11 ਏਓ mi piaci

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Taehyung deglutisce rumorosamente.

Jeongguk alla fine trova il coraggio di togliere i boxer, stringendo il labbro inferiore tra i denti mentre il suo cazzo viene lentamente svelato.

Taehyung ha visto questo cazzo innumerevoli volte ormai. Dovrebbe essere a posto, dovrebbe essersi desensibilizzato. Non dovrebbe trovare eccitante la nudità del suo amico, eppure per qualche motivo tutta questa situazione gli sembra più eccitante che mai, Taehyung è più eccitato che mai, e quando il cazzo di Jeongguk spunta fuori dalle mutande per sbattere contro il suo stomaco, emette un gemito gutturale prima di riuscire a fermarsi.

Il più piccolo si blocca, con i boxer ancora in mano. Taehyung si copre la bocca con parecchi secondi di ritardo.

Va tutto bene, è tutto a posto, dice a se stesso. Forse non ha sentito. Forse è solo una coincidenza.

Le spalle di Jeongguk si abbassano. Si appoggia all'indietro sul letto, emette un sospiro tremante mentre getta via gli slip. Avvolge la mano intorno al suo cazzo, emettendo un gemito forte e udibile anche attraverso le pareti.

È tutto a posto. Non sa che lo stai guardando.

Sembra che le terminazioni nervose di Jeongguk siano ormai andate, mentre la sua mano percorre la sua lunghezza con calma, il pugno si stringe intorno alla punta, i fianchi si ondeggiano mentre sospira.

O forse sì...

«È così bello.» La sua voce è acuta e affannosa, mentre passa le dita intorno alla punta del suo cazzo. Guarda dritto verso la telecamera, dritto verso Taehyung e dice: «Vorrei che fossi tu.»

La bocca di Taehyung è asciutta. Deglutisce a vuoto e continua a ripetersi:

Rilassati. Sta parlando al pubblico. È un camboy, è il suo lavoro dire queste cose.

Lo guarda trascinare la mano sulla sua lunghezza, lo osserva stringere la punta. Il suo petto che si alza e si abbassa rapidamente e la mano che si muove a un ritmo lentissimo fanno impazzire Taehyung, e devono far impazzire anche Jeongguk. Vuole alzarsi, vuole andare lì, spingere Jeongguk sul letto. Avvolgere la sua mano più grande sopra quella dell'altro e mostrargli come si fa, e andare più veloce, più veloce.

Come un ginnasta esperto, Jeongguk cambia posizione, girandosi con un movimento così veloce da sfocare l'immagine. Taehyung sbatte le palpebre. Il suo sedere perfetto è di nuovo sullo schermo, e a dirla tutta, perfetto non è un aggettivo sufficientemente calzante. Rotondo, sodo, abbastanza da affondarci le mani, ideale da sculacciare. Qualcosa di sporco e familiare si accende dentro di lui. Il punto in cui suppone si trovi la misteriosa coda di Jeongguk è accuratamente nascosto alla vista. Se prima pensava che il più piccolo non fosse esperto nell'inquadratura, ora si ritrova ad ammirare la sottigliezza nascosta di Jeongguk. Si morde l'interno della guancia. Afferra la scrivania fino a farsi sbiancare le nocche, in un vano tentativo di impedire a sé stesso di alzarsi e andare scoprire una volta per tutte com'è fatta la coda di Jeongguk.

Le dita sottili di Jeongguk afferrano la sua carne elastica – Taehyung non l'ha mai toccata, ma sa che è liscia e vellutata, lo sa e basta – allargandosi le natiche. Il buchetto rosa è esposto e scintillante sotto la luce fioca. «Ti... ah, ti piace quello che vedi?» La sua voce è soffocata dalle lenzuola. Infila un dito dentro di sé ed emette gemito gutturale. «Ah, è così stretto. È passato un po' di tempo, ma... ah...» Taehyung è così vicino al suo portatile che il suo respiro appanna lo schermo. Jeongguk muove le dita dentro di sé, allargandosi di più. Aggiunge un secondo dito, lo pone nell'angolazione giusta, e poi: «Ah, hyung!»

Jeongguk si blocca. Taehyung si blocca. La sua mascella da qualche parte per terra. La sua mano si è fermata a mezz'aria mentre si muoveva verso la sua erezione.

𝐍𝐎 𝐓𝐑𝐔𝐒𝐓 𝐖𝐈𝐓𝐇𝐎𝐔𝐓 𝐔𝐒 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now