Perla

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Le foglie cadevano tranquille tra gli alberi e cadevano nel posto che sceglieva il vento.
Un po' come il destino sceglie cosa dovremmo fare da grandi.

Perla è una ragazzina è alta ed ha lunghi capelli castani.
Morbidi come il velluto e ondulati come le onde del mare.
Profumano di leggerezza e dolciumi.

Ha una spolverina verde mentre gira tra la stradine del parco e osserva il laghetto.

Come ogni domenica la mattinata lei la passa lì con il suo cane Kyra che è un samoiedo, passeggia nel parco alberato e aspetta che piova per poter saltare dentro le pozzanghere.

Lo ammette è strana ma non riesce ad essere diversa da ciò che è.

A lezione i professori la riprendono sempre perché si mette a leggere tutti i libri che la mamma le porta a casa.

Sua madre Giulien lavora in una biblioteca e porta a casa tanti libri per Perla che li ama così tanto.
Tiene sempre i capelli scuri legati e ha un naso lungo e sottile che le rende il viso elegante.
Profuma sempre di un profumo che a Perla ricorda casa.
Le sue labbra sono sempre tinte di un lucida labbra tenue che tende al marrone.

Oggi perla era furiosa e lei non lo è quasi mai.
La sua amica Carol si è comportata male con lei e non si è ancora scusata.

Perla sta salendo le scale per tornare a casa.
L'appartamento in cui vivono lei e sua madre non è grande o lussuoso,ma è molto bello ed è il suo rifugio.

Per pranzo decide di fare dei tortellini e si siede sul divano a mangiarli.
Scottano un po' ma ha troppa fame per aspettare.

Stava pensando che Carol è proprio una stronza.
Perla lo sa che è sbagliato dire queste parole ma lo fa comunque e molto spesso.

È arrabbiata perché lei l'ha ignorata per giorni e poi è diventata amica di un altra ragazza che lei e Perla hanno sempre odiato.

Che meschina che è stata pensa lei mentre prende una forchettata di tortellini al burro e se li mette in bocca.

È sera ormai e Perla è appena uscita dalla scuola di musica,fa freddo e il cielo è scuro.
Ottobre è inoltrato e ha chiesto a sua madre Giulien se può fermarsi a mangiare con Kayle.

Kayle è simpatico e molto gentile, con i suoi stessi interessi.
A orchestra suonano vicini visto che Perla suona l'oboe e Kayle il clarinetto.

Si sono conosciuti quest'estate a un Campus che ha organizzato la loro scuola.

Stanno mangiando un panino e parlano di cosa vorrebbero fare da grandi.
Per Perla è un dilemma,lei lo sapeva cosa voleva fare,ne era sicura ma qualcosa le ha chiuso gli occhi.
E le ha fatto crollare tutte le certezze.

Il locale è carino, c'è profumo di panini e salse,è un ristorante anni 80,colorato e con tante luci led.

Perla e Kayle ordinano due hotdog a un a ragazza con i capelli ricci e gli occhi neri.

Nel locale si sta bene ma fuori è iniziato a piovere.
Questo temporale nel cielo mette tranquillità nella testa di Perla.

I due finiscono di cenare e si salutano alla fermata dell'autobus.

Perla sta tornando a casa e ci sono molte pozzanghere nei buchi della strada.

La sua felpa è fradicia e sta iniziando a sentire un po' di freddo.
Sta sorridendo adesso Perla,è felice così perché non si può essere sempre triste.

Delle ragazze che lei conosce bene le si fermano davanti.
Sono delle sue compagne di classe e spesso offendono Perla che le ignora forse un po' troppo spesso.

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