5 - One more time

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Alla sera andiamo a cenare a casa di Eddie, o meglio nel giardino.

Durante la scorsa cena abbiamo omesso una delle domande che avrebbe potuto svoltare la nostra estate insieme alla vacanza a San Diego: tra due settimane i genitori di Steve vanno a Washington per una conferenza, e il castano ha già pensato a ogni modo possibile per fare bordello.

"Uhm uhm" mugugna Steve.

"Volevamo chiedervi un'altra cosa, ve la doveva chiedere Eddie ma penso che sia io quello che lo deve chiedere... dato che papà parte per Washington con mamma... Gwen e Eddie possono stare da me?"

"Certo, nessun problema" dice il padre di Steve con semplicità. Cavolo, non avevamo pensato fosse così facile.

Alla sera restiamo a dormire a casa di Eddie e pianifichiamo tutto: invitati, cose da prendere, attività...

"Vuoi invitare anche Billy?" mi chiede Eddie con noncuranza.

Il sangue mi si gela nelle vene "N-no, ecco... ci siamo lasciati..."

Mi guarda storto "È successo qualcosa alla festa?"

"Ecco... ho bevuto e... non credo fossi più di tanto cosciente..." scoppio in lacrime e i due si fiondano ad abbracciarmi.

"Figlio di puttana, giuro che se ha fatto qualcosa di troppo io-"

"Eddie calmati, prima pensiamo a Gwen ok?" dice il castano.

Comincio a raccontare a spezzoni l'accaduto, e i due sbarrano gli occhi ad ogni parola.

"Cazzo, io lo ammazzo" dice Eddie alzandosi dal letto.

"No Eddie, non serve... dopotutto è una prima volta come le altre no?" cerco di giustificare.

"Assolutamente no Gwen! Una prima volta deve essere ricordata in qualche modo, e soprattutto non dovrebbe essere da ubriachi o da fatti!"

"Eds, la tua prima volta è stata da fatto..." gli ricorda Steve.

"Vabbè quelli sono particolari irrilevanti... comunque non è una prima volta degna d'essere chiamata tale Gwen"

"Lo so, ma ormai non posso più tornare indietro... passerà"

E invece tutto il contrario: l'indomani arrivo a scuola con Eddie e Steve e appena entro per andare al mio armadietto un gruppo di ragazzi mi si para attorno.

"Allora puttanella, vuoi fare un giro sulla mia Chevrolet la prossima volta? Ci divertiamo!" dice uno di essi muovendo il bacino e provocando una risata dei suoi amici.

Rimango in silenzio e finisco di riempire lo zaino per poi andare dritta verso l'aula, ma il ragazzo che mi ha provocato prima mi afferra un polso "Ehi troietta, non così velocemente..."

"Stalle lontano coglione" dice Steve prendendomi sotto braccio.

"Harrington... stai davvero dalla sua parte?"

"Non so come altro dirlo..." dice Steve abbassando la testa e leccandosi le labbra "Stalle lontano o ti spezzo in due"

Il ragazzo si avvicina e lo spintona più e più volte "Dai, sono curioso... fammi vedere che sai fare"

Steve gli sferra un destro molto potente, facendogli girare la testa di colpo.

"Steve! Fermo!"

E invece no... continua a massacrarlo di botte, prendendo qualchepugno sull'addome e sul viso.

Il preside prende Steve per le spalle e lo mette al mur "Voi due, in presidenza..."

Si gira verso di me "E anche lei, signorina"

Ci sediamo tutti e tre sulle sedie davanti alla cattedra del preside, lui incrocia le braccia "Allora, spiegatemi come mai non eravate in classe e vi stavate picchiando in corridoio"

I due cercano di spiegare tutto nella maniera più pulita possibile, mentre io rimango zitta.

"Signorina Mccoy, mi conferma l'accaduto?"

Annuisco e evito il benché minimo contatto visivo col castano seduto di fianco a me.

"Bene, allora voi due sarete sospesi per una settimana... in quanto a lei signorina, può tornare in classe"

"Preside,potrei... potrei andare a casa?"

"Oh, certo... chiameremo suo padre"

Mio padre si presenta a scuola e salgo in auto con lui.

"Gwenny... mi puoi spiegare cos'è successo?"

Non ho mai avuto problemi a parlare con mio padre, oltre al ruolo genitoriale siamo sempre stati legati da una sorta di amicizia molto forte.

"Ok... ma promettimi che non ti arrabbierai..."

Annuisce e gli racconto tutto, dalla prima uscita con Billy alla sera della festa. Quando finisco di raccontargli tutto parcheggiamo davanti a casa e sospira "Cavolo, brutta storia amore..."

"Lo so, ed è tutta solo colpa mia..."

"Non lo dire neanche per scherzo... è colpa di quei coglioni, non caricare tutto sulle tue spalle"
Mi abbraccia slacciandosi la cintura "Ora sai che facciamo? Andiamo a prenderci qualcosa e ci sediamo sul divano a guardare un film... che dici?"

Sorrido e annuisco "Si, mi sembra una buona idea"

Andiamo in un fast food del posto e ordiniamo qualcosa di sfizioso, per poi tornare a casa e guardare il primo film di Indiana Jones.

"Amore so che sei arrabbiata con Steve, ma cercava solo di proteggerti... questo spero tu lo sappia"

"Si, lo so... ma ha esagerato" continuiamo a guardare il film e rimaniamo lì abbracciati sul divano. 

I just died in your arms tonight - Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora