𝕧𝕠𝕝𝕔𝕒𝕟𝕚𝕔 𝕝𝕚𝕞𝕓𝕠 [minsung]

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extra •

Ai piedi della montagna del purgatorio. Quando sarei mai arrivata in cima?

Comparvero improvvisamente due figure sulle mie spalle. "tranquilla, Dio ti ha già perdonato" disse una delle due figure, quella a destra "quante cazzate spari mio caro angiolino" commentò l'altra figura a sinistra. "non illuderti" continuò "ti trovi qui solo perché eri troppo per Lucy Lucy".
Lucy? pensai. "sì, umana, Lucy. Il luminosissimo angelo oscuro degli inferi" "piantala Minho, lei è qui e per il solo volere del grande Padre. Non stare ad ascoltarlo" disse l'altra figura.

Mentre continuavano a parlare e parlare, mi girai a guardare effettivamente quei due personaggi stravaganti, notando che quello alla mia destra era vestito di uno splendido bianco, capelli blu, occhi azzurri, ed un paio di ali altrettanto candide, mentre quello alla mia sinistra era vestito di un nero come la pece, capelli scurissimi, occhi aurei, ed un paio di ali altrettanto scure.

"cosa c'è Jis" sentii ad una certa, "il padre eterno non ti concede divertimento?" "non ho bisogno di quello, Minho. E smettila di chiamarmi così"
"ohh, ma tu guarda il mio angioletto, così ligio alle 'sante santissime' leggi. Mi fai crescere un fottutissimo bisogno di averti, Jisung" e disse l'ultima frase avvicinandosi al suo orecchio. "MINHO" urlò la figura bianca.
"ehm..." dissi io "scusate interrompere il vostro momento(?), ma io sarei qui". "tsk, umani del cazzo" "Minho piantala sul serio" e il cosiddetto 'Minho' alzò gli occhi al cielo.

"ti prego infinitamente di scusarlo, è un demone e come tale è abituato a comportarsi così; dovrai abituarti a conviverci...sei un'anima speciale e ti tormenterà fino al raggiungimento della vetta, ma tranquilla che almeno ci sarò anche io con te" e mi fece un sorriso "da come avrai capito, io sono Jisung, Han Jisung, il tuo angelo custode".

"ahh, che dama fortunata, è proprio il tuo angioletto. Quanto tempo ci hai impiegato, 5 minuti? ahh voi umani, umani. Tu, insulsa, l'avrai anche ottenuto su un piatto d'argento, ma ti consiglio comunque di metterti in fila. Anzi no, non farlo, lui è off limits" e dopo avermi rivolto tali parole, il demone si smaterializzò.

Ma di tutti, proprio una coppia in crisi doveva capitarmi? Signore Dio, è questa la mia pena? pensai.

"ah Minho, Minho, questa volta hai superato il limite" sentii dire dall'angelo mentre parlava tra sé e sé. "mi dispiace, di nuovo" disse poi rivolgendosi a me, "non prendere in considerazione le sue parole: sono tutte false ed ingannevoli, ascolta me invece, se vorrai arrivare là su in tempo per il grande giorno" e detto questo, iniziò ad illustrarmi ciò che avrei dovuto fare man mano che salivo.

Jisung

"Lee Minho ti rendi conto della miriade di parole a vanvera che hai detto? 'off limits'? ma quando mai? certo che siete proprio sfacciati voi qui sotto"
"Jisungie, ma che dici; non vorrai mica farmi credere di essere l'unico maniaco a sentire attrazione tra di noi" ed iniziò lentamente ad avvicinarsi, con quella sua pericolosa aria oscura che mi avvolgeva ogni volta senza vie di fuga.
Non risposi. Mi persi nelle sue iridi dorate.

"Jis, ammettilo. Io non mi faccio mica problemi a dire di volermi soddisfare con te" a queste parole sgranai gli occhi. Tornai con i piedi per terra. "È questo Minho? il tuo 'off limits' è semplice soddisfazione carnale?" sentii gli occhi farsi lucidi, ma dovevo trattenermi.

Piangere di fronte ad un stupidissimo demone? no, però era lui...
Il mio intendo andò in fumo in meno di un secondo. Patetico, sono davvero patetico pensai amaramente.

"oh, il mio angioletto piange? e perché mai?" mi disse in tono sarcastico, direi meglio giocoso, mentre accorciava sempre più le distanze fra noi. Sguardo abbassato. Occhi a terra. Lo spinsi via.

"che cazzo, Lee Minho, ma perché ti amo?"

Non riuscivo più a sopportare quella situazione; era un'eternità che andava avanti, un'eternità da quando mi sono macchiato di questo peccato senza uscita.

"𝐄𝐯𝐞𝐧 𝐢𝐟 𝐈 𝐠𝐨 𝐛𝐚𝐜𝐤 𝐡𝐮𝐧𝐝𝐫𝐞𝐝𝐬 𝐨𝐟 𝐭𝐢𝐦𝐞𝐬, 𝐦𝐲 𝐜𝐡𝐨𝐢𝐜𝐞 𝐢𝐬 𝐚𝐥𝐰𝐚𝐲𝐬 𝐘𝐨𝐮".

Non avrebbe portato a nulla di buono, me lo sentivo, ma avevo bisogno di sfogo. Dai miei occhi sgorgavano fiumi infiniti. Non ci capivo più niente, sarei solo voluto andare lontano, scomparire.

"Jisung" mi sentii chiamare, "Jisung guardami" di nuovo. Occhi troppo gonfi per avere il coraggio di guardarlo in viso.
"che cazzo Han Jisung!" non più una parola, un suono, se non due respiri affannati e due cuori che battevano all'unisono.

Mi stava baciando.

Minho

"È questo Minho? il tuo 'off limits' è semplice soddisfazione carnale?" mi disse Jisung.

no Jisungie, non sei 'semplice soddisfazione carnale', ma quanto sarebbe patetico un demone che rivolge parole di amore? pensai.

Lo vidi piangere. Perché piangi Jisungie?
Mi si ruppe il cuore. Mi si rompeva ogni volta perché ogni volta accadeva per colpa mia, ma era più forte di me comportarmi da perfetto stronzo quale ero come creatura infernale. Leggevo i suoi pensieri: voleva scappare, scomparire ed io lo avrei anche lasciato se solo non mi sentissi incompleto quando non mi è vicino.

io, Lee Minho, un demone, innamorato? e di chi poi, un angelo? sì cazzo, e sarei caduto anche nel Limbo più profondo se necessario pur di tenerlo al sicuro, ma lui non l'avrebbe mai potuto sapere.

"ma perché ti amo?" mi disse.
è così sbagliato per noi, Jis.

Lo chiamai, più volte, ma lui continuava ad ignorarmi. Non uno sguardo, non una parola. Volevo solo trattenerlo ancora un po' vicino a me, ma non sapevo esattamente cosa digli. Nella mia testa rimbombavano di continuo due misere parole.

"𝐈 𝐤𝐧𝐨𝐰 𝐢𝐭 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐣𝐮𝐬𝐭 𝐨𝐧𝐞 𝐰𝐨𝐫𝐝, 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐨𝐫𝐝𝐬 𝐈 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝𝐧'𝐭 𝐭𝐞𝐥𝐥 𝐲𝐨𝐮..."

In fondo ero un demone, niente dichiarazioni, solo fatti. Poggiai le mie mani sopra alle sue guance rosee. Era bellissimo. Ai miei occhi l'angelo più splendido del paradiso.
Silenzio, se non il suono di due labbra che si erano finalmente congiunte.

"perché ti amo anche io, a modo mio".

Stray Kids - one ѕнoтѕWhere stories live. Discover now