capitolo 2

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Il giorno dopo.
Non ho chiuso occhio tutta la notte.
Tremavo solo all'idea che quella creatura potesse trovarmi, o potessi anche solo incontrarla.
Un altro dubbio mi sorse quando cercai di capire chi fosse quella figura umana, che per quanto potesse essere inquietante mi aveva salvato la vita.
"Camilla, scendi, devi andare a scuola" urlò mia madre da sotto.
"Si arrivo".
Avevo le occhiaie e gli occhi gonfi dal pianto della sera prima.
Davanti alla porta di casa ero titubante, non volevo uscire, mi stava salendo il panico, non potevo uscire.
"No mamma non mi sento bene, non posso andare a scuola" le dissi con le lacrime agli occhi, ma lei ovviamente non le interessava, la comprendo però essendo che non era con me ieri sera, e ormai sto per uscire di casa.

Appena fuori, buttai un occhio nella foresta, e forse per la suggestione vidi un ragazzo, fra gli alberi a fissarmi.
Un brivido percorse la mia schiena.
Ma feci finta di nulla per non inquietare mia madre.

Vi evito la penosa giornata a scuola.

Appena chiusa la porta di camera, mi buttai sul letto e milioni di pensieri invasero la mia testa.
Quella creatura assomigliava ad un lupo
gigantesco, mai visto un animale del genere tanto grande.
Ed era strano come nonostante io camminassi nel bosco spesso, non avevo mai incontrato quell'essere.
Ma la cosa che più mi mette ansia è quella sotto specie di persona.
Era come un..
No, è impossibile, non esistono creature magiche, non esiste il paranormale e nessuna forma di magia, diciamo che non esiste nulla che vada contro alle leggi della fisica.
Sbuffai.
Non riuscivo a darmi una spiegazione, era come se quella fosse l'unica.
Ci sono due opzioni.
Potrei fare delle ricerche sui libri o su internet per verificare le mie preoccupazioni oppure prendere coraggio e entrare nel bosco.
La più plausibile idea è che sia stato un semplice cacciatore che aveva ucciso la creatura, ma il sangue dalla bocca, quello non riuscivo a capacitarmi.

Aprii il computer e cercai: "Vampiro".
"È assurdo" pensai.
Chiusi in fretta il computer e mi buttai sul letto.
Sto per caso impazzendo?
Devo dormire.
Quello che sognai quella notte mi traumatizzò.

LA MAGIA NON ESISTE (italian version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora