-E' tutta colpa mia – sussurro tra le pieghe della sua maglietta, soffocando i singhiozzi.
Gerard si stacca immediatamente, fissandomi e aggrottando le sopracciglia. –Cosa?
-E' colpa mia, Gee. Lo sai. È colpa mia se la band si è sciolta. È colpa mia se è finito tutto a puttane, e tu non senti Ray e Frank da mesi. Lo sai che è così.
Gerard mi afferra improvvisamente il volto, piantando i suoi occhi nei miei. –Non. Dirlo.
Io annuisco con foga, continuando a sostenere le mie parole. –Lo sai.
-No, cazzo. Mikey, non dirlo neanche per scherzo. Non è colpa tua. Non è colpa di nessuno.
Silenzio.
Lo guardo per qualche istante, la mascella che mi trema e i miei occhi offuscati dal pianto. –E allora perché? Perché è finito tutto? Perché ci siamo ridotti a questo, Gerard? Dimmelo, ti prego, perché io davvero non capisco, io davvero non....
Smetto di guardare mio fratello e il vecchio me.
Smetto, perché semplicemente non posso reggere un momento di più.
E lascio la stanza.
FRANK
Sbatto le palpebre circa una decina di volte, prima di realizzare davvero ciò che sta succedendo sotto i miei occhi. E d'accordo che la prima cosa che ho visto è stato Gerard dall'altro lato della stanza, e d'accordo che ho sentito il cuore farmi una capriola nel petto per la gioia di rivederlo, ma non appena il mio sguardo si è posato sui due intrecciati appassionatamente su quel letto, si è fermato tutto.
Letteralmente. Ogni mio muscolo, ogni mia vena, il mio cuore e i miei arti e i miei pensieri. Fermi. Immobili. Ghiacciati sul posto.
Su quel letto ci siamo io e Gerard che ci baciamo. E no, non voglio ammetterlo nemmeno a me stesso, ma ricordo quel giorno. Lo ricordo come se fosse ieri, come in realtà ricordo perfettamente ogni dannata volta che la mia bocca ha toccato la sua.
Mi viene quasi da ridere. Come potrei scordarle?
Ci ho provato, oh sì, ci ho provato così tanto. In due anni non ho fatto che provarci.
Ma come si fa a scordare che si respira? Come si fa a scordare di possedere un braccio, o un piede, o una testa? Come si fa a scordare 12 anni di una vita vissuta in modo così intenso, così totalizzante, e come si fanno a scordare tutti quei baci, e quegli abbracci, e quelle parole sussurrate all'orecchio, e quegli sguardi d'intesa di cui nessuno tranne noi riusciva a capirne il significato; come si fa a scordare tutto questo?
Dio, devo tenere a bada la mia mente. Vedere questa scena sotto i miei occhi ha innescato qualcosa dentro di me, e ora i miei pensieri stanno cavalcando a briglia sciolta, come non succedeva da secoli, direi.
Prendo un profondo respiro.
Vedo Gerard, e non il Gerard dall'altro lato della stanza, ma quello sul letto, levare la maglietta a... me stesso, solo ringiovanito di dieci anni, ed è allora che capisco che non posso reggere questa situazione un momento di più.
Sono terrorizzato.
E imbarazzato, soprattutto. Credo che potrei andare in autocombustione da un momento all'altro, e non so se riuscirò più a sostenere lo sguardo di Gerard dopo aver condiviso insieme una scena del genere.
Ed è buffo, perché noi l'abbiamo già condivisa. Anzi di più. Noi l'abbiamo vissuta.
Attraverso la stanza a grandi passi, senza lasciare che il mio sguardo si soffermi oltre su ciò che sta succedendo sul letto, e arrivo faccia a faccia con il vero Gerard.
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Entropy
FanfictionI My Chemical Romance, due anni dopo la fine. Nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbero ritrovati, in un assurdo scherzo del destino, nel posto più impensabile al mondo. Separati. Soli. Alla ricerca di una via d'uscita nel caos più totale. Un lab...
Chapter 5 - Part1
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