XVIII. PEZZI MANCANTI

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"And we lost a lot of things in the fire
so it took a year for me to find out.
I can't lose you, babe."
Lost in the Fire - Gesaffelstein ft. The Weeknd

Kenya, 23 Dicembre 2023.

<<No Toto, no, non torno>>.

Lewis guardò l'orizzonte di fronte a lui dal comodo lettino su cui era sdraiato sulla costa africana.

<<Certo che sono sicuro>> rispose ghignando. <<Ho molto da fare e vorrei godermi finalmente con serenità le persone che mi stanno accanto>> continuò e sorrise alla scena che gli si stava presentando davanti agli occhi.

Mia accovacciata che seguiva passo dopo passo la camminata un po' barcollante di Tommy.

Tommy.

Tommy che da dieci mesi e mezzo riempiva di colore e un po' più d'amore la vita di tutti.

<<Toto, devo staccare, ho un cucciolo d'uomo che reclama le mie attenzioni>> tagliò corto, salutando poi il suo ormai ex team principal e chiudendo la chiamata.

<<Vieni qui, piccolo mio>> esclamò Lewis, prendendo il bimbo tra le braccia, che emise qualche gridolino di felicità.

L'inglese si rimise steso sul lettino, e il piccolo si accoccolò al suo petto, stringendogli l'indice con la manina.

<<Era ancora Toto che voleva ripensassi al ritiro?>> domandò Mia, sedendosi al fianco del suo fidanzato.

Lewis annuì distrattamente, dedicandosi piuttosto a fare facce buffe verso Tommy che lo guardava con gli occhioni spalancati e un gran sorriso da cui spuntavano i suoi primi dentini.

<<Però a noi non importa, vero? Noi adesso andiamo a conquistare tutte le femminucce del Kenya che si innamoreranno del bambino più bello del mondo>> disse rivolto verso il bimbo, che sorrise istintivamente per il tono usato da Lewis ma non capendo davvero ciò che stesse dicendo.

Mia ruotò gli occhi al cielo, fingendosi sconsolata e poi sdraiandosi al fianco dell'inglese. <<Ma amore mio, cosa ti dice questo pazzo?>> domandò ironicamente al bimbo, che dal busto di Lewis si accoccolò a lei, appoggiandosi con la testolina al suo petto e si tenne con le mani alle bretelle del suo reggiseno del costume rosso.

Il piccolo iniziò ad emettere qualche lamento quasi impercettibile, stringendo forte le mani a pugno e reggendosi saldamente al costume di Mia.

<<Sta facendo la cacca?>> domandò Mia, passando con dolcezza il palmo della mano sulla schiena di Tommy, accarezzandogli poi con cura i capelli ricciolini.

Lewis annuì divertito dalle smorfie del bimbo per gli sforzi. <<Sento proprio una gran puzza arrivare da questo pannolino>> scherzò, posando un bacio sulla piccola mano di Tommy e poi uno sul collo di Mia.

<<Comunque vuole più bene a me, perché la cacca addosso non me la fa>> disse lui deciso e Mia lo guardò accigliata.
<<Non me la sta facendo addosso, ha il pannolino>>.
<<Fa lo stesso>>.
<<Potrebbe voler dire che con me si sente più a suo agio, e che quindi mi preferisce>> ribatté allora lei.

Lewis la guardò per un attimo e poi scosse la testa non approvando le sue parole.

<<Vuole più bene a me>> rimarcò deciso.

<<Ok>> acconsentì. <<Allora lo cambi tu ora>>.

<<No, Mia>> negò scoppiando a ridere.

MOTH TO A FLAME || Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora