Andare avanti

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POV esterno

Dopo che Lia accettò la proposta di Namjoon, iniziarono ufficialmente a frequentarsi.
Entrambi erano felici.

Dopo 1 settimana dalla proposta Nam decide di preparargli un appuntamento speciale.

Che gli avrebbe rivelato nei giorni a venire.

Lia's POV

Oggi avrei passato la giornata con Nam.
E perciò mi stavo preparando.
Mi misi una gonna di jeans con sopra una camicetta nera. Ovviamente non potevano mancare i miei orecchini a cerchio e gli occhiali da sole. Eyeliner,matita e mascara. Ed ero pronta.

Guardai l'orologio. Era ancora presto per uscire di casa.

Quindi accesi la tv. Rimpiansi il momento in cui lo feci.

"Oggi qui da Seoul, intervisteremo il Signorino Kim Taehyung . Erede della Kim's Gallery of Art"
"Salve a tutti"
"È un piacere averla qua. Ma oggi non siamo qui per parlare di affari, ma di lei"
"Già"
"Ci è stato riferito che si sta per sposare"
"Esattamente"
"Sappiamo anche che-"

POV esterno

Lia non volle sentire altro. Finalmente era riuscita a dimenticarlo. O quasi. E lui riappariva così. Oltre tutto si sarebbe sposato.

Alla faccia del vero amore.
Lei sapeva che non poteva stare al suo fianco. Per ovvi motivi. Aveva anche sommesso di sperare che sarebbe tornato. Ma sotto sotto una piccolissima speranza in lei, c'era. Ma venne sgretolata a sentire le parole 'Taehyung' e 'si sposa' insieme.

E quando finalmente pensava di esserselo dimenticato ecco che torna lì. Nei suoi pensieri.

Lo voleva. A fianco a sé. Più di chiunque altro.
Le dispiaceva per Namjoon. Ma sapeva che "amare" Nam era una scusa per dimenticarlo.

Improvvisamente si sentì la mano bagnata. Stava piangendo, per quel bastardo che non gli aveva dato altre spiegazioni.

No Lia calma, non dire parolacce, non ti arrabbiare e soprattutto non piangere per quell'idiota.

Ma cavolo quanto era bello quell'idiota. Se prima lo era adesso ancor di più. Aveva i capelli castani e mamma mia quanto lo rendevano fottutamente attraente.

Decise di chiamare Namjoon.

"Pronto?"
"Ehi Nam" tentò di soffocare un singhiozzo
"Ehi tutto ok?"
"No, niente è ok" disse straziata
"Scusami Nam, per averti risposto male. Ma non sto bene" aggiunse
"Ti raggiungo-"
"No Nam, voglio stare da sola. Ti ho chiamato per chiederti se potevamo annullare l'appuntamento"
"Ouh, ehm si certo"
"Mi dispiace" disse la ragazza
"No tranquilla. Non ti preoccupare"
"Ciao Nam"
"Ciao"

Appena chiuse la chiamata si lascio andare tra singhiozzi e pianti.

Poco dopo le suonò il campanello.

"Chi è?"
"Sono Sissi, tesoro apri"
"Voglio stare da sola"
"Tesoro sono preoccupata"
"Aish! Va bene entra"

Sissi entrando le prese il volto tra le mani, scrutandola per poi regarle un forte abbraccio.

"Scusami Sissi, se ti ho risposto male. È che niente mi va bene in questi giorni"
"Tranquilla tesoro. Raccontami"

E singhiozzando me disse tutto.

"Ma sto brutto stronzo figlio di una banana ammuffita trovata sotto un cactus alle Hawaii. Come si permette???"

Alla sua esclamazione Lia rise. Solo lei riusciva a trovare questa sottospecie di insulti che le facevano risollevare il morale. Erano strani e divertenti. Da dove le venivano fuori? Ogni volta se lo domandava.

"Io vado a casa sua e gli faccio il culo. Si ritroverà come un babbuino spiaccicato nel paraurti. Sta scimmia-"

E Lia rise. "Ehi calma, calma. Non c'è bisogno"

"Invece sì. Se ne esce fuori senza nemmeno una spiegazione. Dopo tutti i 'ti amo' e le promesse. Che faccia di cavolfiore ammarcito!"

"Sissi-"

"No Sissi niente. E la cosa che ti fa arrabbiare è il fatto che nonostante tutto tu lo ami ancora"

"Non è vero, io non-"

"Si lo ami"

"Io non lo am-"

"Vedi..."

"Ok lo amo. Ma cosa ci posso fare. So di essere in emerita idiota. Che dopo 5 cazzo di anni ci spero ancora"

E Lia scoppiò in lacrime devastata. Non sopportava più questa situazione.

E Sissi la abbracciò scusandosi per essere stata troppo brusca.

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