𝔼𝕝𝕖𝕟'𝕤^5

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Ho paura. Quel mostro raccapricciante che si gela dentro al mio torace non riesce a smettere di tenere il mio respiro e a ricoprire la mia anima dal catrame così puro e irascibile. Solo una cosa riesce a calmare il mio animo, la pioggia. L'universo deve aver ascoltato la mia preghiera e mentre le mie mani sono ancora in appoggio sul mio viso bagnato ormai dalle mie stesse lacrime,  delle piccole goccie d'acqua abbracciano silenziose il vetro di quest'ufficio; una piccola goccia immobile attira la mia attenzione, mi rivedo molto in lei, sconfinata dal nulla e immobile per la paura di andare avanti senza trovare una scia che la conduca verso la sua destinazione. Prima di incamminarmi nell'ufficio di Roger do un'ultima occhiata a quella piccola fonte d'acqua e appena mi giro vedo una goccia che le va incontro unendosi in un'unica cosa, ritrovando di nuovo la loro scia. Sorrido senza neache accorgermene e prima di entrare nell'ufficio di quell'uomo faccio un bel respiro.
Prima di varcare la porta getto 2 piccoli colpi all'entrata.
Prego. Sento dire da dietro alla porta.
Prendo di nuovo un bel respiro e varco la soglia d'entrata. "Buongiorno Elen, prego, si accomodi" Senza proferire parola mi sistemo sulla sedia che si trova davanti alla sua scrivania. "L'ho chiamata per una sola cosa, in questo periodo la vedo molto giù di umore. Non so se lei se la sente di spiegarmi cosa le turba ma in tal caso se ne parliamo magari potrei aiutarla" Come mai ora fa l'amichevole?Prima non si azzardava neanche a concedermi uno sguardo e ora si preoccupa per me.ma che gentil uomo. "Va tutto bene Roger, sono solo un po' più stanca dal solito tutto qui" "non me la racconti giusta. Ho sempre fatto finta di niente ma ora mi deve spiegare cosa succede" Non riesco più a trattenermi,ancora una volta il senso di rabbia reprime le mie azioni e la mia bocca parla da sola. "Non ce la faccio più...In un anno non mi ha mai confidato parola e ora che siamo usciti una volta si preoccupa per me?! Per non parlare poi del fatto che si concede a tutti i miei colleghi ma ovviamente io sono l'eccezione. Sono stanca Roger ecco il problema. Sono stanca di questo lavoro ma sono costretta per mettere dei soldi da parte e vivere il mio sogno!. Sono stanca di dire che va tutto bene nonostante non sia la verità! Mi sono stufata di stare sotto alle persone e sono stufa della mia vita!" Queste parole scivolano via dalla mia bocca come se fosse dell'acqua che si rilassa al tocco della corrente e si fa trasportare via prima di una ripida cascata. Ora sento un enorme senso di leggerezza e vedendo la faccia di quell'uomo priva di rabbia, il mio animo si rilassa ancora di più.

Be mine-a sick love storyWhere stories live. Discover now