[🦢] 𝐛𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐬𝐰𝐚𝐧 ❲𝐛𝐭𝐬❳

𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖚𝖓𝖔

Un ballerino muore due volte, una volta quando smette di ballare e questa è la morte più dolorosa di tutte.
È così che il maestro Kim comincia le sue lezioni ogni anno, facendogli ricordare che gli artisti, sono sempre sul sottile filo della morte. Se non sei consapevole di una cosa coì banale non sopravviverai a lungo, sono queste le sue dure parole.
È la terza volta che sente questa premessa ma le sembra più forte e vicina rispetto alle volte precedenti, sarà perchè quello è il suo ultimo anno prima di iniziare a pensare seriamente al diploma. Non sa spiegare neanche lei questa strana sensazione, è nuova, sconosciuta e questo le fa paura ma allo stesso tempo le lascia una certa adrenalina in corpo.
Si volta a guardare Hoseok intento a non addormentarsi alla prima lezione del nuovo anno accademico, la scena in sé sarebbe anche esilarante se non fosse per lo sguardo omicida che li sta lanciando il maestro Kim. A un tratto si sentì un colpo secco sul pavimento che fece svegliare il ragazzo, era stato il maestro che aveva sbattuto il pavimento con il suo bastone.
C'è una cosa da sapere dell'insegnante di teoria e pratica musicale, prima di tutto ciò era un ballerino di fama internazionale ma a un certo punto della sua carriera subì un incidente che lo rese zoppo, facendogli così abbandonare la danza ma non l'amore per essa, così decise di diventare un maestro. Non fu esattamente la scelta migliore, perché quell'uomo odia i ragazzini. E loro lo erano.

Hyejin guardò il suo amico che aveva gli occhi che uscivano dalle orbite dallo spavento, cercò in tutti i modi di non scoppiare a ridere, cosa di cui si era abituata perché essere amici di Hoseok significava trattenere le risate in momenti scomodi.
"Signorino Hoseok, la mia lezione è così noiosa?" Domandò l'uomo con tono superbo.
"Mi scusi maestro Kim." Fece un piccolo inchino con il capo più volte.
"La prossima volta prima di entrare nella mia aula si inietti litri di caffè in vena se necessario." Brontolò per poi ritornare a parlare.

Le prime lezioni del nuovo anno accademico erano sempre simili bene o male: si salutava la nuova classe, si presentavano i maestri che facevano anche la premessa per il nuovo anno e infine il monologo si conclude con un riassunto del programma di quell'anno.
È il terzo anno che sente sta falsa. Vorrebbe sospirare ma i maestri hanno un udito sovraumano, così cercò di trattenersi. Si limitò a osservare Hoseok che stava arrossendo ancora dall'imbarazzo, cosa rara a dirla tutta, così si fece tante piccole fotografie mentali.

La campanella dell'ultima ora suonò ed uscì dall'aula con al suo fianco il ragazzo ancora imbarazato per la figura avvenuta quella mattina.

"Ma scusa Hobi, quanto hai dormito?" Domandò la ragzza vedendolo ancora sbadigliare.
"Penso cinque o quattro ore... non ne sono sicuro." Rispose poi indicandogli la caffetteria della scuola, la ragazza scosse la testa ridendo e annuì.
"Come mai? Di solito ci tieni a fare le tue otto ore." Si voltò verso la cassiera e ordinò il suo caffè nero.
"Non lo so neanche io, sono stato a parlare fino alle due con Yoongi." Ordinò anche lui il solito, un cappuccino con due cucchiaini di zucchero.
"Ma chi è Yoongi? Me ne parli spesso" Ringraziò la cameriera e pagò entrambi i caffè.
"Non dovevi Hyenjin, la prossima volta offro io." Bevette un sorso. "Yoongi è il mio migliore amico, ci conosciamo da quando avevamo dieci anni."
"E tu non me l'hai fatto mai conoscere? Sono offessa."
"Diciamo che non è la persona più socievole del mondo... e poi neanche tu mi hai fatto conoscere i tuoi migliori amici."
"Hobi, io ho solo te e Soyun che adesso è tornata a Ulsan per aiutare la sua famiglia per alcuni mesi."