Capitolo 18

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Stavo fremendo. Ho sempre desiderato visitare Torino: la città dei miei sogni. Essere lì era già magnifico, ma visitare la città con Lorenzo.. doveva essere incredibilmente fantastico. Prima di arrivare in cucina rallentai il passo. Mi sentivo nervosa e imbarazzata perchè stavo per rivedere Lorenzo dopo tutto quello che era successo quella notte. Tirai un sospiro lento, per buttare fuori tutta la tensione, e poi entrai. "Buon giorno!" Dissi con un sorriso enorme a tutti coloro che erano in cucina. Sergio, Laura, mio padre e Lorenzo mi salutarono, tutti molto sorridenti. "Vieni tesoro, siediti. Cosa preferisci? Latte, o una bella spremuta d'arancia?" mi disse Laura, o se vogliamo mia zia, in tono affettuoso e premuroso. Mi sedetti, ma dissi di non avere tanta fame. Guardai Lorenzo, che stava seduto sul bracciolo del divano con il cellulare in mano, pronto per uscire. Lui mi stava guardando e rideva sotto i baffi. Lui sapeva il motivo per cui non avevo fame: avevamo mangiato patatine e roba varia solo qualche ora prima! Appena ebbi finito di sgranocchiare qualcosa, giusto per arrivare a pranzo, Lorenzo si alzò e disse "Allora Ale, ti va di fare un giro con me? Ti faccio visitare la città!" Gli occhi mi brillavano, guardai mio padre che con un sorriso complice mi fece segno che potevo andare. Allora il mio sguardo si posò nuovamente su Lorenzo. "Andiamo!" dissi sorridendogli. Di nuovo soli, non potevo crederci.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora