«Jinie, i giorni di ferie ti spettano di diritto. Non fare sempre ciò che ti dice»
Gli dissi prendendogli la mano per dargli un po' di forza.

«Lo so, ma non posso assentarmi in questo periodo, hai visto il casino che c'è in azienda?»

Alzai gli occhi al cielo. «Se ti assenti un giorno non succederà nulla, Jin. Tra pochi giorni ci saranno le vacanze di Natale, perché non organizzi un viaggio con Namjoon?»

Lui mi guardò un secondo e abbassò gli occhi che si fecero improvvisamente lucidi sentendo il nome del suo fidanzato. Si passò le mani sui capelli portandoseli indietro.
Era strano, sentivo che c'era qualcos'altro che non mi stava dicendo.

«C'è dell'altro, vero?»

Mi guardò e una piccola lacrime gli scappò dagli occhi. Se l'asciugò in fretta con la manica del suo maglione bianco. «Ho avuto dei problemi con Namjoon ultimamente»

Mi sentii male per lui.
Sapevo che la storia di mio padre non fosse l'unica cosa a renderlo così.
Probabilmente, il fatto che quella sera avesse chiamato Hoseok nel bel mezzo della notte era proprio a causa di questo motivo.

«Mi dispiace Jinie. Qualsiasi cosa sia successa, sono sicuro che si risolverà presto. Se state insieme da anni ci sarà un motivo»

Lui annuii. «Già» disse, ma non era del tutto convinto.

«Se vuoi parlarne io sono qui. Ci sarò sempre per te, lo sai»

Mi sorrise e mi strinse la mano che tenevo ancora appoggiata alla sua.
«Lo so, Tae. Ti voglio bene anche per questo»
Gli sorrisi ampiamente e lui sembrò rilassarsi quando gli dissi che anch'io gli volevo molto bene e ringraziai quello stronzo di mio padre per averlo preso con se in azienda anni prima.

«Ma parliamo di te, invece»

Oh no.

«Non ho niente di nuovo da dire» dissi abbassando gli occhi.

«Non è quello che un uccellino mi ha raccontato» mi disse con un sorrisetto.

Alzai un sopracciglio e lo fissai «Immagino che il nome di questo uccellino inizi per Ho e finisca per seok. Giusto?»

Gli angoli delle sue labbra si alzarono ancora di più «Forse»

Sbuffai «Che ti ha detto esattamente?»

«Che hai praticamente flirtato tutta la sera con un certo scrittore»

Mi veniva da ridere.
Se solo sapessi, Jinie.

«Abbiamo solo parlato, niente di che»

«Ma lui ti piace?»

Mi paralizzai. Non sapevo esattamente cosa rispondere.
Era ovvio che Jungkook mi piacesse fisicamente. Quell'uomo era un fottuto Dio.
Ma lo stesso non potevo dire della sua personalità. Lo preferivo decisamente quando stava zitto piuttosto che quando mi parlava e faceva lo stronzo.

«Piacere è una parola grossa. È un bell'uomo certo, ma odio il suo carattere»

Lui annuì «è proprio quello che dicono tutti. Non mi stupisco del fatto che sia sempre da solo. Secondo me beve per colmare la solitudine»

Non volevo parlarne. Non volevo sapere nulla. Jungkook aveva i suoi motivi per essere quello che era a me non interessava.

Non mi importa niente di lui.

Cercai di cambiare argomento, ma Seokjin era troppo curioso, così gli dissi soltanto che dopo quella sera al locale mi aveva semplicemente accompagnato a casa.

Give Me Your Forever | Taekook Where stories live. Discover now