14 - You're the one that I want

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Steve's POV

Come d'accordo, mi presento sotto casa di Gwen alle 8 in punto. Ammetto che la cera sui capelli mi dia leggermente fastidio, ma ahimè negli anni '50 se li facevano così... e poi mi stanno parecchio bene.

La vedo uscire salutando suo padre con un bacio veloce, e mi soffermo a guardarla: ha la frangia conciata alla perfezione, un cerchietto arancione che le tiene i capelli mossi lontano dal viso, il vestito giallo a fiori arancioni le fa risaltare ancora di più gli occhi blu che ha truccato con cura e delicatezza, le scarpe col tacco aperte dello stesso colore dei braccialetti bianchi che ha ai polsi... è semplicemente bellissima.

"Ehi Harrington! O dovrei dire... Danny Zucco?" dice salendo in macchina.

"Ehi Gwenny, cavoli sei davvero... bella"

Vedo che le sue guance si tingono di rosso gradualmente mentre dice "Grazie, anche tu"

Guidiamo fino alla palestra della scuola, ornata da ogni genere di decorazione per l'occasione.

Le apro la portiera e le porgo il braccio per incastrarlo con il suo, camminando fino alla porta d'ingresso.

Una ragazza, probabilmente amica di Gwen, la saluta abbracciandola e poi rivolgendomi uno sguardo attento

"Gwen, non mi hai mai detto di avere un ragazzo"

Sorride provocandomi a sua volta una curva sulla mia bocca "Non è il mio ragazzo, è il mio migliore amico"

"Oh, buono a sapersi allora... piacere, Nathalia" mi dice la mora porgendomi la mano.

"Steve" dico ricambiando la stretta.

"Beh se mi cercate io sono a prendere qualcosa al buffet, non esitate eh!" dice salutandoci velocemente e cercando un contatto visivo con me.

"Non fare caso a Nathalia, è strana... ma mi sento in colpa a dirle che non voglio avere niente a che fare con me" mi dice Gwen alzandosi sulle punte per raggiungere il mio orecchio.

Arriviamo alle gradinate e incontriamo con nostra piacevole sorpresa Will, Mike, Lucas, Undi, Dustin e Max.

Il riccio mi saluta "Harrington!"

Cominciamo a muovere le nostre mani formando quel saluto che ci è costato ore ed ore di prove, ma alla fine ne è valsa la pena.

"Eddie?" chiede Max a Gwen.

"Credo sia rimasto a casa, non l'ho visto molto in forma ultimamente"

Dopo qualche chiacchiera parte una canzone di Grease, motivo per la quale quasi tutti ci acclamano.

"Dai siete voi i protagonisti!" ci urla la DJ entusiasta.

Guardo Gwen e mi butto nello spazio che la folla ci ha creato in pista, cercando di "pescarla" con un filo inesistente.

Mi asseconda e cominciamo a ballare come fanno nel film, cantando ogni singola parola.

Ci mettiamo uno davanti all'altra non appena parte il ritornello "You're the one that i want, you are the one I want, hoo-hoo-hoo, honey"

Alla fine della canzone le faccio fare una piroetta e l'abbraccio istintivamente, tenendola cinta per i fianchi.

Subito dopo i nostri corpi cominciano a ondeggiare a ritmo di un lento, il quale capita forse a fagiolo dato ciò che devo dirle.

"Gwen, ho bisogno di dirti una cosa importante"
"Quanto importante?" mi chiede continuando a tenere la testa appoggiata alla mia spalla.

"Direi livello 10" da piccoli avevamo l'usanza di dare un livello d'importanza alle comunicazioni, in modo da sapere preventivamente quanta attenzione porre alla conversazione che sarebbe seguita.

I just died in your arms tonight - Steve HarringtonWhere stories live. Discover now