Kijoka - Un giorno normale

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Autore/data: Kijoka - 09.02.2011
Beta-reader: ---
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: romantico
Personaggi: Severus, Pers. originale
Pairing: nessuno
Epoca: non precisata.
Avvertimenti: Storia scritta per la sfida di

Parole 2.456

Riassunto: Una sera speciale nel fluire del tempo.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Un giorno normale

Il sole rifletteva sulle numerose stalattiti di ghiaccio che si erano formate all'esterno, lungo il bordo più alto della finestra.

I raggi le attraversavano dipingendo la stanza silenziosa con vivaci riflessi e mille scie multicolori.

Il camino era spento, sebbene fosse ancora inverno e le temperature non si fossero assolutamente discostate dallo zero negli ultimi quindici giorni.

Senza lo scoppiettio del fuoco e lo sfrigolare dei ceppi la camera era fredda e triste.

Nulla.

Nessun rumore, nessuna musica o alcun chiacchiericcio riuscivano a giungere fino a lui, varcando la porta pesante dei suoi alloggi.

Era il 14 Febbraio.

Che stupida data!

Che stupida ricorrenza!

Che stupido modo di rendersi ridicoli davanti al mondo!

Severus non aveva mai aderito ai festeggiamenti di quella ricorrenza.

Anche quell'anno non avrebbe fatto differenza.

La stanza era sigillata da pesanti incantesimi per tagliare fuori ogni cosa e ogni rumore.

Come ogni anno anche questa volta aveva preso un giorno di riposo, accampando scuse su un generico malessere.

In fondo non era neanche tanto lontano dalla verità!

Tutta quella zuccherosa atmosfera, angioletti e cioccolatini, cuori e fiocchi rossi avrebbe presto finito con il dargli la nausea!

Pensare di uscire in serata, poi, era vera follia!

Con tutto quello scambiarsi insulsi regali, con nascondersi e riprendersi in noiosi inseguimenti, assurde schermaglie e timidi ammiccamenti, avrebbe potuto sicuramente dare di stomaco!

No, non era certo il giorno per lui.

Solo, chiuso nella sua camera, avrebbe riflettuto su quella giornata.

Cosa significava dedicare un giorno intero all'amore? Era davvero logico rendere tributo ad un sentimento effimero e illusorio?

Era così importante sprecare un'intera giornata tra sciocchezze, sospiri e svenevolezze varie?

Per lui era solo un giorno come un altro.

Il sole calava lentamente sull'orizzonte di colline scure mentre Severus restava seduto in poltrona, rigidamente appoggiato contro il morbido schienale.

Le mani, chiare ed eleganti, appoggiate ai braccioli. Gli occhi, neri e brillanti, fissi sui riflessi quasi magici che la luce, che si faceva sempre più radente, creava nella stanza, passando attraverso il ghiaccio e il vetro smerigliato della finestra.

Severus a San ValentinoWhere stories live. Discover now