La biblioteca

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«Per Merlino!»

Capirono subito che il terzo giorno non sarebbe bastato a concludere le operazioni: la biblioteca di Villa Malfoy, imponente al pari di una pubblica, contava alcune librerie e decine di scaffali fino al soffitto e tutti sapevano che doveva contenere diversi testi di magia oscura da requisire. Si organizzarono per procedere in maniera sistematica, per non essere avvinti dalla mole di pagine come nei peggiori incubi della loro carriera accademica. A ciascuno fu assegnato un gruppo di ripiani e un posto a sedere davanti alle due massicce scrivanie al centro della stanza.

Lucius Malfoy non aveva semplificato il loro lavoro contrassegnando un'intera libreria come "Magia Oscura". Non potevano limitarsi a leggere i titoli sui dorsi, che sicuramente non conoscevano tutti e perché sarebbe stato elementare mascherare un volume proibito con la copertina di un altro. Perciò si occupavano di svuotare ogni scaffale, impilare con la magia i testi sulla scrivania ed esaminarli uno per uno, fuori e dentro. Non si presero la briga di risistemarli nell'esatto ordine in cui li avevano trovati, ma ebbero almeno l'accortezza di non mescolare tra loro quelli appartenenti a diverse sezioni.

Hermione era certa che nella squadra nessuno stava trovando quel lavoro tanto eccitante. Aveva tra le mani decine di volumi antichi, rari o proibiti; sotto gli occhi caratteri di lingue perdute e alfabeti dimenticati; nelle orecchie il fruscio e nel naso il profumo di pagine invecchiate dal tempo ma perfettamente preservate dalla magia. C'era anche un immancabile quanto banale Storia di Hogwarts, però persino quello le era sembrato affascinante come mai prima.

I testi confiscati si stavano accumulando accanto alla porta d'ingresso, una pila iniziava dal pavimento e aveva già raggiunto la considerevole altezza di un uomo. Draco Malfoy stava alla finestra più lontana, come a dimostrare con la posizione del corpo la distanza che era disposto a tenere dal passato di famiglia, pur di conservare un nome pulito e intatta una discreta parte del proprio patrimonio. Faceva parte degli accordi presi con il Wizengamot, in virtù dei quali non avrebbe mai visto le quattro mura solitarie di una cella ad Azkaban.

Era, se possibile, ancora più silenzioso del primo giorno. Aveva messo in chiaro da subito che non era stato lui a iniziare o accrescere quella collezione e a un paio di domande successive si era limitato a ribadire che non ne sapeva niente. Seguiva i loro movimenti quasi con curiosità, come se davvero non avesse idea del patrimonio di conoscenza, oscura e ammirevole, custodito in casa sua. Hermione non sapeva se Lucius Malfoy leggesse per passione o accumulasse per prestigio – anche se la seconda opzione le risultava più probabile –, ma in ogni caso il risultato era sorprendente.

Riportò lo sguardo sulla scrivania prima che quello di Draco Malfoy incrociasse il suo. Affaticata, accavallò le gambe: era seduta ormai da un po' e la candela, in un supporto di bronzo ruvido, era consumata per metà. Mai spaventata da un lungo lavoro di consultazione, la colonna di libri alla sua sinistra era la più alta tra quelle dei suoi colleghi; a destra aveva impilato quelli già esaminati e considerati sicuri.

Prese dalla cima una copia di Le Fiabe di Beda il Bardo. La copertina era di un'edizione più recente di quella che Albus Silente le aveva lasciato in eredità, poteva risalire all'infanzia di Malfoy. Aprì il volume per accertarsi, alla vista e a un incantesimo rivelatore, che il contenuto coincidesse. Verificato che era così, non vi avrebbe dedicato ulteriore attenzione se non avesse notato alcune pagine strappate. Non poteva trattarsi di un danno accidentale, la costa era intatta e il difetto non riguardava una pagina soltanto ma un piccolo gruppo. Conosceva bene quel testo, dopo il tempo passato a leggerlo e rileggerlo e interrogarvisi, così le occorse un attimo per rendersi conto che la fiaba mancante era La fonte della buona sorte. Ne rievocò il messaggio di fratellanza tra maghi e Babbani che emergeva dal finale e non ebbe difficoltà a immaginare che fosse sgradito fra quelle mura quanto caro al presente della società magica.

La memoria delle muraHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin