Nuove responsabilità

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Amber trascorse la mattinata in ansia, la sua agitazione cresceva con il passare delle ore.

Il passato prendeva forma in modo così nitido che le sembrò di rivedere il volto ferito di Damien quando finì in coma. Il suo cuore non aveva pace, temendo la brutalità di Wallace.

Si rivelò un individuo vendicativo e senza scrupoli.

Nel tentativo di distrarsi, si diresse verso il soggiorno per ammirare le rose donategli da James. Le strapparono un sorriso. A volte sembrava così ingenuo e sprovveduto, ma possedeva un carattere gentile e premuroso, che la fece innamorare da subito.

Prese i fiori per dirigersi in cucina, notò il libro delle favole che aveva acquistato per Lise. Si ricordò che suonarono mentre lo stava incartando, e cadde a terra. Le mani le tremarono, riflettendo sul fatto che forse lui lo vide e lo ripose.

Si rese conto che doveva parlargli della bambina; se lo avesse saputo da altri, le cose tra loro si sarebbero complicate.

Depose con cura il vaso di rose e accarezzò i petali bianchi.

Quando arrivò a Londra con la piccola, l'affidò alla signora Ernestine Lumet, una donna matura di origine francese, attenta e fidata. Tenere la figliola lontana dalla sua professione fu la sua priorità, cercò di mantenere il segreto con tutti. Solo con il dottor Gabriel Fulton, si trovò costretta a rivelare la sua maternità per le necessità della figlia. Con lui instaurò un ottimo rapporto di stima e fiducia, tanto che gli rivelò del suo discutibile lavoro e la accettò senza fare commenti. Conobbe, di conseguenza, anche Benedict e la coppia divenne il suo punto di riferimento.

I battiti accelerarono, una sottile paura si insinuò dentro al petto. Era passato del tempo e lui non tornava; non un sms, nessuna chiamata. Il pranzo saltò, troppo tardi per un impegno improvviso.

Prese fiato, accorciò il gambo ai fiori, cambiò l'acqua e inavvertitamente bagnò il filo scarlatto legato al polso.

Presa dallo sconforto, e temendo il peggio, ruppe gli indugi e chiamò James. Quanti furono gli squilli?

Quali gli aghi che le trafissero il cuore! Ma non rispose

Gli inviò un messaggio, breve e conciso, la risposta fu un laconico sono impegnato.

Quindi era sano e salvo! Camminò per la cucina facendo mille ipotesi, accarezzando con il dito quel nastrino rosso che la faceva star male.

Sbocconcellò un panino, alle due si decise e telefonò al fratello maggiore. Le dispiaceva coinvolgerlo, era ancora a riposo.

Gli raccontò del loro ultimo incontro e degli impegni del giovane, fu un fiume in piena, tanto che la fermò diverse volte perché riprendesse fiato.

Ben capì la situazione e si attivò subito.

"Provo a chiamarlo, sta tranquilla. Appena so qualcosa ci sentiamo."

Ripose il cellulare e aspettò. Tornare ad amare qualcuno, non era facile per una come lei, una che vendeva il suo corpo. Il dolore al ventre aumentò, da quando la dimisero dal Saint Bart erano passate solo poche ore.

Mandò giù delle compresse per attenuare il malessere improvviso, si distese e cercò di calmarsi.

Passò una mezz'ora, al primo squillo afferrò il telefono tremando. Era Benedict che la mise al corrente che James gli aveva risposto, la voce risultava impastata. Si trovava al Parris, un bar poco lontano dall'ufficio.

Tra una frase sconnessa e lo sconforto, gli disse che Margot lo aspettò nel parcheggio e lo mise a conoscenza di Lise, umiliandolo e offendendolo. Lui, all'oscuro di tutto, si difese a fatica. Era arrabbiato e lo assalì alterato, accusando, sia lui che Gabe, di avergli taciuto la presenza della piccola. Abbattuto per la notizia si fermò al pub per riflettere, non sentendosi in grado di affrontare Amber.

AmberWhere stories live. Discover now