Settimo Capitolo

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Settimo Capitolo.

#Ash's pov

Non capivo dove fosse andata Evelyn, avevo paura per lei, dovevo trovarla.
Non capivo perché se ne fosse andata così, e dalla voce si capiva che aveva preso qualcosa.
Presi le chiavi della macchina e uscii di casa.
Continuavo a chiamarla al telefono ma non rispondeva, ero preoccupato, avevo il terrore che fosse successo qualcosa di grave.
Continuavo a pensare alla conversazione di prima, mi aveva detto di essere al limite, e mi aveva detto di aver perso qualcosa per colpa mia, ma non aveva fatto in tempo a finire la frase, e anche questo mi faceva andare fuori di testa.
Tutta colpa di quella troia che era venuta a casa mia rovinando la nostra serata.
Forse si era sentita di troppo, forse aveva sentito Lara saltarmi addosso, non ne avevo idea.
Guidai fino alla spiaggia, scesi giù dalla macchina, ma anche lì non c'era traccia di Evelyn.
Tornai in macchina, riprovai a chiamarla, nessuna risposta.
Stavo per accendere il motore dell'auto, ma qualcosa mi diceva che lei era lì.
Scesi e andai verso una vecchia costruzione alla fine della spiaggia, arrivai, e quando vidi Evelyn rannicchiata nel muretto mi si sgretolò il mondo addosso.
Corsi verso di lei -Ev- sussurrai, lei mugolava qualcosa di incomprensibile, era quasi priva di sensi, scossi la testa e presi la sua borsa mettendola sulla mia spalla, e poi afferrai lei per la schiene e misi il braccio sotto le sue cosce. Quando la presi in braccio vidi nella sua mano una bustina, cercai di mantenere la calma, ma era quasi impossibile.
La portai in macchina e la legai con la cintura. Mi sedetti e guidai fino a casa mia.
Quando la stavo portando dentro, finalmente si "riprese".
-Dov'è Ash?- La sentii pronunciare il mio nome con la voce rotta e delusa, stava per piangere -Sono qui piccol...Ev- Ero in imbarazzo, la trattavo come se fosse la mia ragazza, ma la conoscevo appena.
-Ash ho caldo- Sospirai esausto, e la misi sopra il divano, le tolsi le scarpe e la felpona, aveva ancora la mia maglietta sotto.
La portai in bagno e le misi la testa dentro l'acqua congelata per farla svegliare un pò e così fu, anche se continuava a dire cose senza senso.
Le asciugai il viso togliendole il residuo di trucco sugli occhi e poi la portai in camera mia -Riesci a cambiarti?- Le chiesi -Certo, sono fatta, non impedita, stupido- Risi, sembrava una bambina di cinque anni che si lamentava con la mamma. Uscii dalla stanza chiudendo la porta e mi poggiai su essa per sentire cosa faceva.
Un tonfo provenì dalla camera, preoccupato entrai, e trovai Evelyn a terra con solo una maglietta e le mutandine addosso, che cercava di infilarsi i miei pantaloni, risi, era buffa.
-Ti aiuto io- Dissi prendendo la sua mano, era piena di tagli sul braccio, cercai di non farle notare il fatto che gli avevo visti, sollevandola da terra e poggiandola su di me per non farla cadere. Lei si sollevò i pantaloni con il mio aiuto, eravamo entrambi abbastanza in difficoltà per via della vicinanza e del fatto che eravamo tutti e due confusi.
-Ev, vai a dormire- lei scosse la testa e mi abbracciò -No, voglio solo stare qui con te Ash, dai, stai qui, parliamo, non lasciarmi sola- Rise, si staccò da me e si butto sul letto come se nulla fosse, si mise affianco al muro e mi guardò come per dire "Beh? Vieni qui"
Mi sedetti con lei e le chiesi cosa avesse combinato -Io niente, tu cosa hai combinato con quella troi...ragazza?- sorrisi -Come mai ti da così tanto fastidio?- Le chiesi con tono malizioso -Perché lei è lei, e tu sei tu-
-Questo non ha senso Ev- Lei mi spinse -Certo che ha senso!- Sbuffai -Perché hai preso quelle cose? Chi te le ha date?- Lei si fece minuscola di fianco al muro e disse -Mi sentivo triste, e quindi ho chiamato Niall- Sgranai gli occhi, il cuore mi saltava da una parte all'altra dal petto, non volevo che Evelyn frequentasse quel tipo, in un certo senso la ritenevo "mia" sentivo il bisogno di prendermene cura.
-Ash, quella ragazza, è la tua fidanzata?- Sospirai lentamente -No Ev- Le mentii spudoratamente -Stanotte posso abbracciarti? Quando ho paura c'è Michael, ma qui adesso ci sei tu- Sorrisi -Solo se tu mi prometti di non prendere più quelle merde, e di non sentire mai più quel ragazzo- rise -Come mai ti da così tanto fastidio, Ash?- -Perché lui è lui, tu sei tu- rise -Questo non ha senso, Ash- Sorridemmo tutti e due, lei si mise sotto le coperte e io feci lo stesso. Appena mi sdraiai lei mi abbracciò -Ev- La chiamai -Dimmi- Esitai per un secondo -Di cosa hai paura?- Si strinse ancora di più a me chiudendo gli occhi, misi un braccio sulla sua schiena e l'accarezzai -Di lui, di me, del mio futuro, del passato...- Quando disse di avere paura di lui, mi irrigidii -Di Ben?- Avevo paura della risposta - Mmh- Dopo pochi minuti si addormentò.
Dopo mezz'ora, non riuscivo ancora a dormire, sentivo Evelyn che si lamentava e si toccava la pancia, doveva avere qualcosa che la infastidiva. Andai sotto le coperte e le alzai la maglietta di poco, per poi vedere dei segni violacei sui fianchi con segni di dita e alcuni lividi sparsi ovunque. Le abbassai la maglietta, ero sotto shock, la cosa era evidente, quell'uomo abusava di lei.
Mi alzai dal letto e misi un cuscino al mio posto.
Facevo avanti e indietro in salone, guardai l'ora, erano le sei e mezza.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Michael:
"Ciao Mike, dopo voglio vederti"
Inviato.

#Evy's Pov

Mi svegliai completamente stordita, guardai intorno, ero in camera di Ashton. Dopo pochi minuti, tutte le immagini della notte prima tornarono nella mia mente.
Mi alzai e con passi lenti raggiunsi il salotto dove Ashton parlava con qualcuno...Michael?
Mi nascosi dietro la scala e ascoltai la conversazione.
-Michael si può sapere chi è stato?- silezio. -Mike?- dopo pochi secondi dei singhiozzi si fecero spazio nel silenzio, Michael stava piangendo -Ash, non possiamo fare nulla per aiutarla, lui impazzirebbe, la troverebbe ovunque lei sia- come cazzo aveva saputo Ashton di Ben? -E se Ev stesse qui? Tu potresti andare da Scar!- se fosse così facile, pensai -Perché non glielo impedisci?- me lo chiedevo anche io... -Non posso Ashton, se mi azzardo ci fa fuori- eh... -Mike, ho pianto e pensato a lei tutta la notte, dopo averla trovata completamente fatta, ho visto come ha ridotto le braccia, come le ha ridotto i fianchi, la pancia, le cosce, mi ha spezzato il cuore, cazzo- quando sentii tutta quella frase iniziai a tremare, misi una mano nella bocca e mi sedetti a terra sotto shock, come aveva visto tutto? -Evelyn, cosa fai qui?- merda! -Umh, ciao, buongiorno, dormito bene Ash?- volevo morire in quel preciso istante. Giuro.
-Vai su picc...Evelyn, Cristo, vai su- Era così stronzo e bipolare alcune volte..!
Andai su, abbastanza infastidita e mi buttai sul suo letto, amavo quel letto, era sempre comodo e aveva sempre il suo profumo. Mi guardai intorno, c'era sempre lo stesso ordine dell'ultima volta, notai un piccolo diario, mi alzai e andai a prenderlo. Stavo per aprirlo ma la porta venne aperta da Ashton, quindi feci finta di cercare qualcosa -Ev, cosa stai cercando?- mi morsi il labbro e dissi la prima cosa che mi venne in mente -Cercavo qualcosa per legarmi i capelli- lui rise e io sbiancai -Ev, tu hai già i capelli legati...- sbuffai -questo elastico è poco ...elastico, ecco-
Lui sorrise -Come vuoi, Ev-.

#Mike's Pov.
Bussai alla porta di Scar, quando lei si presentò davanti a me sorrisi, era così bella quella ragazza, stavo iniziando ad amarla.
Misi la mano sul suo fianco e la baciai, -Ciao piccola- dissi sorridendo, lei arrossì accennando una piccola risata e mi salutò facendomi entrare -Come stai piccola?- Le chiesi sedendomi affianco a lei sul divano -Io bene Mike, te non sembra- Rimasi zitto un secondo e poi ripresi -Ho litigato con Ashton per via di Evelyn, sta dinuovo prendendo quelle merde e poi ha scoperto di mio padre e non vuole far tornare Evelyn a casa- Dissi esausto, lei prese una espressione triste ma poi dopo pochi secondi prese le mie mani e si mise a cavalcioni sopra di me e sorrise -So come farti stare meglio, amore- Sorrise e mi baciò con amore, era la mia vita quella ragazza, misi le mani sotto la sua maglietta e gliela sfilai, dando così il via al divertimento con la ragazza che amavo di più.

*due ore più tardi*

Tornai a casa verso le 2 p.m., l'unica cosa che mi andava di fare era stendermi a letto e sapere Ev al sicuro.
-Dove cazzo è quella puttana di mia figlia?- Cazzo... -Ben, non ne ho idea, non la vedo da due giorni- Lui si avvicinò a me e prese il colletto della mia felpa sollevandomi di poco da terra -Dove. Sta. Evelyn.-

#Evy's Pov.

-Ash, ti prego, basta- Continuavo a ridere e a lanciare le patatine addosso ad Ashton che continuava a morsicarmi la spalla, suonò il telefono e lui me lo passò.
Lo presi e vidi che Mike mi aveva mandato un messaggio
"Ev, torna a casa, è tardi" Sbuffai.
-Ash, devo andare- lui annuì e si alzò - Voglio accompagnarti-.

Scesi dalla macchina e salutai Ash con la mano entrando a casa.
Era tutto disordinato, arrivai in camera mia, chiusi la porta e sobbalzai quando vidi Ben difronte a me -Dov'eri?- Rimasi in silenzio -Ah, non parli più puttana?- Avevo il cuore a mille -Adesso vedi cosa ti combino, bastarda- Prese il mio polso e iniziai a piangere quando mi buttò sul mio letto e si mise sopra di me.
Iniziò a morsicare il mio collo e la mia spalla, dove stava morsicando Ash, ma era tutto completamente diverso. Lui mi stava maltrattando, mentre Ashton faceva esattamente il contrario, in quel momento avrei voluto ci fosse Ash ad abbracciarmi come aveva fatto la notte prima, avrei solo voluto vedere la porta aprirsi e vedere Ashton venire a salvarmi, ancora una volta.
Chiusi gli occhi piangendo mentre quel mostro si togliva i vestiti.
Stava per spogliarmi quando la porta si spalancò e in quel momento il mio cuore smise di battere nel vedere una massa di ricci spettinati entrare nella mia camera e togliermi di dosso quel mostro.

Smells Like Teen Spirits || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora