Capitolo uno

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Cos'è Barcellona, secondo la gente comune? Il Camp Nou, il Barça e qualche bella spiaggia paradisiaca

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Cos'è Barcellona, secondo la gente comune? Il Camp Nou, il Barça e qualche bella spiaggia paradisiaca. Ma il capoluogo della Catalogna non è solo questo.
Barcellona è arte, con il museo di Picasso e le costruzioni architettoniche del grande Gaudì; è maestosità, con la Cattedrale e la Torre Agbar; è attrazioni turistiche, come l'acquario, lo zoo e il Tibidabo, un parco divertimento con vista sulla città; è natura, con tutti gli immensi parchi che popolano questo pezzo di mondo.
E poi, naturalmente, c'è anche il calcio, con il suo Camp Nou, dove gioca il tanto amato Barça.

Ed è anche grazie a quest'ultimo se oggi posso vantarmi di aver scattato infinite foto di tutte le meraviglie che presenta Barcellona. Grazie alla squadra catalana, ho potuto realizzare il mio sogno di diventare una fotografa sportiva ufficiale.

In realtà, inoltre, un grazie va detto anche al mio fratellone Pedri. Senza il suo aiuto, sarei ancora a casa, alle Canarie, con zii e cugini vari che mi stressano dicendomi che fare la fotografa non è un vero lavoro. Senza la sua sollecitazione alla società- fatta durante uno dei suoi momenti di fratello maggiore protettivo-, non penso che le mie capacità fotografiche sarebbero mai arrivate allo staff del FC Barcellona.

Da quel momento, ci siamo trovati una casa- più o meno vicina allo stadio-, dove ognuno ha la propria camera ma, allo stesso tempo, possiamo godere della compagnia l'uno dell'altra quando ne abbiamo voglia. Questa è un'attività che ci è sempre piaciuta fare, sin da bambini.

Uno dei nostri momenti preferiti è la colazione dove, di solito, lui mangia quello scritto sulla sua dieta accompagnato da un frullato proteico, e io una semplice tazza di latte caldo con del muesli.
"Quali sono i tuoi programmi per la giornata, Ves?" stiamo giusto gustando le nostre pietanze, quando Pedri mi pone questa domanda "Tra un'oretta devo passare in studio per sistemare le foto che vi abbiamo fatto l'ultima volta; dopodiché vado a pranzo con Mencia e Ester, e poi veniamo a vedervi all'allenamento" "E chi ti accompagna?" lo guardo per qualche secondo, cercando di capire se fa sul serio. È vero che ho preso la patente da poco, ma se ce l'ho ci sarà un motivo "Con la macchina, hermano. Non preoccuparti, non userò la tua tanto amata Mini" "Sarà meglio per te" mi alzo, lasciandogli un bacio sulla guancia "Sai che ti amo, fratellone" "Lo so. Ti voglio bene anche io, sorellina".

Siamo sempre stati particolarmente legati, io e Pedro. Abbiamo un bellissimo rapporto anche con il Gonzalez Lopez più grande, Fernando, ma è diverso. Avendo solo due anni di differenza, la maggior parte del tempo in tutte le scuole, l'abbiamo passato insieme. Lui era- e continua ad essere- il mio protettore. Forse è anche per questo che pochissimi ragazzi mi si avvicinavano.
E so- perché me lo ha detto lui- che quando ho trascorso l'anno in Inghilterra, per poter seguire il corso di fotografia che mi serviva, lui ha sentito particolarmente la mia mancanza. Tanto da videochiamarmi ogni sera, stando anche attento alla differenza di fuso orario di un'ora.

"Come se la passano i fratelli gemelli più belli che conosca?" appena entrata in studio, dove lavoro insieme solo ad altre due persone, questa è la prima frase che esce dalla mia bocca "Intanto, siamo gli unici gemelli che tu conosca. Comunque, ce la passiamo bene, grazie Niev" "Parla per te, Sole! Io non sono pronto a passare un'altra mezza giornata in compagnia di voi due" "Sappiamo benissimo che ci ami Cris, non puoi nascondercelo!" "Forse è  così... ma solo un pochettino!" La stanza si riempie di risate. Come al solito, prima di metterci sotto con il lavoro, dobbiamo fare due chiacchiere. È una sorta di tradizione.

Princesa ||Pablo Gavi||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora