la tua felicità-" dice lei.
sorrido felice di avere almeno una sorella come lei.
"- grazie annina-" dico abbracciandola, "- di nulla amore-" dice lei.
noto che anna sta osservando qualcuno, mi volto e vedo nicola con un cestino in mano.
- come stai?-" gli domanda anna sorridente, "- tutto bene, grazie. tu come stai?-" le domanda lui.
"- bene bene-" gli risponde lei, sposta lo sguardo su di me che lo sto osservando.
mi sorride nel modo più dolce possibile siccome non può fare nulla qua all aria aperta, e per questo gesto le mie gote si fanno più colorite.
"- hai proprio fatto innamorare il mio fratellino-" ride hanno prendendomi in giro.
"- anna finiscila immediatamente-" rido io in imbarazzo facendolo ridere; so che si diverte nel vedermi così.
"- non è così?-" mi domanda provocandomi un po, gli piace stuzzicarmi siccome sa che a me questi giochetti mettono imbarazzo.
mi guarda sorridente e lo stesso fa anna aspettando una mia risposta impazientemente.
"- non mi guardate così!-" rido coprendomi il viso con le mani per non farmi vedere ancora più rosso di prima.
"- da quando ti vergogni di stare con me?-" domanda lui facendo l offesso, credo stia scherzando.
"- mi ritengo molto offesso-" dice ancora lui con un tono serio; mi spavento.
"- concordo con nicola io, sembra che ti vergogni di lui-" dice anna.
subito alle sue parole alzo il viso dalle mani per guardarli entrambi.
"- ma cosa dite?-" domando non capendo la loro serietà; e se se la fosse presa veramente?
"- nico?-" gli domando non vedendo nessuna reazione da lui, senza rispondermi si gira come per andarsene ma subito lo fermo.
"- te la sei presa?-" gli domando serio, lui non parla ma mi osserva solo.
mi alzo velocemente dalla panchina e lo trascino dietro ad un pesco, mi volto prima a destra e poi a sinitra per poi guardarlo.
lo guardo spaventato ma subito lo bacio rischiando che ci vedano; non voglio perderlo.
sorride per poi ridere mentre mi accarezza il viso, "- stavo scherzando prima con anna amore, ma ora ho capito quanto tieni a me-" dice lui sorridente dandomi un bacio sul naso.
"- stronzi-" rido io con ancora il cuore  a mille, facendogli il dito medio, appena torniamo alla realtà ci accorgiamo di come siamo vicini e ci separiamo siccome stiamo in campo di battaglia.
"- che risate-" dice anna raggiungendoci, "- ha ha-" dico io mettendo il broncio.
"- daiii su non fare così-" dice nico a bassa voce, sorrido, non riesco a non sorridere con lui.
"- dai lasciamo nico ai suoi lavori-" dice anna prendendomi per mano, ci guardiamo e mi tocca andare via.
"- mi avete fatto prendere un infarto-" dico sgridando anna che sta ancora ridacchiando.
"- al posto di ridere voi due-" ci sgrida una voce burbera da dietro, riconosco subito che è una delle tante guardie.
"- principe Federico vostra maestà vi aspetta in città,  vi deve parlare-" mi informa quest ultimo.
"- è urgente? -" domando sciocciato, non mi va proprio di vederla.
"- si, abbiamo già preparato il cavallo, drvi raggiungerla ora.
ti aspetta a casa di marlena, la sua amica-" dice lui per poi andarsene.
guardo anna che come me è incredula di questo richiamo e ancora dubbioso mi avvio verso le stalle.

SPAZIO AUTRICE:
heilà ragazzi, come state?
io un po così ecco perché questi giorni non ho scritto ma oggi ho deciso di farlo siccome questa settimana andrò con la scuola a ravenna e ferrara e non credo che avrò tempo di scrivere.
quindi vi lascio il vostro capitolino sperando che vi piaccia<3

ꨄ︎ 𝑺𝑼𝑶𝑵𝑨𝑴𝑰 𝑳'𝑨𝑵𝑰𝑴𝑨 ꨄ︎Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz