III

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Alex's pov

"Per favore non farmi male!"  Dico d'impulso appena mi fa sedere sul sedile posteriore. Non guardava nei miei occhi.

La porta si chiude e realizzo che c'è qualcun altro in macchina che sta accanto al guidatore.

Una testa bionda si gira per salutarmi, è quasi bello quanto l altro. Quasi. Lui è  più giovane con qualche leggera ruga ma sembra comunque forte.

"Come va?" Rimango impressionata dal suo tono di voce dolce.

"Chi sei?" Gli chiedo di rimando. Sta per rispondere quando quello che sta guidando gli afferra le spalle per farlo guardare avanti.

Entrambi non parlarono.

La macchina viene messa in moto e lui preme con fermezza l'acceleratore facendomi sobbalzare.

Prendiamo la strada principale e mi chiedo in quale parte della Terra stiamo andando. Guardò gli alberi sfocati e noto che stiamo nella corsia per il casello nord. Stavamo uscendo da questo stato.

La curiosità mi sta uccidendo. "D-dove stiamo andando?" L'autista, quello con gli occhi blu, non mi risponde mentre il biondo mi dice: "ovviamente al branco" mi spiega e capisco che lui è molto più gentile dell'altro.

"Branco? Che significa?" Era un altro nome per il posto in cui tengono le loro vittime? Rabbrividisco.

Questo li fece azzittire maggiormente e io odio il silenzio. L'unico rumore è il rombo del motore.

Occhi blu rompe il silenzio.

"Tu non sai." Non era una domanda, è un'affermazione. Sono molto confusa.

"Non so cosa?" Ma loro non mi rispondono. Mi sto stancando di tutta questa riservatezza. Voglio chiedergli di portarmi a casa ma loro mi spaventano, soprattutto dopo che hanno combattuto contro le mie amiche i miei genitori.

E qualcosa di loro mi sembra... strana. Il modo in cui ruggiscono e il modo in cui mi guardano. E perché hanno fatto irruzione in casa mia e mi hanno rapita? Sono forse pazzi?

Poggio la testa sul finestrino e chiudo gli occhi. Mi mancano i miei genitori. Mi mancano le mie amiche. Non voglio essere qui

<3

Ci è voluto moltissimo tempo prima che mi addormentassi. Ero bloccata nei miei sogni in cui ero nella mia casa e mi chiedevo se tutti fossero al sicuro.

Hanno paura per me? Come io lo sono per loro?

Che compleanno...

Dei bisbigli mi svegliano

"Lei non sa, Blake."

"Lo farà e capirà"

"Lei ha paura di me"

Il silenzio riempie il vuoto. Provo a rimanere sveglia per capire di cosa stanno parlando anche se fatico a causa del sonno.

"Dovremmo diglielo delicatamente"

"E se mi rifiutasse?"

Non sono sicura di chi fosse la voce, continuano a parlare con un tono ancora più basso che non riesco a sentire.

Il ronzio del motore mi fa riaddormentare anche se ho tentato inutilmente di rimanere sveglia.

"Non lo farà" è l'ultima cosa che sento prima di andare in catalessi.

<3

Il tempo passa e mi sveglio. Sbatto le palpebre tre volte per capire se sto sognando o meno.

È tutto vero.

È tarda mattinata e la portiera del mio lato è ampiamente aperta facendo entrare la fresca brezza che colpisce il mio volto. Mi irrigidisco e mi sporgo in avanti rendendomi conto di essere la sola nell' abitacolo.

Mi guardo intorno chiedendomi se mi conviene correre, ma  alla fine sento delle voci. Sbircio dall' apertura e vedo delle figure, posso sentire a malapena qualche parola.

"Il branco sarà felice del suo arrivo... lei è pronta per..."

"No... non sa di noi..."

"Bisogna capire le sue capacità... dobbiamo sapere..."

Stavano parlando di me.

Inghiotto la mia paura e decido di affrontare gli sconosciuti che sono spuntati per rapirmi da casa mia.

Mi alzo e silenziosamente cammino verso il retro della macchina.

Quattro paia di occhi mi fissano.

"Chi siete voi?" Chiedo nervosamente. Nessuno parla, mi osservano soltanto. Posso sentire il freddo sguardo di Occhi Blu ma provo a ignorarlo.

"Chi siete? Perché mi avete rapita?" Chiedo ancora, radunando tutto il mio coraggio anche se sono terrorizzata.

"Ti racconteremo tutto quando andremo dentro" mi risponde capelli biondi. Oh no, mi vogliono portare nel loro covo.

"Dentro?" Borbottò girandomi per capire cosa stessero guardando.

È un castello enorme. È  circa dieci volte casa mia e circondato interamente da alberi di pino. Il castello è molto alto, costruito con mattoni neri coperti da viti che risalgono le mura. Sembra antico ma ancora splendente.

Boschi si estendono per miglia all'interno del castello.

Sono molto in soggezione.

Deglutisco. "È questa la vostra casa?" Sembra più un regno in miniatura.

"Andiamo" Occhi Blu non spreca tempo e inizia a salire le scale di pietra. Sento un brivido a causa della paura ma per una ragione a me sconosciuta mi sento retta da un'ancora invisibile.

Qualcosa mi fa stare calma.

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Ciao a tutt* ecco il terzo capitolo! Volevo dirvi che per ora pubblicherò solo il sabato dato che i capitoli sono abbastanza lunghi.

Controvoglia li seguo, non sapendo se questo sarà il mio ultimo momento di libertà per molto tempo.

Alpha Queen [1] // TRADUZIONE Where stories live. Discover now