Capitolo 10

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"Dimmi tutto. Ora." dissi in tono severo con il suo cellulare tra le mani. Sapeva qualcosa e volevo saperla anch io. Nessun motivo privato, ci tenevo a Lex.
"Ti prego dammi il cellulare." Dice Camilla allungando il braccio verso la mia mano. Io la respingo subito. "Si può sapere che c.." mi affera con forza la mano e prende il cellulare come all improvviso, facendo cadere il caffè sul tavolino del bar. "Non sono cazzi che ti riguardano." ringhia per poi allontanarsi camminando come una furia verso un ascensore. L avevo fatta incazzare. E ora erano davvero cazzi.

Solito appuntamento nello studio di registrazione. Il nostro studio si trovava in un grande palazzo, simile a quei grandi grattacieli che si vedono sempre nei film Americani. C erano solo uffici, di ogni genere e, tra questi, il nostro. Mentre Liam stava registrando, noi quattro stavamo fuori a parlare con Alex, Lex e ovviamente Camilla. Dopotutto, in questo grande palazzo da film americano, c era anche, a molti piani inferiori, il loro studio insieme a tanti altri e la sala di danza.
Conoscevo Alex e Lex da molti anni, per via di Harry che frequentava Lex, e ormai per me erano come delle sorelle. Sapevo del loro viaggio verso X-factor e che ce l avevano fatta, ma non sapevo che nella loro band si era aggiunta un altra ragazza. Quando ci diedero la notizia, ero curioso di sapere chi fosse la terza componente. Beh, mi aspettavo solo di conoscerla e presentarmi proprio come feci anni fa con Alex e Lex, e di certo non mi aspettavo di buttarla per aria con una folle corsa da panda bagnato. Riesco a frequentarmi con Camilla grazie alle ragazze che ci frequentano, alle nostre solite nottate tutti insieme e, dato che è nuova, cerco di farla sentire non come tale. Ma per lei questo non va bene. Anzi, la fa incazzare davvero molto. Sebbene me ne sarei dovuto accorgere prima, ho capito che Camilla, se mai vuoi sapere qualcosa da lei, si incazzerà come non mai, e che finirà male..

Le ragazze si dividono: Alex e Lex vanno verso la sala di danza da Marika, mentre Camilla si allontana per andare a prendere un caffè, sentendo appena Lex che diceva che le avrebbe fatto uno squillo non appena sarebbe arrivata l ora di provare.
Io, come un coglione, la seguo per parlare un po. All inizio sembra ignorarmi, poi per lei la cosa diventa indifferente, o forse è solo tutta un impressione mia.
Lei si appoggia con i gomiti sul bancone ed io faccio lo stesso. Controlla in modo nervoso il cellulare, come se aspettasse un messaggio.
"Aspetti qualcosa di urgente?" La domanda sorge spontanea. "Nah, solo la telefonata di Marika." dice chiedendo poi due caffè per noi. "Marika?" "Si, devo aspettare che mi chiami per cominciare le prove." "E secondo te è il caso che aspetti?" dico sgridandola. " Sai quella come è fatta! Se non ci vai tu in tempo è capace di sbatterti fuori dalla sala." Lei ride mentre con una mano si porta il solito riccio ribelle dietro l orecchio. "Nessuno può darmi ordini biondino." Dice spettinandomi con una mano i capelli e prendendosi il suo caffè. Si allontana dal bancone e si dirige verso un tavolino. La seguo in silenzio.

Il suo modo di fare misterioso stranamente mi attraeva. Questo suo modo di fare era attraente...E poi la sua risata. Rideva sempre.

Mi siedo difronte a lei. Lei sorridendo gira il cucchiaino nel caffè. "Sorridi sempre, come se pensassi a quelcosa di bello. " dico ridendo. "Non posso farlo?" dice sorseggiando il caffè. "Ho sentito dire che più una persona è allegra, più dentro è distrutta." "Tipo te." mi dice indicandomi. "Io?" "Si biondino, tu. Anche tu ridi sempre. " Mi lasciò sorpreso. Non sapeva nulla di me, ma aveba colpito il mio punto debole. "Tu? Non hai nulla da dire?" Chiesi. Mi rispose con calma. "Guarda che se una persona sorride sempre non vuol dire che è distrutta per forza. Può anche vuol dire semplicemente che è felice. Sebbene questo mondo va a puttane sempre di più, esistono ancora persone che sono felici per davvero. E lo dimostrano." Dice facendomi l occhiolino. Mi lasciò senza parole così feci silenzio.

"Ti è arrivato un messaggio" dico per rompere il silenzio indicandole il cellulare che si era appena illuminato. Lei vede subito pensando sia una chiamata, ma dalla sua faccia sembrava una cosa completamente diversa. "Qualcosa di grave..." dico tra le labbra credendo di non essere sentito, ed invece: " Nono, nulla di grave..." dice con un tono però non molto convincente. Posa il cellulare sul tavolo, ma si dimentica di bloccarlo. Lancio un occhiata mentre lei beve un altro sorso di caffe, guardando con la coda nell occhio l annuncio online. Era un sito. Un sito simile di giornali online. Lessi il titolo della pagina: " Caso dell uomo contro Lex shiny." Ed un punto rosso lampeggiante vicino. Instintivamente prendo il cellulare, capendo che l argomento era serio.
"Cazzo fai?!" Dice scattando.
"Che stai facendo con questo sito?"
"Nulla, solo qualche ricerca. Ora mi dai il cellulare?" Dice perdendo la pazienza.
"Ricerche di che tipo?" "Riguardo Lex." Dice impazientita. "E cosa hai scoperto?" "Nulla... Niall dammi il cellulare." Dice allungando la mano.

"Dimmi tutto.Ora." dissi in tono severo con il suo cellulare tra le mani. Sapeva qualcosa e volevo saperla anch io. Nessun motivo privato, ci tenevo a Lex.
"Ti prego dammi il cellulare." Dice Camilla allungando il braccio verso la mia mano. Io la respingo subito. "Si può sapere che c.." mi affera con forza la mano e prende il cellulare come all improvviso, facendo cadere il caffè sul tavolino del bar. "Non sono cazzi che ti riguardano." ringhia per poi allontanarsi camminando come una furia verso un ascensore. L avevo fatta incazzare. E ora erano davvero cazzi.
Lasciai qualche cosa di spiccioli sul tavolino, pero poi avviarmi con l ascensore verso il piano dove c erano ragazzi.

"Ti sei calmata?" Le chiedo ritrovandola all uscita. Ormai conoscevo la risposta dato che le avevo inviato mille messaggi, e lei, avendo visualizzato, mi rispose inviando solamente l emoticon di uno smile con l occhiolino.
Quando si gira mi accorgo di un livido su una guancia e un graffio sul naso.
"Cosa cazzo è successo?" "Marika non si sta mai ferma." dice guardandosi dietro aspettando probabilmente che le ragazze arrivassero. "Eh lo vedo..ma che ti ha fatto?!" "Nulla di che.." Dice guardando timidamente a terra per nascondere i segni, per poi prendere dinuovo il cellulare dalla tasca. "Imprevisti. Fa niente" scrolla le spalle. "Non mi sono fatta nulla." Ed invece si vedeva lontano un miglio che si era fatta molto male. "Brucia?" Le dico sfiorandole il graffio sul naso con un dito. Lei getta via la mia mano ed in tono acido risponde " no guarda è rilassante." Mentre guarda sul cellulare. Capisco che è ancora incazzata, quindi decido di girare i tacchi ed andarmene. Mi fermo solo a metà e mi giro volendole chiedere se voleva un cerotto o cose del genere, però poi,guardandola,la domanda diventa un altra. " Si può sapere cosa cazzo nascondi?"

La domanda sorse quasi spontanea, in quanto la beccai mentre cercava di fotografare un camioncino parcheggiato fuori al palazzostilefilmamericano. Lei nervosa nasconde il cellulare all improvviso, dicendo: "Guarda che guardare un sito non vuol dire essere un detective, Coglione!! "
Alzo gli occhi al cielo, rinunciandoci, per poi accorgermi di Marika arrivare.

Aveva un trucco esageratamente pesante, ed il look non era da meno..ma non osavo dire nulla, dato che di trucco e vestiario femminile non ne sapevo e capivo nulla. La saluto e lei ricambia con un serio cenno del capo. Prendo un ascensore al volo approfittandone che era aperta,raggiugendo così i ragazzi al piano di sopra, e lasciando Marika con Camilla.

...Non fu una buona idea...

Angels With Black Wings. ||Niall Horan.||Where stories live. Discover now