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I giorni passavano e la vita di corte aveva ritrovato quella tranquilla monotonia che tutti amavano.

Niki aveva invitato nuovamente il pittore e il modello al palazzo e il lavoro procedeva a gonfie vele, dando non poche soddisfazioni al giovane Daniel che si sentiva riempito di complimenti sia dal principe che dal suo stesso modello.

Sunghoon passava invece le sue giornate nel suo studio, immerso nelle carte che riempivano interamente la scrivania e gli scaffali in mogano. Sognava la sua vita tranquilla e bravama le labbra di Jake ogni volta che il ragazzo lo interrompeva per portargli qualcosa o che con una scusa si avvicinava a lui per potergli dare un po'di conforto in quel compito così arduo. Le visite alla serra erano sempre più sporadiche ed era ora Jake a controllare al meglio come procedeva quando il re non poteva, curando le piante e comunicando a Sunghoon ogni qual volta ci fosse un problema che l'altro era pronto a risolvere. Erano una squadra unica, che non avrebbe potuto concludere nulla se non con le loro forze unite insieme.

Sunoo era immerso nella lettura, come ormai di consueto, quando fu richiamato da Felix.
"principe Sunoo, vostro padre richiede un colloquio con voi, è importante" affermò per poi aiutare Sunoo a prepararsi, alzandolo dal letto e sistemando i vestiti stropicciati il meglio che poteva.
Sunoo si domandò che cosa potesse volere suo padre da lui e, curioso, si avviò verso il salotto dove avrebbe ricevuto l'uomo, abbandonando il suo libro sul comò della sua stanza prima di chiudersi la porta alle spalle.

Camminò il più velocemente possibile per i corridoi per raggiungere la stanza, affaticato da quella malattia che gli rendeva il fiato corto e le gambe pesanti come pietra.
Riprese fiato davanti alla porta non appena arrivato, seguito da Felix che, preoccupato, aveva tentato di dissuadere il principe dall'andare così forte per tutto il tragitto.
"Annunciatemi" ordinò Sunoo deciso e Felix entrò nel salotto annunciando il principe che lo seguì poco dopo.

Il padre era comodamente seduto su uno dei due divanetti che riempivano la stanza, messi uno di fronte all'altro al bordo di un tappeto che rivestiva il parquet in legno. La sua espressione fiera era più rilassata del solito, così come la sua posizione, ammorbidita ma allo stesso tempo sfacciata.

"Figlio mio, devo comunicarvi una cosa" annunciò non appena Sunoo prese posto nel divano davanti a quello del padre, infastidendolo, dato che l'uomo pensava che si sarebbe accomodato accanto a lui.

Sunoo fece un gran sospiro: "ditemi padre"
L'uomo lo guardò e poi fissò Felix che ancora si trovava in un angolo della stanza ad aspettare le direttive di Sunoo. Notando lo sguardo il principe con un gesto lo congedò e l'altro se ne andò dopo un inchino, chiudendosi la porta alle spalle.

"Dovete sapere che la nostra famiglia ha sempre avuto una grande influenza sulle terre di iland. Per molto tempo al nord siamo stati noi quelli che controllavano i raccolti, che difendevano le persone e ricevevano i loro tributi. I Park si sono sempre concentrati di più sul centro sud di queste terre e ci hanno affidato grandi appezzamenti per garantire al regno sicurezza e prosperità" raccontò il padre a Sunoo che prestava attenzione ad ogni parola.

"La famiglia Park però ora è debole. Vostro cugino Sunghoon non gode del rispetto che era riposto in suo padre e suo fratello" l'uomo fece una smorfia saccente "sapete perché, figlio mio? perché non è capace di stringere le alleanze giuste"

Sunoo strinse i pugni e le sue nocche divennero bianche. Era a dir poco adirato a sentire il modo in cui il padre parlava di Sunghoon, ignorando quanto egli stesse facendo per rendere il regno un posto migliore. "Sunghoon è un grande Re " esordì il moro ma il padre ribatté velocemente con tono duro "Sunghoon è un debole!"

Sunoo si zittí impietrito per la furia con il quale suo padre si era scagliato contro di lui e il cugino. Era spaventato e non sapeva dove quella terribile conversazione sarebbe finita. Però temeva, con tutto il suo cuore, che la risposta sarebbe stata crudele. Forse avrebbe dovuto tradire il cugino che tanto ammirava e al quale aveva sempre donato amore. Forse avrebbe dovuto prendere il posto in un modo che non riusciva ad immaginare.

"Mio nipote ha scelto di restare da solo. Non sposandosi si è tirato addosso l'ira delle famiglie delle pretendenti e non ha stipulato nessun accordo favorevole. Io non farò questo stesso errore per te"

Sunoo sbarrò gli occhi e sentì l'aria mancare nei suoi polmoni. Era un ragazzo debole, malato. Come avrebbe potuto trovare qualcuno? Inoltre lui non desiderava nessuna pretendente mai vista. Il suo cuore era ancora perso negli occhi scuri di quel medico che in quel preciso istante probabilmente stava posando con il fratello.

"Ho trovato una donna, è più grande di te di molti anni ma è disposta a sposarti nonostante le tue condizioni fisiche. Sei malato Sunoo, ma puoi lo stesso portare vantaggi alla tua famiglia e..."

"NO" sbraitò il moro alzandosi dal divanetto in uno scatto fulmineo che gli fece girare la testa e appannare la vista "non la sposerò"

Il padre rise "certo che la sposerai, i patti sono stati stipulati e presto quella donna verrà qui, a prenderti. Vi sposerete e governerai sulle nostre terre. Saremo sempre più potenti e presto il trono e la corona potrebbero essere nostri Sunoo"

Il ragazzo tremò abbassando lo sguardo che non riusciva a reggere quello fiero e senza emozioni del padre.

"Non ho intenzione di farlo" rispose trattenendo le lacrime. Non poteva, non avrebbe mai pianto davanti a quell'uomo. Non gli avrebbe dato la soddisfazione.

"Sunoo tu non capisci, non hai un'altra opzione. Non puoi decidere. La scelta è già stata fatta. Tu devi accettarla" Finì di dire il padre. Si alzò dal divano e si diresse verso la porta, la aprí e si voltò un'ultima volta verso il figlio.
"Non deludermi" L'ordine fu espresso con parole dure.

Sunoo sentí la porta sbattere e si lasciò cadere a terra. Le lacrime continuavano a sgorgare e gli rigavano le guance e il respiro era incostante. Singhiozzava e si chiedeva perché, perché proprio a lui? Cosa aveva fatto per meritarsi tutto questo?

Non sapeva quanto tempo era stato sul tappeto posto sul parquet quando due calde braccia familiari lo avvolsero premurose.

Niki lo strinse a sé cercando di confortarlo: gli accarezzava i capelli, gli asciugava le lacrime e lo abbracciava, come quando erano piccoli, come ogni volta che uno dei due aveva bisogno dell'altro.

Erano fratelli, inseparabili, e Niki non avrebbe permesso a nessuno di ferire il suo amato fratello. Gli scostò delle ciocche dal viso e gli sussurrò che sarebbe andato tutto bene, che lo avrebbe sempre protetto.

Sunoo tirò su con il naso e si strinse di più al biondo che lo abbracciò. Le sue braccia erano confortevoli e sapevano di casa per il moro.

"Sunoo guardami" lo richiamò il minore prendendogli delicatamente il viso tra due dita, alzandolo per vederlo negli occhi. "Ti proteggerò, farò qualsiasi cosa per aiutarti. Non sposerai quella donna"

Sunoo si gettò di nuovo sul fratello, stringendolo fortemente affondando il viso nel suo collo.

"promettimelo" sussurrò il maggiore.

Niki gli sorrise "te lo prometto Sunoo"

⌗ 𝘼𝙧𝙩 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘦𝘴 𓂃노랑 [Sunheeki]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora