13 ਏਓ la nuova coppia

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È così naturale. Loro due. Si sente così immensamente a suo agio con il suo ragazzo (il suo ragazzo – porca miseria, il suo ragazzo) che deve ricordare a se stesso che è una delle poche persone a conoscere i suoi segreti.

Mentre ascolta Seokjin che farnetica, la sua mano si muove. Fa scorrere le dita sulla sua nuca. Un gesto distratto, la prova che non riesce a tenere le mani lontane da Jeongguk anche quando non è lui a controllarle.

Non causa alcun problema. Almeno fino a quando le sue dita non si dirigono lentamente verso la parte superiore del suo berretto. Nessuno se ne accorge o se ne preoccupa. Taehyung prende coscienza delle sue azioni solo quando Jeongguk inclina la testa verso di lui. In quel momento si rende conto che la consistenza sotto le sue dita è la forma delle orecchie di Jeongguk nascoste sotto il berretto. Le ha accarezzate attraverso il tessuto, premendo la punta delle dita alla loro base, muovendole lentamente avanti e indietro come gli piace fare a casa mentre guardano i film insieme.

È un gesto di conforto, prima di ogni altra cosa. Jeongguk dice che è come farsi massaggiare le spalle, solo molto più intenso. Ora che sono costrette dal berretto, è evidente che per lui è un sollievo ancora più grande. Taehyung solleva lo sguardo verso il tavolo e vede che nessuno li guarda con aria interrogativa (tranne Jimin, ovviamente, ma Taehyung ignora sempre Jimin), quindi continua, con movimenti più intenzionali.

Allarga le dita. Affonda le unghie nel tessuto, preme le dita nei fiocchi di lana laddove il materiale si assottiglia. Così può grattare lungo la base delle sue orecchie, fare pressione proprio sull'angolo in cui si congiungono al cuoio capelluto. Il piede di Jeongguk si contrae nel punto in cui è premuto contro quello di Taehyung. Sorride tra sé e sé, compiacendosi quando Jeongguk inclina la testa così tanto che finisce per cadere contro di lui. Da vicino riesce a sentire le piccole fusa emesse dalla sua gola.

«Ti piace, Bun?» Preme le labbra contro il berretto. Jeongguk ha gli occhi chiusi. Risponde con un piccolo miagolio. «Sei proprio un bravo coniglietto.»

Si alza a sedere così bruscamente che Taehyung quasi cade dalla sedia. Squittisce mentre ritrova l'equilibrio. Alza lo sguardo per vedere che l'attenzione di tutti è ora concentrata solo su loro due.

«Tutto a posto? Che è successo?»

Jeongguk, ignorando l'espressione confusa di Namjoon, si alza in piedi. Si abbassa e stringe le dita intorno alla mano di Taehyung. Con una presa salda, lo tira su. Senza dare spiegazioni, parte a passo spedito, e Taehyung non può fare altro che seguirlo. Mentre scompaiono in lontananza, sente qualcuno borbottare: «Bene, è stato disgustoso.»

Jeongguk sta praticamente correndo, frenato dalla figura pesante di Taehyung mentre lo trascina dietro di sé.

«Guk, rallenta!» Non lo fa, procede con passo deciso. Si dirige dritto verso il blocco del dormitorio. Incerto se il suo ragazzo sia davvero arrabbiato oppure no, Taehyung inizia a borbottare delle scuse lungo la strada.

«Jeongguk, non so cosa stia succedendo, ma mi dispiace. Non l'ho fatto apposta, te lo giuro.» Il minore li spinge attraverso la porta a vetri dell'atrio, superando gli altri studenti con facilità. Attraverso i corridoi, fino a casa loro. «Davvero, mi sono lasciato trasportare. O meglio, la mia mano si è lasciata trasportare. Credo che le piaccia toccarti quanto piace a me!» Fa una leggera risata, ma non ottiene alcuna risposta. Jeongguk gli lascia andare la mano. Taehyung ansima e lo guarda armeggiare con le chiavi per aprire la porta di casa. «Sai che non potrei mai rivelare il tuo segreto o fare qualunque cosa per umiliarti, io–»

Click. La porta si chiude.

Con un movimento rapido e impressionantemente aggraziato, Jeongguk si strappa di dosso i jeans.

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⏰ Last updated: Jan 07, 2023 ⏰

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𝐍𝐎 𝐓𝐑𝐔𝐒𝐓 𝐖𝐈𝐓𝐇𝐎𝐔𝐓 𝐔𝐒 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now