"State bene? O è colpa del mio compleanno" gli chiedo scherzando.

"Forse" mamma tenta di rilassarsi appena capisce che sto indagando sul suo strano comportamento.

Papà entra in cucina e mamma lo segue. Sono decisamente strani.

Ignoro tutto ciò e corro in camera mia per scrivere alle mie due amiche. Prendo il mio telefono e mi tuffo sul letto.

Tasha: amerai il tuo regalo

Io: cos'è? Spero che non sia il numero di qualche ragazzo

Tasha: è successo solo una volta!

Milla: non credo di volerlo sapere

Tasha: bambine, come va con i tuoi genitori?

Io: sono molto misteriosi

Milla: sento odore di una festa a sorpresa

Tasha: origlia quello che stanno dicendo

Finisco di scrivere e apro la pota per sentire. Potrei sentire gli striduli sussurri dalla cucina ma capisco solo le parole "grande", "inaspettata" e "sorpresa".

Io: li ho sentiti e penso che siano parlando di una festa a sorpresa

Tasha: lo sapevo

Milla: non vedo l'ora

Io: devo andare, devo ripassare per un test di storia

Poso il telefono sul comodino e provo a studiare, ma sono troppo emozionata per la mia festa a sorpresa.

Sbircio l'orologio, due ore sono tante da aspettare.

<3

Due ore sono passate molto lentamente come temevo

"Alex, vieni a tagliare la tortura!" Mamma grida da sotto e sorrido confusamente.

"Yay!" Subito chiudo il libro e scendo le scale.

Quando arrivo in cucina trovo già Tasha e Milla. Il mio sorriso si allarga dato che non avevo sentito la porta aprirsi. Forse sono le luci, ma vedo una lacrima negli occhi di Tasha.

"Buon compleanno!" Tutti brindano. Io rido, felice che tutti quelli che amo siano qui con me.

Papà taglia la torta al cioccolato e me ne passa un piatto. Era ottima, infatti ho ripulito anche il piatto.

Apro i miei regali e ho riso vedendo quello di Trisha, è un mega pupazzo a forma di emoji della cacchina.

"L'ho vista e ti ho pensata!" Mi spiega sorridendo.

"Lo prenderò come un complimento"

"Non posso credere che tu glielo abbia preso" Milla le da uno schiaffo dietro la testa e mi porge il suo regalo.

Lo apro e vedo un bellissimo album di foto. L'ho sfogliato sorridendo. Vi erano foto di noi tre insieme al luna park e sulle giostre.

Ho ringraziato le mie amiche per i regali e ho abbracciato i mie che mi hanno regalato una fotocamera.

Abbiamo parlato e riso, Tasha gli ha raccontato le nostre avventure a scuola mentre tentavo di evitarlo. Alla fine non riuscivamo a smettere di ridere, questo è quello che più amo, quando possiamo essere sciocche.

Tutti erano felici, io lo ero. La mia vita era perfetta.

Finché qua l uno ha bussato alla porta. Tutti si sono irrigiditi.

Alla fine mia mamma si è alzata.

"Arrivo" dice nervosamente.

"Mi chiedo chi possa esssere" penso ad alta voce. Non ho invitato altre persone ed ero quasi sicura che non lo avessero fatto neanche i miei.

Mio padre guardava il tavolo e le mie amiche sembravano ansiose.

Cosa stava succedendo a tutti?

"Dov è lei?" Quasi grida una voce mascolina chiedendo con un tono possessivo

Giro la testa verso la torta.

Mamma non risponde e da questo momento è iniziato il caos. In questo momento ho capito che stava succedendo qualcosa di tremendamente sbagliato. Questo non era pianificato.

Cinque uomini entrano nella stanza, spingendo i mobili senza sforzo. Ringhiano minacciosamente e i loro occhi diventano color ambra.

Cosa sono?

"Corri!" Papà grida, saltando giu dalla sua sedia, "Alex, corri!" Gira la faccia verso un omone e gli tira un pugno sulla mascella. Mia madre cercava inutilmente di non fare entrare altre persone.

Io ero paralizzata guardando la scena. Era tutto reale?

Tasha è l unica che mi spinge sulle scale portandomi in camera mia.

Sentivo Milla gridare il mio nome.

Appena raggiunta la mia camera, Tasha controlla rapidamente la porta e mi guarda.

"Cosa cavolo sta succedendo?" Le chiedo confusa. Chi sono questi uomini? Cosa vogliono?

"Senti, non abbiamo tanto tempo-" Tasha viene interrotto dal cigoli della mia porta che veniva scardinata.

Ho sgranato gli occhi vedendo chi ci stava raggiungendo

È un uomo. È alto, quasi sfiorava il soffitto, e ha delle spalle possenti. Potevo vedere i muscoli delle sue braccia contrarsi. I suoi capelli sono corti e scuri, mi ricordano il cioccolato sciolto. È cosi bello che vorrei solo fiondarmi nelle sue braccia.

Ma quello che ho notato meglio sono i suoi occhi. Freddi, pungenti, metallici occhi blu che mi hanno guardato con sorpresa per poi diventare arrabbiati.

"Allontanati da lei" comanda. Potevo sentire il potere sprigionato dal suo corpo.guarda Tasha per vedere se aveva ricevuto la stessa reazione dal lei ma lei ringhiava soltanto.

"Mai" si oppone facendomi da scudo con il suo corpo. Non ho mai visto la mia amica cosi seria.

In un istante lui la attacca e la scaraventa a terra. Urlo in preda al panico. Lui continua a tenerla ancorata al pavimento.

"Basta" nemmeno riconosco la mia voce. È troppo impavida per essere la mia.

L'uomo prima guarda me e poi la mia amica che sembra quasi svenire. I suoi occhi tornano a guardare i miei e con riluttanza la lascia andare.

Finalmente respiravo.

Senza alcun avvertimento l'uomo si dirige verso me e mi accoglie tra le sue forti braccia. Appena mi ha toccata, ho sentito un formicolio nelle zone in cui la sua pelle toccava la mia.

Ho ansimato e aperto la bocca ma il suo sguardo mi spaventa.

Scende le scale, Raggiunge la cucina dove si trovano i miei genitori e Milla. I mei tentavano ancora di combattere mentre la mia amica era incosciente sul pavimento.

"Abbiamo fatto qui" parla il mio rapitore e i cinque uomini smettono di combattere, lasciano i miei genitori e seguono l'uomo che mi sta tenendo, suppongo sia il capo.

Quest'uomo non può semplicemente rapirmi dalla mia casa! Perché pensa di poterlo fare?

"Lasciami!" Grido ma lui mi stringe maggiormente. Guardò i miei genitori.

"Alex vai!" Sento le dolorose parole di mia madre.

"Non puoi farlo" dice all'uomo che mi regge.

"Posso e lo farò. Lo hai promesso sei anni fa. Il tempo è finito" dice con il suo tono potente e senza aggiungere altre parole si volta lasciando i miei amici e i miei genitori con occhi terrorizzati

Alpha Queen [1] // TRADUZIONE Donde viven las historias. Descúbrelo ahora