La mia reazione è immediata. Mi scanso di colpo, allontanando brutalmente la sua mano e voltandomi verso di lui in modo da essere faccia a faccia. –Come avete potuto? Dovevamo finire di registrare l'album degli Electric Century, dovevamo... noi dovevamo....
Vedo Gerard deglutire, rimanendo sempre in silenzio.
Vedo me stesso abbassare la testa, trattenendo chissà quale sentimento.
Mi sentivo così impotente, all'epoca. Non volevo stare lì. Non volevo essere aiutato. Non volevo nessuno. Avevo staccato i contatti con tutti, con il mondo intero, e mi ero ritirato nel mio appartamento senza voler vedere anima viva.
Ma poi ero crollato. Credevo di aver già toccato il fondo, ma non era così. Rischiai di andare di nuovo in overdose. I dottori mi dissero che avevo rischiato di non risvegliarmi più. Non avevo ancora capito quanto fosse grave, ma continuai a rifiutare gli aiuti dei miei amici e della mia famiglia, cercando di dedicarmi con scarsi risultati al nuovo progetto con gli Electric Century.
Ma come potevo, quando non riuscivo nemmeno a mantenermi in piedi per l'effetto di tutte le droghe che mi iniettavo in corpo appena sveglio?
E poi mi avevano chiamato sulla East Coast, ed io ci ero andato, credendo che avremmo finito di registrare l'album.
E invece mi ritrovai lì, in quella clinica, tradito da quelle poche persone che, nonostante tutto, mi volevano un bene dell'anima.
-Gerard, devi portarmi fuori di qui. Non posso. Io non posso, d'accordo?
Gerard scuote la testa fermamente. –Devi rimanerci, Mikey. Per favore, fallo per me, fallo per nostra madre, fallo per chi ti vuole bene. Devi cercare di....
-No! – esplodo, risollevando improvvisamente la testa e guardando mio fratello con un'espressione quasi spiritata negli occhi. –Dio, non capisci? Non voglio nessuno, non ho bisogno di nessuno! Posso cavarmela da solo, dovete smetterla di trattarmi come un fottuto bambino, cazzo!
Gerard non fa una piega. Sorride tristemente. –Mikey, non ti ho mai trattato come un bambino. Se sei qui, se ho ancora speranza riposta in te, è proprio perché confido che tu sia abbastanza maturo e adulto per gestire questa cosa.
-Non ho bisogno di gestire un cazzo, io. Ho tutto sotto controllo – dico, ma le mie parole vengono tradite da un leggero tremore, come un tic nervoso, delle mie palpebre.
-Da quando non dormi, Mikey?
Qualche istante di silenzio.
-Mikey, lo sai che stavi per morire? Lo sai che stavo per perderti per sempre? – e posso sentire la voce di Gerard spezzarsi a queste ultime parole. Mi mette le mani sulle spalle, chinando la testa e posando la sua fronte contro la mia, respirando piano. –Non puoi immaginare... non puoi immaginare cosa mi hai fatto passare.
E poi finalmente crollo.
Me lo ricordo, perché sentii come un qualcosa che si fosse spezzato dentro di me. Sentii le mie ossa frantumarsi, il mio cuore spaccarsi in due e il mio stomaco contorcersi. Sentii le ginocchia cedere e le braccia diventare improvvisamente troppo pesanti, e fu allora che mi aggrappai al collo di Gerard.
E piansi.
Sì, scoppio a piangere proprio in quell'istante, stringendo forte la maglietta di mio fratello tra le mani, tentando quasi di strappargliela, tentando quasi di fargli male per evitare di riconoscere il male che mi sto facendo io stesso, e Gerard mi tiene forte, mi tiene forte per impedirmi di cadere e io lo sapevo. In quel momento, in quella stanza di due anni fa, io sapevo che ci sarebbe stato sempre, per me.
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Entropy
FanfictionI My Chemical Romance, due anni dopo la fine. Nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbero ritrovati, in un assurdo scherzo del destino, nel posto più impensabile al mondo. Separati. Soli. Alla ricerca di una via d'uscita nel caos più totale. Un lab...
Chapter 5 - Part1
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