Twelve

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Buoooonasera!

Ho fatto passare un po' di tempo prima di postare questa nuova OS perché, come vi avevo preannunciato, per un po' non ce ne saranno di nuove, sia perché non ho ancora avuto l'ispirazione per la prossima (come vi ho precedentemente detto ho già in mente la quattordicesima ma mi manca una tredicesima da mettere in mezzo, purtroppo) sia perché vorrei dedicarmi un po' alla scrittura di My boyfriend's brother e (udite udite!) anche dei missing moments di TWINTY, che, per chi se lo ricorda, sono rimasti incompleti (ATTENZIONE: su Wattpad non ho mai pubblicato questi missing moments, quindi chi volesse leggerli può farlo a questo link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2523978&i=1)

Spero comunque che questa OS vi piacerà! Ce l'ho pronta da tantissimo tempo, visto che ho avuto l'idea in occasione di una partita di calcio che i ragazzi hanno organizzato per beneficenza, e, in più, ho pensato di scriverla da un POV particolare, ovvero quello di Amber. Una delle ragazze che da più tempo segue questa storia (tu sai chi sei) mi ha chiesto tempo fa di scrivere qualcosa in più riguardo Zayn ed Alyssa: beh, ti dirò che purtroppo ci ho provato ma l'ispirazione non la trovo proprio, però ho pensato di rimediare almeno un po' con questa OS. Non è proprio quello che avevi chiesto, ma è il massimo che sono riuscita a fare ahahah

Un bacio a tutti e grazie come sempre! :) x

***

16 Maggio 2021, Doncaster.

AMBER'S POV:

Le squadre non erano equilibrate, e questo era stato chiaro fin dall'inizio della partita. L'arbitro, inoltre, era innegabilmente a favore della squadra più debole in campo, la tifoseria era esageratamente sbilanciata, ed ero sicura di non aver mai visto così tanti falli non puniti e rigori inesistenti dati ugualmente - solo se a favore della famigerata squadra più debole, ovviamente - in tutta la mia vita.

Chi però come me stava guardando la partita, infondo, non se ne importava di niente di tutto ciò: chi giocava lo stava facendo per beneficenza, quindi fin quando la gente si sarebbe divertita, i biglietti sarebbero stati venduti ed il ricavato avrebbe raggiunto la soglia prefissata, il fatto che la squadra dei ragazzi vincesse contro una formata da professionisti grazie a dei chiari favoritismi, era l'ultima cosa che passava per la mente di chiunque.

«Quello era un chiaro fallo di mano.» dissi non appena Liam toccò il pallone con la mano e poi la alzò per dichiararsi innocente, sorridendo quando non venne ovviamente punito.

«E quello di poco prima era un rigore a favore dell'altra squadra, ma non credo che in questa partita valgano le normali regole calcistiche.» rispose Emily, scrollando le spalle.

Ridacchiai e lasciai perdere, sapendo che era così che sarebbe andata per il resto della partita.

Spostai lo sguardo dal campo quando un movimento sott'occhio colse la mia attenzione: Eveline afferrò May prima che potesse entrare in campo, prendendola in braccio e sedendosi nuovamente sulla panchina con un sospiro mentre la bambina metteva il broncio.

«Papà.» disse la piccola con una vocina sottile.

Sorrisi guardandola, pensando a come fosse possibile non cedere all'istante a quei grandi occhioni verdi.

«Amore, papà sta giocando. - le spiegò Eveline, avvicinandola al petto e abbassandosi al suo livello per poter indicare in campo - Ecco, lo vedi? E' quello laggiù. Quando la partita finisce torna qui.»

May spostò diverse volte lo sguardo da lei al campo, una mano tra le labbra prima che Eveline gliel'allontanasse per evitare che prendesse qualche infezione; sapendo che non si sarebbe arresa così facilmente e che tra esattamente tre secondi avrebbe riprovato a scendere dalle sue gambe e andare in campo, Eveline recuperò il biberon dalla borsa e la bambina subito allungò le mani per raggiungere quelle della madre, mantenendo il biberon insieme a lei mentre cominciava a bere.

My Every Road Leads to YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora