Capitolo III

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La puzza di muffa in quella taverna era davvero insopportabile e le pareti di legno umide e leggermente marce rendevano l' ambiente ancora più scadente e sgradevole.

Delle deboli fiammelle provenienti da delle lampade di pessima fattura posate su traballanti tavolini di legno, rischiaravano un poco l'ambiente, rendendolo meno angusto.

Il fumo proveniente dalle pipe e dai sigari lasciava nell' aria un odore sgradevole ed una lieve patina bianca e grigia di vapore aleggiava sopra le teste degli avventori.

Ciò che contraddistingueva quella bettola dalle altre, era la compagnia che si trovava lì dentro; a differenza delle altre presenti nella città, frequentate da pover uomini che cercavano di tirare sera,alleviando le sofferenze con una bella bottiglia di rum,quella, situata vicino al porto, era frequentata soltanto da tagliagole, da commercianti di prostitute e da un altra serie di individui che condividevano loschi affari.

Il fatto che quella sera li dentro fosse entrato un aristocratico, non cambiava assolutamente le cose.

Pareva che tutta la feccia di Copenaghen si fosse riunita tutta lì proprio al suo arrivo ed il fatto che in quel momento fosse circondato da buona parte di loro, non suscitava tanto interesse, come avrebbe dovuto.

I nobili, in quei posti, erano considerati solo come polli da spennare e quello pareva essere parecchio ricco.

Quello che tuttavia molti avventori ignoravano era il vero motivo per il quale quell' uomo era lì.

Diversi pensavano che avesse semplicemente sbagliato posto, tuttavia il ghigno maligno che quello mostrava sul viso faceva scomparire quelle poche domande che tutti si ponevano.

Quell' uomo, dall' aspetto ributtante, era seduto al tavolo con un ragazzo, mingherlino e magro come il più malato dei cani.

Nonostante l'aspetto, quel giovane, che non aveva più di venti anni, era conosciuto nell' ambiente come uno dei più abili assassini di Copenaghen; il fatto che proprio un nobile lo aveva interpellato suscitava la curiosità degli uomini seduti ai tavoli vicini al loro.

-Voglio un lavoro pulito, non deve rimanere nessuna traccia di quello che farete. Alla principessa non dovete torcere un capelli mentre del re, fatene pure quel che volete.- il tono maligno e rauco rendeva quelle parole ancora più agghiaccianti, ma per il giovane danese erano soltanto musica per le orecchie.

-Per quanto non mi stiano simpatici gli olandesi trovo che la vostra offerta sia davvero allettante e sarei uno sciocco a non accettarla. Quel che deve essere fatto, sarà fatto.- esordì il ragazzo che per tutto il tempo che l' altro aveva parlato, prima di fargli l' offerta, era rimasto in silenzio.

-Conto su di voi. Avete fama di essere uno dei più spietati assassini e spero vivamente di non sbagliarmi. Per quanto possano permettere le mie tasche, io mi sto cacciando in un guaio serio e se tutto non fila come dico io, rischio di finire col cappio al collo.- mentre parlava, con voce leggermente affannosa per il caldo che iniziava a provare lì dentro, estrasse un fazzoletto di morbida seta dal taschino del panciotto e con quello di deterse il sudore che colava sul suo viso rubizzo.

Sul volto del ragazzo comparve un lieve ghigno che mise subito in evidenza le gengive spoglie di denti e che fece deglutire rumorosamente l' uomo.

Per quanto non fosse un fifone ed avesse abbastanza coraggio, tanto da rivolgersi ad un individuo del genere, una lieve paura albergava comunque in lui.

-Il giorno dell' incoronazione della regina non mi troverete qui a Copenaghen, sarò già nella villa di campagna pronto a ricevere la principessa. Vi attenderò lì e solo quando vedrò la ragazza, riceverete il compenso che vi è stato promesso. Questi sono solo un assaggio di quello che riscuoterete.- con fare non curante il duca gettò sul tavolo una sacca di iuta, colma di monete tintinnanti.
Dopo avergli rivolto un cenno di assenso, il giovane assassino si alzò e dopo essersi intascato il malloppo si diresse, senza fretta, fuori da quella locanda maleodorante, inoltrandosi nel buio della notte.

Stolt af at elske (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora