𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 37.

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Il modo in cui mi bacia in seguito a quelle parole mi fa capire tutto l'amore che prova per me.

«Ricorderò sempre questo momento, potranno passare secoli, millenni, ma il ricordo di te che mi dici quelle parole e il sorriso luminoso che hai e che mi fa morire dalla voglia di baciarti, non potrei mai dimenticarlo.»

Damian mi bacia la fronte e io mi rilasso contro il suo corpo.

L'aria fresca mi scompiglia i capelli, ma nonostante il freddo, rimanere qui, con lui... è l'unica cosa di cui mi importa in questo momento.

Se potessi dire qualcosa alla me del passato le direi sicuramente:

Grazie per non avere mai smesso di lottare. Anche se pensi che la felicità non arriverà mai, ti assicuro che arriverà e avrà l'aspetto di un ragazzo misterioso e intrigante.
Un vampiro dal cuore puro.




«Sapevo che quel vampiro ti avrebbe resa felice

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«Sapevo che quel vampiro ti avrebbe resa felice.»

È l'ora di matematica e la mia amica dai capelli rossi preferisce spettegolare piuttosto che seguire la lezione.

Penso mi abbia letto nel pensiero, o l'abbia capito soltanto guardandomi.

Ma aver passato la notte con Damian, osservando le stelle e ammettendo i nostri sentimenti, mi serviva per distruggere del tutto le mura che avevo costruito per proteggere il mio cuore.
Con lui non ho bisogno di nessuna mura, so che non mi ferirebbe mai.

Dopo aver parlato per ore sul tetto, ci siamo sdraiati sul mio letto e abbiamo passato il resto della notte a coccolarci come due ragazzini in preda alla prima cotta.

«A proposito, tu che sei pazza di Dave, gli hai detto che sei una vampira?» domando sottovoce, assicurandomi che non mi senta nessuno a parte la mia amica.

Mi stranisco quando la vedo ridacchiare.

«Perché ridi?»

«Anche Dave è un vampiro, Amabel.»

«Cosa?!»

«Ci amiamo, e non potrei desiderare un ragazzo che non sia lui al mio fianco. Mi ha chiesto di trasformarlo dopo aver preso il diploma, e l'ho fatto.»

«Sono senza parole, un'altra volta.»

«È stato bravo a nasconderlo, sinceramente non pensavo ce la facesse.»

«Ci sono altri vampiri di cui non sono a conoscenza?»

«Che io sappia no.»

«Bene. Anche perché non mi stupirei se scoprissi che il professoresse è uno di voi.»

«Quel nano che mangia sempre ciambelle?» indica l'uomo alla lavagna. «Non penso che un vampiro succhierebbe il suo sangue. E sicuramente non è uno di noi, ama troppo quelle ciambelle e nessun vampiro sarebbe così bravo a fingere.»

Mi viene da ridere, ma riesco a trattenermi. Sulla cattedra c'è veramente una confezione di ciambelle.

«Però a mensa hai sempre mangiato.» le faccio notare.

«Sono stata brava a farvelo credere. Ma grazie alla mia parlantina e a quella di Raya, eravate entrambe troppo occupate a discutere per vedermi veramente mangiare.»

In effetti, ora che ci penso, non l'ho mai vista veramente mangiare qualcosa. Solamente la minestra che aveva cucinato mia madre.

Sarah mi legge nel pensiero.

«Quella l'ho mangiata con molta fatica, ma per far felice tua madre me è valsa la pena.»

Sorrido.

Se solo le persone sapessero che non esistono solo vampiri pericolosi...

Vorrei convincere almeno i miei genitori, ma so già che sarebbe difficile... e non so se dir loro la verità sarebbe un bene.



Andare a casa di Damian e trovare già il pentolino sul fuoco con all'interno la cioccolata calda, mi fa ridere e lamentarmi allo stesso tempo

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Andare a casa di Damian e trovare già il pentolino sul fuoco con all'interno la cioccolata calda, mi fa ridere e lamentarmi allo stesso tempo.

«Sul serio, non posso berla come se fosse acqua!»

Damian mi afferra dai fianchi e mi attira a sé.

«Certo che puoi, finché ne avrai voglia, io sarò il tuo cuoco personale.»

«Cuoco?» rido. «Riscaldare la cioccolata non è così difficile, nemmeno per un vampiro.»

Lui fa finta di sbuffare. «Dovresti credere in me, Amabel. Nelle mie capacità culinarie.»

Faccio una risatina. «Scusa, non volevo offendere il tuo onore di chef. Quante stelle hai? Cinque, immagino.»

Lui sorride sulle mie labbra, ma all'improvviso si stacca con fare agitato e con uno scatto è vicino alla finestra. Guarda fuori con aria attenta e io mi stranisco per quel gesto.

«Damian?»

«Aspetta.»

Rimane a guardare fuori per minuti interi, poi torna da me con un'espressione totalmente diversa da quella rilassata che aveva prima.

«Che succede?»

«I tuoi genitori sono ancora fuori?»

«Penso di sì, perché?»

«Chiamali.»

«Damian, che succede?»

«Niente. Assicurati che stiano bene, io chiamo Kyle.»

Si allontana per parlare con il vampiro dai riccioli biondi e io chiamo i miei genitori ancora confusa per il comportamento strano e improvviso di Damian.

«Sono a casa con Caelie.» lo avverto, dopo aver chiuso la chiamata.

«Kyle è andato da loro.»

«Ehi, dimmi cosa sta succedendo. Sei strano, e non dirmi "niente", perché lo so che mi nascondi qualcosa.»

«Bel...» mormora con aria affranta. «Non volevo dirtelo per non farti preoccupare, ma ricordi che ti ho detto che la prima volta che ti ho vista non potevo rimanere in città?»

«Sì, certo che lo ricordo. Allora?»

«C'è una persona molto pericolosa che da anni mi dà la caccia e anni fa era riuscita a trovarmi, così sono dovuto scappare. Ora che sono tornato, lei deve averlo capito e cerca di darmi segnali della sua presenza.»

«Lei?»

«Vanja Eklund, mia moglie.»





🖤

Mancano pochissimi capitoli alla fine, vi dico solo una cosa: preparatevi.🫠

Se vi va, lasciate una stellina, mi farebbe piacere vedervi più partecipi...🌺

Black as my soulWhere stories live. Discover now