Capitolo 13

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Quasi due mesi dopo

Mancava poco meno di una settimana al giorno più importante della mia vita e sebbene fossi felicissima di aver quasi raggiunto un traguardo così importante, l'ansia mi divorava. A breve sarebbero arrivati a Milano i miei genitori, per potermi aiutare con le ultime commissioni e, successivamente, tutto il resto della mia famiglia.

Avevo ben pensato di non far recapitare l'invito ai parenti di Marco, di sicuro non sono il genere di ragazza all'antica che tiene a certe cose e, inoltre, gli ultimi sviluppi della nostra storia, o meglio della mia storia con Matteo, avevano di certo avvalorato la mia tesi.

Già, Matteo.

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Flashback

"Dai Viò, puoi benissimo fare una pausa, sei costantemente con gli occhi davanti al computer, hai bisogno di staccare e lo sai anche tu. E poi, da quando sei andata a vivere con Marco, ti vediamo sempre meno."

Alice aveva ragione e io lo sapevo fin troppo bene. Da una parte, mi sentivo in colpa per aver trascurato i miei amici nell'ultimo periodo, ma, dall'altra, quella sera ci sarebbe stata Atalanta-Milan.
Matteo, ancora euforico dopo il suo primo goal in Champions, mi aveva pregata di andare a Bergamo a vedere la partita, dato che avrebbe giocato titolare, ma non ero riuscita a liberarmi di Marco e quindi gli avevo promesso che almeno l'avrei vista in tv. Alla fine proprio quella mattina il mio ragazzo mi aveva avvisata che anche questo fine settimana sarebbe stato via per lavoro, ma ormai era troppo tardi per organizzare la mia fuga e quindi mi ero ritrovata a raccontare tutte queste sventure alla mia amica che mi aveva chiamata per invitarmi alla consueta riunione settimanale del nostro gruppo di amici.

"Sarà una serata tranquilla, ci incontriamo da Fabio, ordiniamo la pizza e ci mettiamo davanti alla tv a vedere la partita." continuò lei, approfittando del mio silenzio.

"Che partita?" chiesi con un tono di voce fin troppo acuto.

"Lo sai benissimo, stronzetta, QUELLA partita"

La storia tra me e Matteo era ovviamente un tabù per l'opinione pubblica e così sarebbe dovuto rimanere, ma avevamo entrambi bisogno di sfogarci con qualcuno e quel qualcuno per me era Alice. Ovviamente non le avevo raccontato tutti i dettagli, ma lei era l'unica del nostro gruppo di amici ad essere a conoscenza del fatto che il famoso Matteo Pessina da qualche settimana era entrato a far parte della mia vita.

"Va bene, dai, ci sarò. Tanto Marco anche questo fine settimana è fuori città." annuii sconsolata come se lei potesse vedermi.

"Non avevo dubbi. E non fare quella faccia, riesco a vedere i tuoi occhi al cielo fin da qui " mi ammonì.

"Sei sempre la solita, mi conosci fin troppo bene e questa cosa mi si potrebbe ritorcere contro prima o poi" mi scappò una risata.

"Tieniti pronta, alle 7 e mezza sono sotto casa tua. A dopo!"

Così come da programma, qualche ora dopo eravamo tutti sul divano di Fabio con una pizza davanti e Dazn sulla tv. E dal momento in cui il volto di Matteo era apparso sullo schermo, un sorriso a trentadue denti si era ben posizionato sulla mia faccia senza volerne sapere di scomparire, almeno fino al 21esimo minuto.

"Attenzione, Pessina a terra nell'area piccola!"

All'improvviso mi sentii mancare il respiro e tutto ciò che era intorno a me scomparve. Matteo era sdraiato a terra e si contorceva dal dolore. Riuscivo a sentire la sua sofferenza fin sopra la mia pelle, come se a ricevere il colpo da quel grandissimo bastardo fossi stata io.

Irresistible  - Matteo PessinaWhere stories live. Discover now