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«Scott! Per pietà, rallenta!» Lydia, seduta al posto del passeggero, si stava pentendo di aver lasciato il volante al suo amico.

Allison, sui sedili posteriori, si stava tenendo forte alla cintura.

Le zanne del licantropo stavano crescendo e i suoi ringhi stavano aumentando di volume.

Nella sua testa rivedeva costantemente le pagine del quaderno che aveva nascosto nel suo zaino.

Si era assicurato che Stiles fosse al sicuro prima di andare a cercare Derek. La ragazza era a casa, a studiare. Chris Argent e alcuni suoi amici la stavano sorvegliando dalle loro auto.

«Io lo ammazzo. Le ha parlato. Le ha detto tutto. Come si è permesso?»

Lydia strinse le dita intorno alla maniglia sopra al finestrino. «Ci deve essere un'altra spiegazione».

«Ha disegnato Jackson quand'era un Kanima! E la faccia di Derek trasformata. Deve avergliela mostrata per farsi credere. Suo padre mi farà fuori. Ma prima uccido Derek». Svoltò bruscamente.

Allison si coprì un lato della testa con la mano per evitare un bernoccolo. «E intendi affrontarlo da solo?»

«Sono forte quanto lui».

«Sì, ma lui ha quattro Beta dalla sua parte e tu hai noi. Io non ho il mio arco e Lydia potrà solo prevedere la tua morte, nel caso in cui ti facesse a pezzi».

«Non mi interessa! Mi sono scocciato del suo modo di fare. Deve capire che non può ottenere tutto quello che vuole».

Lydia si adombrò. «Aspetta, è di questo che si tratta? Vuole morderla come ha morsi gli altri ragazzi?»

Scott attanagliò il volante, la schiena compressa al sedile. «Non vuole morderla. La vuole e basta».

La mora lo guardò in tralice. «Il suo istinto animale è arrivato fino a questo punto?»

«Stare così tanto tempo da solo lo ha ammattito, lo sapevo. Be', meglio lui di Peter, no?»

I due ex fidanzati fissarono imbronciati la biondo fragola.

Arrivarono a destinazione, nel bel mezzo della Riserva degli Hale, e Scott frenò malamente. Scesero e Allison, come la sua amica, assunse una faccia stordita. «Non li vedo».

Scott, oramai trasformato, si chinò per annusare il terreno. «Non sono qui sopra con noi. Sono sotto».

Calò il pugno, ancora, ancora e ancora, fino a spaccare quello che non era terra e creando una voragine nell'ex deposito ferroviario di Beacon Hills.

Lydia ed Allison, nascoste dietro un albero per evitare di precipitare nel vuoto, guardarono prima il buco e poi tra di loro. «Ci ha lasciate qui?», chiese conferma la cacciatrice.

«Esatto. Orgoglio da Alfa, che puoi farci?»

Scott, atterrato con un ginocchio e una mano pelosa e con gli artigli affilati, alzò gli occhi rossi e ruggì, circondato dal branco avversario.

Peter, seduto in disparte a leggere, portò gli occhi al cielo. «Non si bussa più?»

Derek, con le braccia incrociate, lo squadrò. «Territorio sbagliato, McCall».

Scott piegò leggermente la testa. «Ragazza sbagliata, Hale».

Il moro fece un cenno ai suoi Beta, i quali circondarono l'intruso ai loro allenamenti.

Lydia si sporse. «Scott, vieni via!»

Lui non le diede retta. In poco, con svariati graffi e pugni, fece arrendere Isaac ed Erica. Il problema fu Boyd, più alto e forzuto di lui. Lo attaccò alle gambe e alla testa.

TriskeleWhere stories live. Discover now