32. POVERO CUCCIOLO

262 20 9
                                    

pov nicola:

ho sentito la mezza litigata tra fede e sua madre.
ora capisco che grande peso deve portare federico.
ha la madre che gli sta alle calcagne e insiste sul fatto di trovarsi una ragazza, molto probabilmente per la successione al trono.
lo prende quasi in giro, usa parole non accorgendosi che potrebbero ferirlo ed infatti è quello che fa.
non immagino nemmeno quanto possa sentirsi agitato e sopratutto "sbagliato" fede.
la madre aspetta che si innamori di una ipotetica ragazza, ricca e bella non pensando però alla sua felicità ma solo alla sua dinastia.
però tralasciando così i reali sentimenti di fede che è totalmente
l opposto.
sì, si è innamorato per la prima volta ma non di una ragazza ricca, di in ragazzo povero.
la madre e anna sono uscite dalla sala e fede è rimasto seduto a tavole con le mani fra i capelli.
"- non la ascoltare-" dico sbucando dalla porta della cucina, lui alza subito il viso sorpreso e mi sorride squotendo il capo.
mi avvicino a lui e mi siedo sulla sedia che ha di fianco.
"- capisci come devo vivere?-" mi domanda lui sbuffando poggiando la testa sulla mia spalla.
"- già, ma devi farti forza sennò ti lascerai abbattere-" gli dico io accarezzandogli la testa.
"- non so come fare, mi trovo totalmente spaesato.
lei si aspetta cose ben precise da me ma che io non posso darle-" mi dice.
"- non potrò mai prendere il trono come lei si aspetta per 2 motivi.
il primo è che io non ambisco a questa vita, non mi piace vorrei essere libero, una persona normale.
il secondo è che io non potrò mai sposare una ragazza-" mi dice osservandomi.
"- non puoi provare a parlarle? d'altronde è sempre tua madre-" gli faccio notare e lui emette una risatina.
"- si è sempre mia madre ma io per le non sono suo figlio, sono solo il suo successore-" mi dice tristemente lui.
deve essere brutto sentire ciò, soprattutto della propria madre.
"- poi l hai vista? secondo te mi ascolterebbe? pensa solo a se stessa-" mi dice lui, questo lo avevo capito.
"- allora se tieni a te stesso e alla tua felicità ti toccherà combattere sennò rimarrai sempre suo succube e non potrai mai essere felice-" gli dico seriamente; non può andare avanti così.
lui mi guarda e mi sorride timidamente, mi guardo in giro assicurandomi che non ci sia nessuno e gli do un bacio fugace sulle labbra.
inizio a sparecchiare mentre sento ancora il buon sapore di ciliegia sulle mie labbra.
le lecco assaporando il gusto e noto come il principino sia diventato tutto rosso.
"- che burrocacao è?-" donando divertito mentre levo la tovaglia.
"- ciliegia, ti piace?-" mi domanda lui guardandomi con un piccolo sorrisino sulle labbra.
con i piatti in mano, controllando sempre che non ci sia nessuno le ribacio per poter rispondere meglio.
"- sì, mi piace molto-" dico sorridente allontandomi dalle sue labbra soffici.
"- ora vai che sennò fai tardi-" gli dico incitandolo ad andare, lui sbuffa e ascolta il mio consiglio.
lavo e pulisco in fretta e finisco in un oretta, esco dalla sala e mi dirigo nell  orto per cogliere le verdure per la cena.
oggi c è un bellissimo solo e nel cielo non c è nemmeno una nuvola.
mentre raccolgo ciò che è maturo mi cade l occhio nei campi dei servi e li vedo tutti lavorare.
da lontano non riesco a distinguerli, vorrei vedere come sta giorgio.
era l unico che mi ha aiutato e con cui mi sono trovato bene, spero stia bene.
osservando il panorama, le montagne in lontananza, i pini alti e le colline verdi mi viene in mente casa.
mi manca così tanto vivere li.
anche se qui sì, sto bene, sto in compagnia della persona che amo e non potrei essere più felice però vorrei tutto ciò fuori.
quando siamo scappati per un giorno sono stato da dio.
io desidero essere libero con lui.
poter correre tra i prati mano nella mano.
poter guardare il tramonto e le stelle sull erba umida.
poter fare il bagno nelle acque fredde dei laghi e fiumi.
poter fare un picnic in mezzo agli alberi fioriti.
poter andare a raccogliere fiori in privamera e funghi in autunno assieme a lui.
sono consapevole però che tutto ciò non si avvererà mai.
mi risveglio dai miei pensieri quando sento la voce di anna e federico in lontananza.
mi volto e li vedo seduti su una panchina in mezzo a 2 alberi di pesco.  la madre non c è così mi prendo un attimo per osservare entrambi.
la bellezza deve essere di famiglia ma chissà perchè lei e lui non si assomigliano tanto.
sono entrambi di una bellezza sopraffina ma sono praticamente gli opposti.
anna appena si accorge che avevo lo sguardo su di loro mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi.
"- come stai?-" mi domanda lei sorridente, "- tutto bene, grazie. tu come stai?-" le domando.
"- bene bene-" mi risponde lei, sposto lo sguardo su fede che mi sta osservando.
gli sorrido nel modo più dolce possibile siccome non posso baciarlo qua all aria aperta.
lui credo lo abbia capito infatti le sue gote si sono fatte più colorite.
"- hai proprio fatto innamorare il mio fratellino-" ride hanno prendendolo in giro.
"- anna finiscila immediatamente-" ride lui in imbarazzo facendomi ridere; amo quando si imbarazza.
"- non è così?-" domando provocandolo un po, mi piace stuzzicarlo siccome so che a lui questi giochetti mettono imbarazzo.
lo guardo sorridente e lo stesso fa anna aspettando una sua risposta impazientemente.
"- non mi guardate così!-" ride lui coprendosi il viso con le mani per non farsi vedere ancora più rosso di prima.
"- da quando ti vergogni di stare con me?-" domando facendo il finto offeso, anna mi scambia un occhiolino volendo stare al mio gioco.
"- mi ritengo molto offesso-" dico con il tono più serio che potessi fare,
"- concordo con nicola io, sembra che ti vergogni di lui-" dice lei.
subito il piccolo alle sue parole alza il viso dalle mani per guardarci ad entrambi.
"- ma cosa dite?-" domanda non capendo la nostra serietà; povero cucciolo.
"- nico?-" mi domanda non vedendo nessuna reazione da me, mi giro come per andarmene ma sento la sua mani fermarmi.
"- te la sei presa?-" mi domanda serio, mi viene da ridere ma mi devo trattenere.
si alza velocemente e mi trascina dietro ad un pesco, si volta prima a destra e poi a sinitra per poi guardarmi.
mi guarda spaventato ma subito mi bacia rischiando che ci vedano; non me lo aspettavo sinceramente.
sorrido per poi ridere mentre gli accarezzo il viso, "- stavo scherzando prima con anna amore, ma ora ho capito quanto tieni a me-" dico sorridente dandogli un bacio sul naso.
"- stronzi-" ride lui facendo il dito medio, appena torniamo alla realtà ci accorgiamo di come siamo vicini e ci separiamo siccome stiamo in campo di battaglia.

SPAZIO AUTRICE:
heyyy, come state?
ecco a voi il nuovo capitolino, spero vi piaccia<3

ꨄ︎ 𝑺𝑼𝑶𝑵𝑨𝑴𝑰 𝑳'𝑨𝑵𝑰𝑴𝑨 ꨄ︎Where stories live. Discover now