CAN YOU IMAGINE IT? [ita]

quattro

Con la testa poggiata sul suo petto, riuscivo a sentire i forti battiti del suo forte cuore. Harry teneva una mano sotto la testa sul cuscino, con l'altra mi accarezzava dolcemente e quasi meccanicamente i capelli; teneva gli occhi chiusi, mentre io ero immersa nelle mie paranoie. Ripensavo a quando, alla fine di una delle lezioni dell'ES, tornando nella stanza per prendere la borsa che mi ero dimenticata, beccai Harry e la sua ex ragazza, Cho Chang, da soli; e non appena entrai, entrambi smisero subito di parlare e si voltarono a guardarmi. Sul momento, reagii sarcasticamente dicendo: <<Oh, scusate l'interruzione, prendo una cosa e vi lascio soli>>. Quando stavo facendo per uscire, passai accanto a loro e finsi un sorriso, salutando sia Cho che Harry, sussurrando brusca a quest'ultimo: <<È tutta tua>>. Ma poi Harry mi prese al volo il polso e mi fermò: <<Aspetta, T/n! Vengo con te, non è quello che pensi, la stavo solo salutando!>>. Non gli dissi niente, lo fulminai solo con lo sguardo e mollai la presa dal mio polso, andandomene definitivamente... Con lui alle calcagna. La sera non ci demmo la buonanotte e neache il giorno dopo ci parlammo; soltanto a cena nella Sala Grande, con Ron e Hermione che commentavano la Gazzetta del Profeta, fu inevitabile scambiarci delle parole, fredde, ma pur sempre parole. Così, un po' alla volta, tornammo alla "normalità" e non tirammo mai fuori l'argomento.
<<Che ti succede?>>, mi chiese all'improvviso Harry, riportandomi al presente.
<<Nulla>>
<<Lo vedo che sei sovrappensiero>>
<<Beh, visto che insisti... Non è successo nulla con Cho?>>, sputai il rospo.
<<Quando?>>, domandò tranquillo.
<<Quella volta in cui avevo lasciato la borsa nella Stanza delle Necessità, dopo la lezione dell'ES, e vi ho trovati lì, voi due, soli>>, spiegai.
<<Ah, sì...>>
<<Allora?>>
<<No, non è successo nulla>>, disse con voce limpida, togliendo la mano da sotto la testa, per accarezzarmi affettuosamente i lineamenti del volto.
<<Sicuro? E di che stavate parlando prima che io entrassi?>>, incalzai.
<<Beh...>>, esitò lui.
<<Voglio la verità>>
<<E l'avrai. Sai com'è fatta Cho, no? Che tende sempre a piagnucolare un po' per qualsiasi cosa... Ecco, mi aveva chiesto perché tu>>
<<Perché io?>>
<<Sì, perché tu. Perché avessi scelto te e avessi lasciato lei>>
<<Ma non ti aveva mollato lei?>>
<<Boh, onestamente, per quanto m'importa, ormai, neanche mi ricordo>>
<<E tu che le hai detto?>>
<<Le ho detto perché sono andato avanti e che è quello che dovrebbe fare anche lei>>
<<Mh, ok...>>
<<Era questo che ti preoccupava?>>, ridacchiò, stringendomi a sé.
<<A dire il vero c'è anche qualcos'altro...>>, mi staccai da lui e su quel suo letto a baldacchino mi misi seduta, per poterlo guardare meglio negli occhi.
<<Sentiamo>>, Harry era ancora sdraiato e continuava ad accarezzarmi.
<<Provi ancora qualcosa per lei?>>, chiesi in una via di mezzo tra il flebile e l'acido.
<<Cosa?>>, si mise seduto anche lui, <<Stai scherzando, spero>>
<<No, Harry... Quando c'è lei attorno, provi ancora qualcosa?>>
<<Per Mago Merlino, T/n, ma che ti salta in mente... Ovvio che no! È una persona che conosco, se mi capita la saluto, certo, ma T/n, tu...>>, si avvicinò di più, <<Sei l'unica per me, sei troppo unica>>
<<Però, se è gelosa di me, di noi... Non credi che proverà a rovinare la nostra relazione?>>. Mi avvolse tra le sue braccia, un posto sicuro, ma la mia voce ancora diffidente, e ci risdraiammo. <<E anche se fosse? Potrà provarci quanto le pare, ma non ci riuscirà>>.
M'immersi nei suoi occhi verde cristallino e sospirai: << Tu dici?>>
<<Sì, T/n>>, il suo volto si propese verso il mio, <<ci conosciamo da troppo tempo, non riuscirà a rompere un legame del genere, così, da un momento all'altro>>. Ci fu una pausa in cui ci contemplammo intensamente, notai i suoi occhi diventare un po' lucidi, <<Ti amo, con tutto il mio cuore, la mia mente, e la mia anima>>, mi baciò la fronte, <<anche se questa è intaccata da Voldemort>>, aggiunse infine con un'amara risata.