𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 4: 𝑌𝑜𝑢 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑏𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑒

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"È  un lui"

È  da 10 minuti che quella frase si ripete senza sosta nella mia mente mentre osservo il mio acquario.
È  per questo che preferisco non innamorarmi, non mi piace non aver il controllo su qualcuno.
Invece, Y/n de Santos mi aveva  in pugno e mi dava fastidio.
Adesso ero nervosa perché  lei mi aveva rifiutata e ciò  non era mai successo con qualcuno.
Nessuno rifiutava me... né  Sayaka, né le altre ragazze con cui sono stata. Anzi, ero io che rifiutavo loro e avevo il totale controllo.
Chi lo aveva mai detto che mi sarei innamorata?
Trovo alcune persone  intriganti è  vero, ma non mi innamoro... c'è  solamente un interesse  particolare, ma non così  forte da... da farmi provare qualcosa.
Onestamente,non sono il tipo di ragazza che ama o che si innamora. Di solito, amo a modo mio o non lo faccio proprio.
Provo solamente  l'interesse fisico nei confronti di qualcuno, ciò significa che non perdo un'occasione quando si tratta di sesso.
La mia fortuna è  essere nata con un bel fisico, bei capelli, bei occhi azzurri, bella filosofia riguardo la vita e soprattutto, essere nata in una famiglia potente e pericolosa.
Onestamente, sono perfetta.
Il mio è un mondo  differente dal suo e complicato da comprendere,ma allora perché  sento che lei sia la persona giusta per me? Perché sono convinta che lei sappia comprendere il mio mondo?
E perché mi fa paura essere compresa da qualcuno?
Perché  esprimere i miei sentimenti mi fa sentire "spoglia"?
Fin da piccola, mi hanno preparata ad essere il capoclan perfetto per gestire la mia famiglia e,come tutte le altre famiglie potenti  in tutto il mondo, i sentimenti dei futuri capoclan non vengono  considerati.
Perciò  ho sempre considerato  l'amore un sentimento  indifferente, da mettere da parte.
Invece, ho sempre  preferito  concentrarmi sul mio acquario, sul fatalismo, sul business famigliare e sui miei egoistici e sadici interessi sessuali.
Decisi di staccare la mia mente dai pensieri  e trovare un modo per attirarla qui da me.
La volevo, dovevo  averla.
La sua faccia frustrata di poco fa era così  carina e piacevole  da guardare.
Avrei continuato  a guardarla fino a metterla a disagio e poi l'avrei baciata, spogliata e le avrei chiesto di entrare nel mio mondo. A modo mio.
Lei aveva dedicato il quadro ai miei occhi, ne sono convinta.
Non è  un lui, è  una lei.
Sono io "Lei"
Unicamente io.

"Presidente"

La voce di Sayaka  mi riportò  alla realtà

"Si, Sayaka?"

"Posso chiederle perché  sembra così  nervosa del solito?"

Sayaka era già  entrata in qualche modo nel mio mondo, ma non riusciva a capirmi.
Mi intrigava il fatto di essere incomprensibile  per qualcuno, soprattutto per qualcuno logico e razionale come lei. Ma cosa sarebbe successo se una persona avesse capito la mia mente sociopatica,sadica e malata?
Cosa sarebbe successo se, per una volta, fossi stata compresa e non considerata come la 105° Presidentessa della Hyakkaou Academy, ma come Kirari Momobami.

"Niente di che cara, solamente un po'  di stanchezza"

Sayaka annuì alla mia risposta

"È  per Y/n De Santos?"

"No,certo che no"

E invece si.

Mi alzai e uscii fuori dalla sala del consiglio.

La vidi leggere un libro di Charles Darwin,il  creatore della genetica, sotto uno dei portici dell'accademia.
Posò il libro e si sistemo i capelli, poi si mise le mani al viso  per coprirlo. Si notava la disperazione  con il gesto che fece.
Si sentiva  in colpa per quello  che mi ha detto? Faceva bene, mi ferì  molto.
Decisi  di passarle di fronte e non guardarla neanche  per aumentare la sua disperazione.
Appena passai, non mi degnò di uno sguardo.
Dio che nervi!
Perché  non poteva dirmi semplicemente che quel dannato quadro era dedicato a  me?
Perché  doveva  essere così  orgogliosa?

"Non pensavo che avesse mostrato il suo lato debole a me"
Disse Y/n con convinzione

Io avevo  mostrato a lei il suo lato debole?
No. Non era possibile.

"Non so a cosa ti riferisci Y/n"

"Ho notato  il suo cambio di umore quando ho detto che era un lui! Non mi prenda per scema!"

"Adesso basta." Dissi voltandomi verso di lei e avvicinandomi, facendola indietreggiare  contro i portici.

I suoi occhi ( colore dei tuoi occhi) brillavano e le  pupille si erano dilatate.
La sua faccia era diventata rossa, le sue mani erano in attesa per allontanarmi e tutto ciò  che sembrava  essere intorno a noi sparì.
La presi dai fianchi, costringendola a guardare i miei bei occhi che a lei piacevano tanto e rimasi in silenzio.

"A te cosa interessa mh?"

Puntò lo sguardo altrove

"M-mi interessa e basta"

Le presi il mento e la costrinsi di nuovo a guardarmi negli occhi

"Mantieni il contatto visivo."

"C-che intenzioni ha!?"

Vorrei toccare il tuo bel corpicino

"Nulla. E tu intendi disturbarmi ancora per il tuo stupido quadro"

Deglutì nervosa

"Voglio solo...capire se si è  offesa ed eventualmente  chiederle scusa..."

Ho sentito bene?
Voleva chiedemi scusa?
Chi lo avrebbe mai detto che il suo orgoglio sarebbe  crollato di punto in bianco con me?

Allentai la presa dei fianchi e la guardai sbalordita
Dovevo dirle che mi ero offesa o dovevo far finta di niente?
Non potevo mostrarmi di nuovo debole.

"Avanti presidente... me lo dica"

Disse con una voce delicata e con un tocco di sensualità

"Ci siamo mostrate deboli entrambe no?Non lo saprà  nessuno, solamente noi due"

A me andava bene, ma mi ero mostrata debole di fronte a te.

"Non ti dirò  nulla" Dissi

"Questo conferma che lei si è  offesa, ma non lo vuole ammettere  giusto?"

"Y/n, basta."

Non era ciò  che avrei voluto.
Nessuno poteva entrare nel mio mondo in questo modo.
Cosa sono i sentimenti? Non li voglio neanche considerare...
Entrare nel mio mondo con queste  cose sdolcinate  era inammissibile.

Vide Mary Saotome, si sistemò  i capelli e prese le sue cose.

"Va bene, arrivederci"

Non la salutai neanche  perché  ero troppo stressata.
Volevo piangere per la prima volta.
Perché  proprio lei?
Decisi  di dire a mia sorella di fingere che fosse me e andai a casa.

𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐅𝐥𝐚𝐦𝐞|𝑂𝑑𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑃𝑒𝑟 𝐴𝑚𝑎𝑟𝑒[𝑲.𝑴𝒐𝒎𝒐𝒃𝒂𝒎𝒊]✓Where stories live. Discover now