11 - You go down, just like Holy Mary

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Steve's POV

Ho passato la notte in bianco più pesante della mia vita: vedere Gwen che ballava con Robin, mentre si sfioravano, mentre si baciavano... mi ha fatto uno strano effetto.

Credo di aver bisogno di parlarne con qualcuno, quindi mi sa che andrò a casa di Eddie e cercherò di spiegargli la situazione... magari lui potrà aiutarmi.

Prendo la giacca ed esco di casa, il vento pungente di Dicembre mi arrossa il viso e il mio passo svelto mi porta ben presto davanti alla roulotte del moro.

Busso cinque volte, come facevamo da piccoli per riconoscere chi ci fosse alla porta.

Eddie mi apre stropicciandosi gli occhi "Buongiorno"

"Buongiorno, scusa Eds... ti-ti disturbo?"

"No, mi stavo facendo un caffè... entra pure"

Entro e mi siedo sul divano, aspettando che Eddie faccia lo stesso.

Mi porge una tazza di caffè e lo ringrazio con un cenno del capo, per poi cominciare un mezzo discorso "Allora, non sono venuto qui a caso... è che ho passato la notte in bianco invaso da milioni di pensieri e ho pensato che

chiedendo a te avrei trovato un senso a tutto"

Sorseggia dalla tazza dei Metallica "Esponi tutta la faccenda, vedo cosa posso fare"

"Ecco-" neanche il tempo di iniziare la frase che la porta del camper si apre, rivelando una Gwen coi capelli scompigliati e il passo frettoloso.

"Non bussare eh" dice il moro accanto a me.

"Scusate, ma... ho passato la notte insonne e non so cosa fare... io... "

Eddie si alza prendendola per le spalle "Ehi ehi ehi, con calma... mi sono svegliato da praticamente 20 minuti, quindi siediti e spiega con calma, ok?"

Gwen si siede e Eddie gli porta una tazza di caffè doppio col latte di nocciole, proprio come piace a lei... il fatto insolito è che io non l'ho praticamente mai bevuto, e Eddie ha una specie di allergia per le nocciole, ma ne abbiamo sempre un cartone per Gwen.

"Allora, Robin è venuta a dormire... come hai detto tu Eds, ho cercato in tutti i modi di capire se la amo e non lo capisco o se davvero non provo questo genere di sentimento nei suoi confronti"

Sorseggia il caffè e continua "Anche ieri al ballo, mi ha detto che mi ama... ma ho deciso di sviare il tutto e baciarla, poi quando siamo andate a casa mia la situazione si stava facendo particolarmente spinta e mi sono bloccata"

"Vabbè cucciolotta, quello è per la storia di Hargrove" replica il moro.

"Lo so, ma nonostante i baci, le parole dolci, le carezze... non ho sentito la scintilla... io- ho paura di non amarla"

In quel momento lo stomaco mi si fa pesante e il cuore leggero... tengo molto sia a Gwen che a Robin, ma in qualche modo ero felice di sentirle dire tutto questo.

"É tutto ok, adesso devi solo mettere a posto le carte ok? Tipo parlargliene sarebbe già un inizio..." dice Eddie abbracciandola per le spalle.

"Si, adesso la chiamo... posso usare il tuo telefono?"

Eddie annuisce e lei va a comporre il numero, trovando proprio la ragazza dall'altra parte della cornetta.

"Ragazzi mi ha chiesto di andare davanti a casa sua per parlarmi... cosa dovrei fare?"

"Andarci, ce lo chiedi pure?" le dico io.

"Ok, allora io vado... auguratemi buona fortuna!" dice aprendo la porta frettolosamente e correndo verso casa di Robin.

Eddie si risiede vicino a me e mi guarda "Cosa dovevi dirmi?"

"Uhm niente Eds, lascia stare... te lo racconto un'altra volta"

Torno a sorseggiare il caffè e continuo a pensare a Gwen, i suoi occhi blu sporchi di lacrime. Sa essere così segretamente debole, che ogni volta ho paura di romperla solo a guardarla troppo. 

I just died in your arms tonight - Steve HarringtonWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu