Capitolo 3

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Una volta entrato nella scuola di danza in cui si sarebbe tenuto il saggio di Alis, si guardò intorno e sorrise nel rendersi conto che nessun posto al mondo sarebbe potuto essere così simile a Jimin come lo era quello

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Una volta entrato nella scuola di danza in cui si sarebbe tenuto il saggio di Alis, si guardò intorno e sorrise nel rendersi conto che nessun posto al mondo sarebbe potuto essere così simile a Jimin come lo era quello. Ogni stanza sembrava urlare il suo nome, era presente in ogni millimetro di quella struttura, dalle sbarre attaccate alle pareti, ai quadri, alle luci caldi che sicuramente erano state scelte appositamente da lui che odiava i posti troppo cupi.

Persino il modo in cui erano disposti i festoni natalizi nei corridoi gli ricordava lui, insieme all'allestimento del palco sul quale si sarebbero esibiti i suoi alunni, pieno di fiori il cui profumo si mescolava a quello di biscotti e arance appena premute, più intenso man mano che ci si allontanava dall'uscita e ci si avviava verso il centro del piccolo auditorium.

Era tutto così confortevole, si sentiva quasi più leggero stando lì, la stessa sensazione che una volta gli aveva regalato la compagnia di Jimin, ad un certo punto gli era addirittura sembrato di sentire la sua risata mentre chiacchierava con sua sorella prima dell'inizio del saggio, ma quando si guardò intorno, di lui non c'era traccia. Rimase un po' deluso.

Jimin era sempre stato il tipo di persona che ride anche quando non sembra esserci un motivo valido agli occhi delle altre persone, era l'unico a ridere alle battute scadenti che faceva Taehyung quando erano ragazzini. All'inizio pensava che fosse solo un il suo modo di essere cortese con lui, ci volle poco per capire che in realtà lui si divertiva davvero ad ascoltarlo e se prima gli importava di ricevere l'approvazione di tutto il suo gruppo di amici, col passare del tempo iniziò a cercare solo quella del più basso che raramente deludeva le sue aspettative.

Quando lui e sua sorella si sedettero in mezzo agli altri genitori, si sentì di nuovo invaso dal senso di colpa che l'aveva perseguitato dal momento in cui Jimin era uscito dalla pasticceria di Yoongi. Sperava di riuscire a vederlo a fine spettacolo, voleva scusarsi con lui per i modi decisamente fuori luogo che gli aveva riservato.

Ce l'aveva avuta con lui per tanto tempo perché era andato via senza scusarsi di tutti i segnali contrastanti che gli aveva mandato, non poteva rischiare di ritornare a Seul senza prima aver chiarito tutto, altrimenti avrebbe assunto un atteggiamento che aveva condannato per anni.

Quando i primi allievi iniziarono a comparire sul palco, fece un respiro profondo, decidendo di mettere da parte quei sentimenti per almeno le prossime ore, così da godersi tutto al meglio. Più passava il tempo, più gli risultava facile mantenere l'attenzione su ciò che vedeva, senza lasciarsi trasportare da altri pensieri, lo spettacolo era davvero bello e coinvolgente, per non parlare di quanto fosse fiero di vedere Alis su quel palco insieme ai suoi compagni.

Tahyung non era ancora diventato padre e non era decisamente nei suoi piani futuri l'avere un bambino visto che riteneva di non esserne in grado, però era certo del fatto che gli altri genitori sentissero il petto colmo dello stesso sentimento che stava provando lui mentre osservava come la sua nipotina stesse eseguendo ogni coreografia. Era orgoglio mescolato all'amore più puro che possa esistere, uniti alla gioia di vederla fare ciò che amava.

Midnight Clear (KTH + PJM)Where stories live. Discover now