Mentre mi massaggiavo l'orecchio, avrei voluto dirle qualcosa, scacciarla, mandarla via, ma come una droga, quelle attenzioni mi sommersero, lasciandomi in uno stato di trance senza precedenti, e anche quella tirata d'orecchi aveva un gusto così diverso dalle altre che avevo dovuto sopportare, che ne volevo ancora, solo per capire perchè era così dolce.
<<se vuoi patire del freddo, al posto di farti venire un colpo nella doccia, vai a pescare la mattina presto al lago, che lì si che fa freddo...testone!>> mi sgridò con così tanto amore tra le righe, che neanche sembrò un rimprovero, per poi buttarmi un asciugamano in testa e scompigliarmi tutto.
Non biasimo più di tanto Marcus quando lo feci a lui, sono a metà tra il confuso e il "voglio stare qui per sempre".
Non dissi niente e lasciai che Agnese impugnasse in phon e mi asciugasse, ribadendo che lo faceva per star tranquilla che non tergiversassi ancora, rischiando un malanno.

Sentire le sue mani addosso a me non mi dava fastidio, era una sensazione che, in cuor mio, bramavo da sempre. Cercai inutilmente di allontanare quei pensieri così dolci, Agnese mi coglieva alla sprovvista cin una carezza o un buffetto, annientando le mie linee di difesa contro di lei. No, non potevo cascarci di nuovo:<< strano che tu non le abbia notate...>> dissi, inacidito. Prima avrei preferito non ne parlasse, ora la stavo stuzzicando a parlarne, solo per avere un motivo per incazzarmi. Dovevo avere un motivo per odiarla...
<<queste dici?>> mi colse impreparato quando mi passò una mano sulla schiena, facendomi sciogliere come un cioccolatino in macchina ad agosto.
Da quando in qua sulla schiena provo qualcosa di diverso dal dolore?

<<certo che le ho notate....la prima volta le vidi a scuola, figurati, ti stavi sistemando la camicia nel pantaloni e te la sei sollevato un pò. Non ti ho detto niente perchè posso immaginare il fastidio che ti provoca averle e il fatto di non poterle nascondere. E diciamo non ho troppi dubbi sulla loro provenienza.... Non sarei stata la prima persona a chiederti "cosa hai fatto?", non ti volevo stressare insomma.>> mi disse con estrema tranquillità e la sua ormai familiare dolcezza.
Finii di asciugarmi i capelli, e mentre metteva mia il phon mi disse:<< se mi vuoi parlare di quello che ti è successo, son più che contenta di starti ad ascoltare. Sennò facciamo finta che non ci sono, magari ricordami solo che sei sensibile sulla schiena se per qualsiasi motivo ti giro intorno. Anzi se ci sono altri punti dove sei più sensibile, non tardare a dirmelo che cerco di essere più delicata, come prima insomma!>> si avvicinò di nuovo a me, giusto per ridarmi un altra carezza sulle spalle, anche loro piene di cicatrici, facendomi venire i brividi.

Era una delle prime volte che provavo qualcosa di piacevole laddove c'era stato solo dolore, e questo mi scombussolò tutto il ragionamento di prima. Non riuscii a dire niente, e Agnese tagliò corto:<< su vestiti che ti aspetto in cucina, la cena è pronta e tu devi mangiare un sacco, sei sottopeso!!>>
Inutile dire che il mio fancullino, la depressione, la tenerezza e l'intinto erano tutte e 4 a guardarsi perplesse, mentre la mia testa andava a fuoco. Cercai di ricompormi un secondo, vestirmi e mentre andavo in cucina, realizzai un dettaglio orribile:<< Agnese ma mica mi hai visto nudo???>> era entrata che stavo uscendo dalla doccia di corsa, quindi era molto probabile.

Lei, con tutta tranquillità mentre toglieva le cose dal forno, mi rispose:<< due figli maschi, tre mariti e tanti amanti.... sei uno dei tanti piselli in lista, non ti imbarazzare!>> rimasi di stucco, e decisi di obbiettare, giusto perchè volevo a forza allontanare quelle emozioni nefaste, e litigare con lei sembrava una buona idea:<< magari se tu non fossi entrata!>> le risposi malissimo e soprattutto a caso.
Agnese non si scompose, e tirò fuori il consenso informato dalla borsa che avevo firmato da Louis quel pomeriggio:<< lo vedi questo? È la testimonianza che tu stamattina hai cercato di toglierti la vita, ed è mia responsabilità tenerti al sicuro. Come ti ho detto in bagno, io busso e ri-busso finchè non ottengo una risposta, e se non la ottengo, entro. E questa regola non è solo per te, vige per tutti in questa casa, anche i miei altri figli, chiaro?>>mi sgridò.
Aspettate, altri figli? Ma quindi io......

<<e questa regola esiste per svariati motivi, non è solo tua perchè hai cercato di farti del male. Potevi essere scivolato e svenuto, aver avuto una complicazione medica e molto altro, basta che mi rispondi, anche con un grugnito, e io so che stai vivo e vegeto, e ti lascio stare. Capisco che per te è una giornata stressante e lo vedo che stai cercando di mantenere la tua autonomia e indipendenza...>> si avvicinò a me, mentre io mi chiesi chi cazzo gliele diceva quelle cose sul mio conto, e se avesse una medium o una cartomante nascosta in uno sgabuzzino che le suggeriva che mi passava per la testa, e mi prese per le mani:<< ....ma devi capire che io non sto giocando contro di te, ma con te.>> la guardai malissimo, volevo spingerla via, ma appena la sua mano mi toccò il viso, accarezzandomi, non potei che cedere e addolcire lo sguardo.

<<lo so che una grande battaglia si sta combattendo dentro di te, e io non mi voglio mettere in mezzo. Il mio compito è assicurarmi che tu prenda le medicine, mangi, dorma ma soprattutto, se tu lo vorrai, ricordati che c'è qualcuno che ti vuole bene ed è pronto a riempirti di carezze e baci. Okay? Tu vieni e io ti spupazzo, non mi interessa il motivo....te lo meriti.... Io rispetto i tuoi tempi, ma le regole sono le regole, intesi?>> sbuffai e annuii, ottenendo un bacione sulla fronte che mi fece tremare fin dentro alle viscere. Li odio ma sono così belli, odio cedere così facilmente a lei, ma quando cedo le sue attenzioni e coccole sono stupende.

Lasciai perdere un secondo la mia testa, concentrandomi sulla valanga di cibo che Agnese aveva preparato, e non mi feci pregare sulla questione del nutrirmi.
<<poi ricordami di metterti l'anestetico sulla mano e sul culetto....>> mi disse di punto in bianco, facendomi andare di traverso il pollo. La guardai confuso finchè lei non mi disse:<< almeno l'iniezione di vitamine e l'agocannula ti faranno meno male>>

Forse era meglio che restavo in macchina stamattina...

Redamancy: &quot;L'Amore che ritorna&quot;Where stories live. Discover now