Li gettò tutti e tre ai piedi del loro Alfa. Peter, che trovava la scena comica, si avvicinò di poco e applaudì, senza vergogna.

«Mi hai stancato, Derek. Quello che hai fatto è troppo. Perché gliel'hai detto?»

I due Alfa si fronteggiarono. «Detto cosa?»

«A Stiles. Le hai raccontato tutto. Ti ha visto. Non doveva sapere niente, lei non fa parte di questo mondo».

Derek, sfrontato, venne sotto la luce della voragine. «Io non le ho raccontato nulla».

«Ci sei tu nei suoi disegni! Tu come licantropo e c'è il Kanima. Del mio branco, nessuno ha parlato. Può solamente averti visto».

Zio e nipote si guardarono. McCall aveva torto, Stiles faceva parte del loro mondo. Però non potevano dirgli il perché. Lo sapeva Deaton e lui non avrebbe parlato.

E ne era a conoscenza anche lui.

Ma lui non era a Beacon Hills da anni e speravano che non sarebbe tornato presto.

«Ti giuro, Scott, in nome del passato, che non ho parlato con Stiles». Sciolse le braccia. «E adesso vattene». Tirò su i membri del suo branco.

«Isaac mi ha detto quello che hai in mente. Scordatelo».

Derek si fermò e si voltò, dando un'occhiata di avvertimento ad Isaac. «Non è affar tuo quello che farò con lei».

Scott ruggì. «È una ragazzina, Derek. È mia amica! Se la tocchi, quello che c'è tra i nostri branchi diventerà ancora più marcio. Sto cercando di proteggerla».

«Anche io».

Il Vero Alfa rimase di sasso. Lui stava cercando di proteggerla da Derek, ma... «Da chi? Tu da chi la stai proteggendo?»

Ghignò. «Non ti riguarda. E lo sai che cosa mi ricorda il tuo comportamento, Scott? Quando hai perso la testa per Allison. Contava solo lei, agivi impulsivamente e non ragionavi». Il sorriso svanì. «Ora devi fare esattamente quello che hai fatto qualche mese fa. Fa' sparire questa tua cottarella da adolescente in calore».

Il diciassettenne traballò.

Allison e Lydia, dall'alto, si osservarono, capendo che nessuna delle due ne sapeva niente.

Erica e Peter ridacchiarono.

Scott si innalzò in tutta la sua potenza. «Pensi che quello che sento per lei valga meno di quello che vuoi tu da lei solo perché sono un adolescente? Io la conosco da tutta la vita, so che tipo è e credimi se ti dico che non vorrà mai uno come te. Arrogante, borioso, assetato di potere. Potrebbe avere te per una notte, ma può avere me per sempre. Non me la immagino la mia vita senza di lei. E ora che è qui, ho la mia occasione. Io non ho mai ucciso, a differenza tua. Ma ti assicuro che, per tenerti alla larga da Stiles, potrei fare un'eccezione».

I lupi fecero un passo indietro per quanto risuonò forte il ringhio dell'Alfa Hale. «Non sai niente e parli troppo. Stai esagerando».

«Posso spingermi anche oltre. Abita nel mio territorio, è la figlia di Stilinski. Se ciò non è sufficiente per obbligarti a piantarla, sarò disposto a morderla!»

Le pupille di Derek si illuminarono, rosse, arrabbiate. Spalancò le fauci e gli saltò addosso, pronto a mandarlo al tappeto.

Scott e Derek combatterono come animali rabbiosi, temerari. La lotta terminò con Derek che stava di nuovo per andare verso Scott, quando Peter si mise in mezzo. Lo sguardo in quello del nipote, che gli diceva di calmarsi perché erano gli unici a sapere la verità.

Riprendendo fiato, Derek si mosse cauto. Raccolse Scott disteso sul pavimento e lo lanciò fuori.

Le ragazze lo aiutarono ad alzarsi, mentre tossiva e sputava sangue.

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