Capitolo 1

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Ed eccoci ancora una volta insieme. Questa è la storia di Juliana e THiago, che avete cheisto in tente.... spero che vi piacerà come le altre.

Commentate e fatemi sapere come vi sembra.


Juliana POV.

Scendo dalla macchina che mia zia ha fatto venire a prendermi in aeroporto per portarmi fino a Weston, Massachusetts, non lontana da Boston, dopo che ho "rubato" il jet di famiglia a mio fratello, troppo occupato a programmare il terzo figlio. La sensazione di aver avuto l'ultima parola è magnifica. Sorrido, mentre il mio sguardo si posa sulla meravigliosa casa in mattoni rossi dal tetto blu in stile georgiano che si staglia davanti a me. Una targa d'oro all'entrata attira la mia attenzione: Riconosciuta dalla Weston Historical Commission. Quando ho immaginato la casa di mia zia non ho certo pensato ad una simile tenuta! Ed è completamente circondata da boschi! Sembra di essere in un'altra epoca. Riesco ad immaginare benissimo dame in abiti di crinolina e acconciature sofisticate, passeggiare per la tenuta, scortate da gentiluomini eleganti. E carrozze ferme all'entrata in attesa di accompagnare le dame in città.

Sorrido. Sarebbe la base ideale per un film in costume.

- Juliana tesoro cosa fai lì fuori? Entra prima di morire assiderata! –

La voce di donna mi riscuote dai miei pensieri e sorrido alla vista di mia zia. L'abito verde che indossa mette in risalto il fisico asciutto e ben proporzionato. I lunghi capelli neri a differenza di mia madre sono tagliati a caschetto e le incorniciano il volto dai lineamenti delicati dove due grandi occhi neri mi osservano amichevolmente.

Sorrido, avanzando verso il patio.

- Ho scelto il periodo giusto a quanto pare per venire negli States! - Dichiaro abbracciandola.

Sorride, abbracciandomi come mamma orsa.

- Ti abituerai cara, stai tranquilla. Una volta che ti sarai ambientata scoprirai che ci si può divertire anche se si rischia l'assideramento-

Scoppio a ridere, seguendola all'interno, caldo e accogliente.

- Togliti il cappotto. TI va una cioccolata calda? Un the? –

- Una cioccolata andrà benissimo, grazie - Mormoro togliendomi il cappotto.

- Bene. Seguimi in cucina allora. Spero non ti dispiaccia. Quando siamo soli cerchiamo di ridurre le formalità al minimo- Dichiara scomparendo in una porta laterale.

La seguo entrando in una cucina super accessoriata, ma dallo stile retrò, dove una donna sulla sessantina sta cucinando qualche cosa che a giudicare dal profumo deve essere delizioso.

- Buongiorno Sara, lei è mia nipote Juliana. Rimarrà con noi per un po' di tempo. Potresti cortesemente prepararci due tazze di cioccolata calda? –

- Si signora. Benvenuta signorina-

- Grazie- Mormoro sedendomi su uno degli sgabelli del bancone al centro della cucina.

-Allora, come vanno le cose a casa? –

Sospiro.

- Gabriel è leggermente migliorato da quando si è sposato, ma Esteban è una spina nel fianco. Non riesce proprio a capire che sono una donna ormai. Per lui sono solo una ragazzina! Pensa che hanno quasi ucciso uno dei loro uomini perché mi hanno sorpreso a baciarlo! È una follia! –

Annuisce.

- Capisco. I fratelli maggiori tendono ad essere opprimenti. Hanno questa convinzione che le sorelle non crescano mai. Ma ti assicuro cara che anche i mariti sanno essere opprimenti, possessivi e testardi. L'unica differenza è che dà loro puoi divorziare-

The Rebel and the Mobster (MAFIA SERIE 8) completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora