Capitolo 9

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Lo scattare delle dita sulla tastiera del computer attira la mia attenzione durante quel lungo silenzio. Il suono viene poi seguito da un meccanico rumore di una stampante che non riesco a scorgere nella stanza, dato che passo maggior parte del tempo a fissare le mie care converse nere ormai rovinate. Presa dal cominciare a parlare dell avvocato, alzo lo sguardo e vedo Alex ascoltarlo con un foglio di carta in mano, firmato da Lex, cosa molto evidente dall eleganza della firma: Lex Shiny.

Avevamo aspettato diverse settimane che la denuncia fosse pronta, ed ora che lo era ci mancava solo la firma. Lex non aveva tardato nemmeno un secondo a mettere la sua, in quanto per lei quell uomo doveva solo finire in prigione e dovevano buttare via la chiave.
Erano passate non so quante settimane da quando Lex si subì le violenze di quell uomo, e sulla sua guancia c'era ancora la garza che copriva la ferita.

In un colpo mi ritrovo a mettere anche la mia firma vicino a quella di Alex: Alex Rightwell e Camilla Rachel.
Adesso anche la puttana aveva messo il suo nome su quel fottuto documento.

La faccenda della puttana era ancora in corso, in quanto quell uomo era scappato. Si. Esatto. Di quel figlio di puttana non si era saputo più nulla, dato che il giorno dopo l accaduto, vari giornali ne avevano scritto la notizia, e quindi non fu più trovato nel suo ufficio. Non è che mi interessava tanto sapere dove fosse, ma volevo la pagasse cara. Questo sicuro. Dopo varie ricerche abbiamo saputo dal giovane avvocato con qui stavamo parlando che non era la prima volta che quell uomo cercava di molestare donne. Infatti, la sua non era altro che una ditta cinematografica che produceva film porno. E questo non era fuori legge. Sicuro. Ma lui se ne approfittava delle varie ragazze (che non erano poche), che facevano i provini per farsi qualche botta in più e spendere soldi. E questo si, era fuori legge. Il sito che noi avevamo visto era solo un camuffamento. Insomma, un ragazza entrava innocente, ed usciva che era diventata una prostituta, probabilmente con 100 sterline incastrate nei vestiti.

La cosa però mi sembrava abbastanza strana: è stato proprio quell uomo a darci Marika Staphan, la nostra coreografa. Ed era lui che ci aveva permesso di incidere la nostra prima canzone: voleva dire che quindi eravamo ancora nelle mani di quell uomo?
Non ho idea se, dato che ci aveva colte sprovviste, ne avesse approfittato attraverso giri di parole per confonderci e dirci cazzate. Quella più confusa fui specialmente io, dato che in situazioni del genere, preferivo far intervenire gli altri. Non ero in grado di cavarmela bene in queste situazioni. La faccenda mi tormentava fin da quella sera che io definisco "La notte della Puttana.", dato che la storia della puttana continuava, ma almeno la gente era stata messa al corrente dell accaduto. Insomma, avevo le idee abbastanza confuse, e sapevo che non era la fine di quella storia. Una firma su un foglio non può cambiare nulla. Sicuro.

Salutiamo educatamente e, dopo aver ringraziato, usciamo. Alex si accende subito una sigaretta, ossia la sua cara sigaretta anti-stress,facendomi ancora notare il suo tatuaggio sulla mano. Nessuno dice nulla. Quindi, per tutto il cammino verso casa, veniamo accompagnate dal fumo della sigaretta di Alex.

"Risolta la questione?" mi chiede il biondino a telefono. Sono nel salone seduta sul divano. Mi ero ricordata delle chiamate perse di Niall, perciò l ho richiamato subito dopo l incontro con l'avvocato. "Non saprei dirti.." rispondo distrattamente. "Che casino." "Già." Sembra finire li la telefonata. "Vi hanno detto che fine ha fatto quell uomo?" "No, nessuno sa dove si trova. Ma ti dirò che non me ne importa nemmeno un pò." "E con Marika?" "Con Marika tutto apposto, anche se non mi convince molto." Dico dicordandomi il suo visetto malizioso. "Ti consiglio di stare attenta Cami." "Lo so..lo so." Dissi sentendo ancora la voce di Marika urlarmi contro. Non potevo farci nulla se nella danza eri un disastro. Li si va per imparare no? Sembra che ce l abbia con me per chissa quale cosa abbia f...

"oh cazzo.." dico fra le labbra.

Ora che ci avevo fatto attenzione, il fatto che era più severa con me, non era solo per il fatto che nella danza ero un disastro. Forse era per qualcosa in più. Inoltre, i suoi capelli rossi mi ricordavano qualcosa.
Una ragazza.
Che era presente nella sala d attesa quando arrivammo noi.
Stessi capelli corti.
Stesso sguardo severo
Stessa persona.

Mi illuminai come all improvviso e rimasi immobile con il cellulare ancora in mano.

"Tutto bene Cami?" mi chiese all improvviso il biondino. Non mi ero accorta che stavo fissando il tappeto e che ero rimasta in silenzio. Ansi, mi ero dimenticata che stavo a telefono. "Nulla scusami, stavo pensando ad una cosa." "Cosa?"

Eeeh.

"Scusa devo andare ciao." dico farfugliando nervosa tra le labbra, per poi attaccare subito. Le mie idee non sono poi così buone, ma in mente mi erano tornati dei ricordi di quell accaduto, che fino a quel tempo credevo futili. Mi ricordai in un lampo di mille cose. Mille.

Arrivai di corsa all ufficio, e quando notai che c erano solo ragazze, notai subito con la coda nell occhio quella ragazza con i capelli corti e rosso fuoco che mi stava fissando, per via dei miei capelli fradici d'acqua. Indossava un pantaloncino corto, abbastanza da far intravedere le chiappe, ed un top senza maniche. Inoltre aveva gli occhi truccati troppo di nero. Insomma, gia i suoi occhi erano scuri, ma truccata in quel modo era orribile. Mi sembrò lei una puttana. La scrutai senza farmi notare, e quando uscii dall ufficio rimasi sorpresa nel non averla più vista, ma non ci feci molto caso, dato che a quel tempo non me ne importava.

Quando questa mattina io e le ragazze siamo andate a fare le prove di danza, non l avevo riconosciuta dato che questa volta indossava una tuta, e non era truccata come quella volta.

Non so se le ragazze ci avevano fatto caso, probabilmente no. So che appena cominciai a ballare, lei puntò l attenzione solo su di me, come se avessi fatto qualcosa. All inizio credevo fosse per la danza, ma ora so non era solo per quello. E se c era anche lei in quell episodio? Se l uomo alla fine non era solo? Lex è una preda facile, ma se quell uomo fosse stato aiutato? Da chi? Da Marika. Immaginavo che quell uomo non fosse solo. E cosa c entrava Marika?

Dovevo pensarci su. C'erano troppi collegamenti sbandati.


La cena fu un completo disastro: Alex si dimenticò di levare il pollo dal forno e quando ci accorgemmo del fumo uscire dalla cucina, capimmo che era troppo tardi. Perciò quella sera siamo andate avanti con un "paninofaidate" ed insalata. Non era male, ma con la fame che avevamo, avendo saltato il pranzo, il pollo ci avrebbe fatto piacere. "Ah la dura vita delle artiste" dice Alex posando la teglia sul tavolo con il pollo bruciato. "Ho capito, Alex Rightwell non si avvicina più ai fornelli adesso e per sempre." Dice Lex lanciandole contro un filo di carota. Lei si toglie quello che definiva un gembriule e sedendosi al tavolo farfuglia qualcosa tra le labbra con lo sguardo basso. La finestra aperta faceva si che il fumo uscisse più velocemente insieme alla puzza di bruciato. "Non ti dispiacere Alex, la prossima volta andrà meglio. A tutti può capitare di bruciare un pollo." Alex ride. "Mi sa che non ci sarà una prossima volta." dice ridendo prendendo una forchettata di insalata. "Vedremo. Sennò ci sono sempre i "paninifaidate." " Ridiamo tutte e passiamo cosi la serata, e devo dire che dopo non pensavo nemmeno più al fatto di Marika e a quell uomo.

Era tardi, le ragazze dormivano da un pezzo.

Presi il mio caro cellulare e aprii internet. Subito l aiutante virtuale mostrò la sua solita frase: "Cosa cerca?" Scrivo il luogo dell accaduto e faccio qualche ricerca, ma ero troppo stanca per concentrarmi. Salvai la pagina e spensi il cellulare. Il giorno dopo cercai di continuare la ricerca senza farmi notare, però qualcosa andò storto, e feci la cavolata più grande che si possa immaginare.

"Dimmi tutto. Ora."

Angels With Black Wings. ||Niall Horan.||Where stories live. Discover now