capitolo 8

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Jeff pov
Vidi una sagoma a terra e con un balzo scesi giù anch'io.
Mi avvicinai ad essa e vidi che si trattava di Eileen.
La presi per i capelli e la feci mettere impiedi, ma nemmeno il tempo di lasciarla e ricadde per terra.
La mollai e mi avvicinai al suo volto, lei strinse gli occhi, non poteva essere, non potevo crederci, aveva davvero paure di me?
Mi mi si a ridere buttandomi a pancia in su, lei continuava a fissarmi, metteva ansia, ma in quel momento non ci feci caso.
Mi riavvicinai a lei -hai visto?- le sussurrai all'orecchio -ho vinto io! Tu hai paura, non puoi negarlo!- lo dissi con fare molto bambinesco, ma non mi importava.
Le avvicinai il coltello alle labbra e strinse i denti.
Vidi che cercava di sollevarsi, ci riuscì, era messa in ginocchio davanti a me, mi guardava dritto negli occhi, poi lentamente mi avvicinò la mano al volto e boggiò le sue labbra sulle mie, cominciò a baciarmi delicatamente, io rimasi immobile.

Eileen pov
Mi avvicinai il più possibile a lui, mi faceva paura, però volevo farlo.
Mentre lo baciavo, gli accarezzavo il volto.
Poi distolsi lo sguardo e poggiai le mie labbra sul suo collo.
Lui non faceva nulla, sembrava pietrificato.
Poi sentii qualcosa toccarmi il mento, era la sua mano, che mi portò a guardarlo negli occhi.
Mi afferrò la maglia e la strappò aiutandosi col coltello, vide il mio corpo bruciato e malridotto, vidi che gli scese una lacrima.
Poi sentii un lamento, stava piangendo?
Perché? Perché mai il più spietato degli assassini, il più crudele dei killer stava piangendo davanti ad un corpo lacerato dalle fiamme.

Scusate per la lunga assenza

NON SEI DIVERTENTE ~Jeff the killer~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora