Parte 8-Anna

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Sono passati tre mesi dalla mia chiamata. Nessuna risposta. Nessun aiuto. Ray sarà morto. Sono sola. Scappare da qui è impossibile. Marcirò in quest'inferno. Con nat che mi ignoro. Ray che è morto. Normanno anche. E chissà, forse pure Emma, ​​Gilda, Don...

Essere confinata qui è una prigionia: ogni giorno, devi essere consapevole che un voto in più o uno in meno può fare la differenza tra la vita e la morte.

Questa sera non posso sbagliare. Sono tre mesi che conseguo risultati perfetti, non posso fallire proprio ora, anche se so che è tutto finito, sopravvivere non serve più...

Ma anche se so che tutto è perduto, è come se qualche parte di me, inconsciamente, mi porti via dalla strada che conduce alla morte e mi tiene viva, anche se come un'automa.

Saliamo sul palco alle 20, come sempre.

Nat si accomoda al pianoforte senza rivolgermi neanche uno sguardo. Prendo il flauto e attacco le prime note di Per Elisa .

Questa sera, voglio suonare il brano preferito mio e di Ray. In sua memoria, lo suonerò alla perfezione, come quella sera a B06-32.

Nat mi segue con il pianoforte, ma si vede che è contrariato. Continuo a suonare...



Pov di Demoni

-Quella ragazzina...Come si chiama, Lewis?-

-Si chiama Anna...viene da Grace Field...-

A queste parole, tutti i miei sottoposti si agitano.

-Grace Field?! Ma è carne per i ricconi!-

-Ne voglio un pezzettino!-

Allora mi viene un'idea:- Facciamo così. Le diamo tutti cattivi voti e la torturiamo. Se sopravvive, la lasceremo in pace, altrimenti, ognuno di voi ne avrà un pezzo.-

I demoni urlano e gemono, con la bava alla bocca.

Intanto la ragazzina continua...


POV di Anna

I demoni si comportano in modo strano e mi mette in agitazione. Per pensare a ciò, sbaglio la nota.

No, no, no! Sta andando tutto malissimo! Stavolta, ci rimango secca!

Ho paura. Non voglio morire. Ma se muoio, forse rivedrò Ray in paradiso...ma no Anna, smettila di fare questi pensieri da pazza!

Alla fine dell'esibizione, Jennifer mi fissa tesa. Il suo sguardo dice che è tutta colpa mia e che mi devo assumere le mie responsabilità.

Chino il capo in attesa del verdetto. Sono terrorizzata. Voglio vivere.

-Tu...ragazzina bionda...vieni qui.-

Bene. Non mi hanno neanche dato i voti, quindi per me è proprio finita.

Mentre poggio il flauto mi tremano le mani.

Mi dicono di inginocchiarmi a terra. Obbedisco.

Il passo pesante del mio carnefice. Lo schioccare di una frusta che viene estratta.

La sento abbattersi su di me. Sento un dolore atroce, una corda di cuoio mi squarcia la pelle e la camicia. Non posso urlare. Se urlo, si arrabbiano ancora di più.

Dopo almeno quindici frustate, si cambia arma. Un'ascia viene estratta.

Mi afferro i capelli. Emetto un gorgoglio terrorizzato. Sento l'ascia calare su di me...

Mi fa dei tagli lunghi, paralleli sulla schiena. Trattengo a stento un urlo. Il taglio è profondo, il sangue zampilla.

-Puoi andare, se sei ancora viva.- sghignazza il demone, compiacendosi delle mie smorfie di dolore.

Zoppico verso la porta cercando di non svenire. Morirò dissanguata...

Appena mi chiuda la porta alle spalle, mi affloscio a terra.

Sento delle mani che mi sostengono.

-Anna...-

Sembra la voce di Ray...


Per favore, non uccidetemi se probabilmente non riuscirò più a scrivere questa settimana...tra i compiti e il pianoforte, sono praticamente sommersa! Commentate se vi sta piacendo! :))

La fugaWhere stories live. Discover now