capitolo 3

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All'inizio una voce, nel buio, mi chiamava.
Non riuscivo a comandare il mio corpo, d'istinto mi avvicinai.
Sempre più mi avvicinavo, sempre più diventava assordante la voce.
Se potessi descrivervela, direi solo che era bassa, inquietante, la sentivo rimbombare ovunque, non riuscivo nemmeno a capire se proveniva da destra o da sinistra.
All'improvviso un albero, in mezzo al buio, con del sangue.
All'albero si muovevano le foglie nonostante non ci fosse nemmeno vento.
Ma ciò che colse la mia attenzione era il sangue per terra.
Dovevo girare intorno all'albero, me lo sentivo, ma la paura mi annebbiava la mente, non riuscivo a muovermi, nonostante fosse il mio subconscio a muoversi, io non riuscivo ad andare avanti, i miei piedi erano ben saldi al terreno.
Mi feci coraggio.
Passo dopo passo,
Respiro dopo respiro,
Il cuore mi batteva a mille, non riuscivo a controllare la mia ansia.
Con lo sguardo cercai di sbirciare prima di avvicinarmi completamente col corpo.
Girai l'albero.
Sbiancai.
Non riuscivo a far uscire un filo di voce.
Il mio cuore era passato dal battere velocemente, a quasi nulla.
Ero sotto shock.
Vidi per terra il corpo di quel grande lupo, morto, a terra, mangiato dai vermi, con la gola sfregiata, come se ne avessero portato via un pezzo.

Urlai.
Ero sveglia.
Le lacrime mi avevano bagnato il cuscino.
Tremavo, non riuscivo a calmarmi, non riuscivo quasi a distinguere il fatto che io mi fossi svegliata, non riuscivo a distinguere la realtà.
Avevo impresso ancora l'immagine di quel lupo morto appoggiato all'albero.
Sono sicura che quello sfregio glielo aveva fatto l'umano che mi ha "salvata". L'umano misterioso.
"Spero almeno che le notti da qui in poi non siano tutte così". Fu l'unica cosa che dissi quella notte prima di tornare a dormire.

Il giorno dopo appena tornata da scuola accesi il computer e feci delle ricerche, non mi interessava se potevo definirmi come pazza psicopatica.
Avevo bisogno di risposte, a qualunque costo.
La prima ricerca che feci è stata "caratteristiche dei vampiri":
-Alto e aristocratico, pallidissimo, con occhi iniettati di sangue e labbra rosse, affascinante.
"Tutte descrizioni inutili, essendo che non l'ho nemmeno visto in faccia" pensai ad alta voce.
Ma continuiamo:
-Muniti di una forza incredibile e sovrumana. Hanno sensi molto acuti e possono vedere e udire chiaramente per un raggio di un miglio.
Possono muoversi ad una velocità molto elevata.
Sono immortali per natura e molto difficili da distruggere. Si dice che la testa debba essere tagliata e poi bruciata.
Sprofondai in una grossa risata :"Queste cose sono assurde ed impossibili".
Nonostante questa mia convinzione, il mio subconscio era spaventato, quell'umano è stato capace a mettere al tappeto un lupo gigante saltandogli addosso. E il sangue dalla bocca?
Feci semplicemente finta di non avere queste preoccupazioni.
Avevo un'alternativa.
Tanto ormai la creatura è morta, mi basta andare nel bosco e cercare delle risposte.
Quasi ingoiai un masso, anche al solo pensiero di dover tornare lì dentro. Ma lo sto facendo per mettere a tacere tutte le altre opzioni.
Mi misi un giacchetto e chiusi dietro di me il portone di casa.
Davanti a me avevo il bosco, l'unica cosa da fare era addentrarmici.

LA MAGIA NON ESISTE (italian version)On viuen les histories. Descobreix ara