𝔼𝕝𝕖𝕟'𝕤^4

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Ahhh che bella la notte, così tetra, cosí misteriosa e cosí profonda da farti restare senza fiato. Adesso che ci ripenso anche da ragazzina ho sempre espresso un'attrazione verso la notte e tutte le sue stranezze magneficenti, e devo ammettere che le cose non sono cambiate poi cosí tanto. Da ragazza grazie alla notte riuscivo a scappare dalla realtà che mi circondava grazie al mondo dei sogni per fuggire dal dolore che quelle persone cosí grandi ai miei occhi mi affliggevano mentalmente... Mentre ora, grazie a questa meravigliosa oscurità riesco a scappare dai miei mali interiori che mi ardono lo stomaco dalla paura costante di non riuscire a dire mai la verità alle persone che mi circondano e questa angoscia è un altro tipo di dolore, è una battaglia di vincita tra la mia mente e il mio stesso ego. Ormai sono troppo impegnata col lavoro per pensare di migliorarmi, ma chi lo sa, il giorno in cui potrò trovare la vera me potrebbe essere anche dietro a un semplice angolo, ma in queste circostanze riesco solo a vedere l'ombra di quell'angolo.
"E quindi non riesco a capire com-ehy?Elen?Ci sei?" I miei pensieri vengono bloccati nel vedere la mano della mia "amica" agitarsi davanti al mio viso in cerca della mia attenzione. "Ah si si, perdonami Amelia ma in questo periodo sono un po' stanca" dico accennando un sorriso rassicurante, "no no tranquilla, sai che mi puoi dire cosa ti turba", "certo, grazie..." Il problema sei proprio tu Amelia... "Comunque ti aspetto in un ufficio. A dopo!" E accenna ancora uno dei suoi sorrisi più falsi mentre va a raccontare le sue solite scenate della vita perfetta a delle persone che le stanno a gioco. Lo ammetto, sono gelosa di lei e della sua vita, la odio per il fatto che mi fa pesare non avere la possibilità di fare e avere ciò che voglio. Anche Roger non la sopporta e ogni volta che quella donna gli riferisce parola riesco sempre a intravedere la faccia di Roger contorta dal fastidio e al desiderio di far tacere quell'individuo una volta per tutte. Come Dargli torto.
Cerco di calmarmi in preda a quel sentimento di disprezzo e nel mentre mi incammino verso la mia postazione di lavoro. Vedo una sagoma avvicinarsi e quando vedo di chi si tratta il mio umore cala ancora di più. "Elen ti vedo un po' strana... Tutto bene?" Povero illuso. Adesso inizia a fare l'amichevole perchè mi ha invitata ad uscire una volta.ohh ma che gentile. "tutto bene grazie" Perchè continuo a ripetere questa parola anche se non è vero?. È difficile ammettere la verità. "Elen, perfavore, prima di andare a casa, passa al mio ufficio" No!No!Elen digli che va tutto bene e che non hai bisogno del suo aiuto!. "Va bene". Non so come io abbia sorriso a Roger ma penso che questa volta fosse un sorriso sincero.

-Ehiii.come state?spero vi stia piacendo questa storia.oggi o stasera pubblicherò il continuo?byee^^

Be mine-a sick love storyWhere stories live. Discover now