due

152 7 0
                                    

T/n è una Serpeverde al sesto anno, molto amica di Draco Malfoy, ma un giorno le tocca dare ripetizioni al suo peggior "nemico", Potter. Questo scatenerà in Draco una certa ira, difficile da dominare e che prenderà il sopravvento su T/n.

Non era usuale per T/n sedersi al banco con un Grifondoro, ma a quella lezione di Pozioni fu inevitabile: i posti rimasti erano quelli, era arrivata in ritardo, perciò c'era da arrangiarsi. Si sentivano gli altri Serpeverde bisbigliare cose a riguardo, ma non c'era da biasimarli, le era toccato sedersi accanto a quello scimunito di Harry Potter. Anche lei bofonchiava: "che rottura di scatole Draco, ma non poteva mostrarmi quell'incantesimo in un altro momento?". Draco Malfoy aveva, infatti, fermato T/n qualche momento prima della lezione, per metterla al corrente di una certa formula, Sectumsempra, del professor Piton stesso. Però, a quanto pareva, quella che sembrava una discussione solo nella sua testa fu un minimo udita, tanto che Harry chiese: <<Quale incantesimo?>>. T/n rispose glaciale: <<Niente. Fatti gli affari tuoi, Potter>>. Draco, a dire il vero, era intento organizzare qualcosa a Harry, ma nulla di che, uno dei suoi soliti scherzi, o almeno così credeva. In ogni caso, quella volta T/n aveva deciso che ne sarebbe stata fuori, aveva da pensare ad altre cose, come al compito di Pozioni. Alla fine delle lezioni, quello stesso pomeriggio ricevette una lettera dal professor Piton, che diceva che avrebbe dovuto dare ripetizioni di Pozioni a... Harry Potter!
<<Ma professore! Io non voglio fare ripetizioni ad uno come lui e per altro di una Casa avversaria! Con tutto il rispetto, ma si rende conto cosa mi sta chiedendo di fare?!>>, protestò T/n nell'ufficio del professore.
<<Non mi interessa, T/c. Per quanto possa costarle caro, lei è la migliore nella materia, supera persino la signorina Granger>>, disse Piton impassibile. Uscita dallo studio senza ottenere risultati, T/n si diresse nella Sala Comune, da Draco, per riferirgli l'accaduto.
<<Che babbeo, ha pure bisogno di ripetizioni!>>, rispose Draco.
<<Già...>>, e sedendosi scocciata su una poltrona, a T/n venne in mente un'idea: <<Sai che ti dico, Draco? Non fa niente, farò ripetizioni a Potter, non mi interessa. L'importante è che tu faccia bene quel che devi fare con quel Sectumcoso>>
<<Sectumsempra>>, la corresse Draco. È vero, aveva detto che non si sarebbe immischiata in quella tresca, e infatti T/n non avrebbe dovuto fare nulla. Draco le lanciò uno sguardo furtivo accompagnato dal suo solito ghigno, e battendole il cinque le disse: <<Puoi starne certa>>. Ora le mancava, però, organizzare una data d'incontro con Harry, perciò si diresse verso la sala comune dei Grifondoro a cercarlo. Intravide Hermione e Ron, ma non Harry, così, infastidita dal dover parlare a dei Grifondoro, gridò: <<Hey, voi due! Dov'è Potter?>>
<<E che ti frega?>>, rispose Hermione squillante.
<<Rispondi Sanguemarcio!>>
<<Vattene T/c!>>, gridò Ron.
<<Oh Weasley, che c'è? Mammina non ti ha regalato il maglioncino quest'anno?>>, sogghignò e se ne andò a cercare da un'altra parte. Tornata lungo il corridoio del seminterrato, finalmente trovò Harry, dove anche lui era in cerca di T/n. <<Ciao Potter, vediamo di renderla una cosa immediata, non ho intenzione di sprecarci troppo tempo>>
<<Nemmeno io. Soprattutto se si tratta di prendere ripetizioni da te>>, disse Harry annoiato.
<<Oh certo, menomale che ci sei tu, che sei bravo e gradevole, no?>>, ribatté T/n sarcastica, <<Vabbè, comunque, vogliamo iniziare domani dopo le lezioni?>>
<<Sì va bene>>.
L'indomani pomeriggio, nella ormai vuota aula di Pozioni, T/n s'impegnò a non fare tardi e per un attimo sussultò nel vedere Harry già lì in silenzio. <<Ah Potter, sei già qui>>, disse entrando e poggiando i suoi libri sulla cattedra.
<<Ti ricordo che sei tu che fai sempre ritardo, T/c>>.
T/n lo guardò torvo, poi controllò l'orologio e rispose: <<Eh no, questa volta sono in orario, hai fatto anticipo tu>>.
Harry non rispose, tirò fuori i libri dallo zaino. Stranamente stavano parlando colloquialmente, senza toni che potessero prendere sembianze minacciose. <<Niente libri, Potter, oggi pratica>>, gli disse.
<<Ma se non partiamo dalla teoria, come faccio a->>
T/n lo interruppe: <<Per la teoria, penso che ad aprire un libro, leggere, sottolineare e ripetere sei in grado, spero. Se hai qualche dubbio, però, puoi chiedere. Intanto vieni, riscalda il calderone>>
<<Che devo preparare?>>
<<Guarda gli ingredienti e dimmi tu>>
<<Decotto Dilatante?>>
<<Mhh ritenta>>
<<Distillato Soporifero?>>
<<No, ultimo tentativo>>
<<Distillato della morte vivente?>>
<<Sì. Pronto? Alza la fiamma del fuoco lentamente e aggiungi 250 ml di acqua>>
<<Poi?>>
<<Beh, per un certo verso dovresti ricordartelo tu>>
<<Hai ragione...>>
<<Dai, tieni del fagiolo sopoforoso, ti ricordi cosa devi farci?>>
<<Sminuzzarlo?>>
<<Esatto>>.
Harry iniziò a strappare il fagiolo sopoforoso a casaccio.
<<No! Fermo, fermo, fermo, non così!>>, T/n gli prese le mani e iniziò a guidarle seguendo una retta specifica, <<Vedi? Anche i minimi ingredienti hanno bisogno di seguire un certo ordine, altrimenti la pozione non sarà ben fatta. Non c'è una modalità specifica, ma io di solito spezzo verticalmente e poi orizzontalmente, l'importante è essere ordinati>>. T/n era così vicina a Harry che lo vide prendere un colorito più vivo. <<Che fai?, arrossisci?>>, chiese giocosamente.
<<Pff... ma che!>>, rispose imbarazzato e lo guardò con un espressione da "vai a mentire a qualcun altro", e lui cedette.
<<Boh non lo so, forse un po', ma perché dal calderone bolle l'acqua, fa caldo>>.
T/n ripeté lo sguardo.
<<Che c'è?!>>, Harry abbassò ancora un po' gli occhi e rise timidamente.
<<Mah, nulla.>>, disse T/n con un certo fare da indifferente distogliendo lo sguardo. <<Dai tieni>>, gli passò del sale, dell'assenzio, delle radici di valeriana e delle radici in polvere di asfodelo, <<aggiungi questi ingredienti nell'ordine in cui te li ho dati e, ogni volta che ne stai per mettere uno, nominalo, così provi a ricordare meglio. Io nel frattempo mescolerò sette volte in senso antiorario e una sola in senso orario>>
<<Perché?>>, domandò Harry ambiguamente.
<<È la ricetta, Potter, prenditela con Pit->>, cercò di rispondere T/n, dopo aver riflettuto sul senso della domanda.
<<No, dico>>, la interruppe Harry, <<perché sei gentile con me?>>
<<Oh, gentile?>>, T/n sorrise,<<Ripeto: prenditela con Piton, Potter, non illuderti. Io faccio solo quello che mi è stato chiesto di fare>>
<<Giusto, certo, però mi stai aiutando davvero...>>.
T/n non fece in tempo a
dirgli altro che ci fu un botto improvviso: la porta dell'aula si spalancò bruscamente ed entrò Draco con fare minaccioso, puntando verso Harry. Era arrivato il momento di stare al gioco di Draco, ma cosa accadde nella testa di T/n in quel momento? <<Draco! Non disturbare la lezione!>>
<<Certo, tolgo subito il disturbo. Vedrai Potter, non ci vorrà molto>>, disse Draco eloquente.
Ma T/n si interpose tra Draco e Harry, allargando le braccia come per difendere l'uno e fermare l'altro. <<T/n che fai?>>, le sussurrò Harry.
<<T/n che fai!>>, urlò Draco.
<<Basta ragazzi. Draco, sei mio amico, però certe volte superi il limite>>, spiegò T/n quasi esausta.
<<Ma che diamine ti prende...? Non c'è nessun limite!>>, insité Draco. Harry scostò T/n e si fece avanti gridando: <<Avanti Malfoy, pensi che non l'abbia capito? L'ho sentita la tua amica cosa bisbigliava ieri... Fa' quello che vuoi fare!>>.
Draco non fece nemmeno in tempo a pronunciare "Sectums-", che T/n ritornò subito nel mezzo e gli lanciò "Expelliarmus!".
<<Ma cosa stai facendo, T/n?! Stai dalla sua parte?>>, Draco era sconcertato.
<<No, però ora vattene!>>
<<Va bene, va bene...>>, Draco alzò le mani in alto e girò verso l'uscita, <<solo un'ultima cosa...>>, raccolse di scatto la bacchetta da terra e altrettanto di scatto si girò e lanciò "Crucio!" a T/n, e se ne andò sbattendo la porta. T/n sentì come una mazzata dolorosa ai fianchi, che si espandeva per tutto il corpo. Si accasciò per terra e Harry, per sostenerla, la prese e la fece giacere momentaneamente sdraiata a terra, finché non avesse trovato una soluzione e tutto sarebbe passato. Tra affanni e respiri corti, a T/n si stava annebbiando la vista e riusciva a stento a sentire Harry che cercava di tranquillizzarla. <<Devi cercare di rilassarti e di non pensarci. A breve passerà>>
<<No, Draco è bravo a lanciare la maledizione Cruciatus>>
<<Non te ne convincere, respira>>
<<Provaci tu!>>, urlò straziata.
<<Bene, vedo che ti ostini a comportarti così anche se sei sul punto di schiattare...>>, disse più tra sé e sé, assente e con tono sarcastico, mentre scrutava la stanza per trovare una cura che spuntasse da un momento all'altro.
<<Ti piacerebbe!>>, ribatté T/n con la voce spezzata.
<<Che tu schiattassi?>>, Harry tornò presente a T/n, che spalancò gli occhi chiusi dal dolore e vide Harry inginocchiato chinarsi verso di lei, mentre con una mano accarezzava i suoi fianchi e con l'altra le prendeva delicatamente il volto. Le loro labbra si toccarono per un intenso attimo. Gli occhi di T/n si richiusero, per concentrarsi sul respiro, che si fece più lento. Inaspettatamente non le venne voglia di picchiarlo o di scaraventarlo dall'altra parte della stanza. Era come se in quel bacio il tempo fosse stato sospeso, tutto attorno fosse diventato immobile e, soprattutto, come se la Maledizione Cruciatus non fosse mai stata scagliata.
<<Non ce n'era bisogno>>, gli mentì poi, mentre si faceva aiutare a rimettersi in piedi.
<<La prossima volta, allora, lascia schiattare me>>, disse Harry, che la riprese per i fianchi e la avvicinò a sé, <<Come stai adesso?>>
<<Meglio, grazie... Perché l'hai fatto?>>
<<Ho fatto solo il mio dovere>>
<<Oh, giusto, tu sei il Ragazzo Che È Sopravvissuto, il Prescelto, colui che salva le persone>>. Entrambi risero e i loro occhi caddero sulle labbra di ciascuno. Di nuovo i volti lentamente si avvicinarono sempre di più e, proprio sul punto di un secondo passionale bacio, T/n notò, con la coda dell'occhio, una sagoma nera sulla soglia della porta dell'aula. <<Harry, Piton ci sta guardando...>>, sussurrò. I due, dunque, si separarono silenziosamente, cercando di non scoppiare a ridere, mentre Piton entrò e con aria furiosa li cacciò via.

CAN YOU IMAGINE IT? [ita]Where stories live. Discover now